Arte, Cultura & Spettacoli

Anna Lorenzetti, Arazzi e legni

"Ricamo, dunque sono"

Anna Lorenzetti è artista ecclettica. Marchigiana di nascita, roveretana di adozione, è stata descritta come un'artista sanguigna e capace di fare arte con qualsiasi materiale. Il ricamo l'ha accompagnata fin da piccola. Nascono così i suoi arazzi.

Costruire con la stoffa e combinarla secondo schemi e ritmi congeniali, ora geometrici, ora astratti è pratica che Anna Lorenzetti  percorre dagli anni Ottanta ad oggi.

“Quando ero piccola,in estate, mia madre mi mandava a ricamare dalle suore perchè - a suo dire - ero un maschiaccio. Lì non combinavo nulla, ma mi è rimasto il suono ritmato dell’ago che bucava la tela tesa, le mani magre veloci delle ricamatrici e delle suore, con tutte quelle matassine lucide colorate delle tinte più’ impensate”. Così nella maturità è riemerso dalla coscienza ciò che la bambina aveva incosciamente custodito.

EMPTY (via Bezzi 34 a Rovereto) le ha dedicato una mostra. Collages tessili, ricami, scatole decorate e totem di ispirazione tribale: non c'è materiale e tecnica con cui non si sia confrontata, con una predilezione per il ricamo. “Arazzi e Legni”, ha presentato opere di almeno 30 anni di coerenza artistica, dal tratto profondamente femminile.

Prosegue a Rovereto nello spazio di EMPTY (via Bezzi 34 a Rovereto) a mostra di Anna Lorenzetti. Sono esposti collages tessili, ricami, scatole decorate e totem di ispirazione tribale. “Arazzi e Legni”, inaugurata lo scorso 3 dicembre, presenta opere che raccontano almeno 30 anni di coerenza artistica, dal tratto profondamente femminile.

Anna Lorenzetti è artista ecclettica.

Marchigiana di nascita, roveretana di adozione, è stata descritta dal critico d'arte Maurizio Scudiero un'artista sanguigna e capace di fare arte con qualsiasi materiale. Il ricamo l'ha accompagnata fin da piccola. Nascono così i suoi arazzi. “Quando ero piccola,in estate, mia madre mi mandava a ricamare dalle suore perche - a suo dire - ero un maschiaccio. Lì non combinavo nulla, ma mi è rimasto il suono ritmato dell’ago che bucava la tela tesa, le mani magre veloci delle ricamatrici e delle suore, con tutte quelle matassine lucide colorate delle tinte più’ impensate”.

Così nella maturità è riemerso dalla coscienza cià che la bambina aveva incosciamente custodito. Costruire con la stoffa e combinarla secondo schemi e ritmi congeniali, ora geometrici, ora astratti è pratica che Anna Lorenzetti  percorre dagli anni Ottanta ad oggi.

“Sono pezzi che stati elaborati solo con la forza della fantasia e quella dell’ago infilato con punti sottili e ravvicinati fino a comporre un racconto, una sorta di poesie colorate” commenta l'artista. - See more at: http://www.giornalesentire.it/article/anna-lorenzetti-arazzi-e-legni-empty-via-bezzi-34-rovereto.html#sthash.lFnZ2TLt.dpuf

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