(Rovereto 17 luglio 2015) - Concerto con vento, si potrebbe dire. L'esibizione dei Solisti Veneti offerta alla cittadinanza di Rovereto dalla Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto, e tenutasi alla Campana dei Caduti, ha avuto un vincitore: il vento, che ha accompagnato da protagonista capriccioso gran parte dell'Inno alla Pace, quasi volesse portare via grappoli di note e spartiti, e mandarli nei 19 Paesi dai cui cannoni è stato ricavato il bronzo per fondere Maria Dolens che da Rovereto ricorda al mondo i Caduti della grande guerra e di tutte le guerre.
Dunque ha vinto il vento. Quasi volesse spazzare via tutto quel male e pulire i cuori che l'hanno pensato e prodotto. Quasi volesse mettere nei nostri il lievito di un Rinascimento etico.
Il Maestro sorride mite ed intenso, un pò fragile nel corpo con il quale festeggia i 55 anni di attività dei suoi Solisti Veneti, ma forte e chiaro nello spirito appassionato. Gli fanno da specchio, riflettendo rispetto e mitezza e gioia, i suoi ragazzi diventati maturi. Professionisti da urlo, di fronte a Lui giovani come allora. E Lui li accarezza con gli occhi e con la mano che porta lieve la sua felice bacchetta.
Maria Dolens, la grande campana solenne e silenziosa che presiede l'evento, di anni ne fa 90, ma i due s'intendono e si parlano nel linguaggio della musica, capace di superare la Babele dei popoli e portare a tutti, come Clau...
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