Arte, Cultura & Spettacoli

Barbara Schweizer, designer per istinto

Dopo i vasi delle città immaginarie, la Venice Design Biennial con ''Cupid in Love''

Barbara Schweizer partecipa alla Venice Design Biennial. Fino al 27.06.2021 presenta CUPID IN LOVE, un lavoro pensato e realizzato ad hoc con Ongaro&fuga di Murano per l'esposizione ed in particolare per la stanza  con il  Cupido assegnata  all'interno del Museo Archeologico  Nazionale di Venezia.

''Ho immaginato, banalmente come nelle fiabe per bambini, che la statua potesse, in un museo deserto e chiuso come è stato in tutti questi lunghi mesi sospesi, animarsi e, affacciandosi alla finestra innamorarsi di ciò che vede,  Palazzo Ducale le procuratie.... Venezia. Cupido sono io, siamo tutti noi, ed  è l'essenza dell'amore  per il bello" spiega Barbara.

Lei a Venezia ci vive e i mesi del lockdown sono stati strani ma...fervidi. "Tutti noi siamo innamorati di questa splendida, insolita  e fragile città incantata. Abbiamo vissuto in un tempo sospeso, la pandemia è stata devastante e orrenda, ma nel contempo ci ha fatto conoscere  una Venezia magica, unica, grandiosa e potente, silenziosa e intima, non più calpestata soffocata e degradata  dall' orrido,  ignorante e frastornante  fiume umano. Ci sono state regalate sensazioni, immagini colori riflessi profumi  unici che rimarranno impressi per sempre nella memoria di chi ha avuto la fortuna di goderne. Abbiamo intravisto quale potrebbe essere un possibile  futuro sostenibile, saggio e meraviglioso per questa perla unica  e fragile''.

Ed è in questi lunghi mesi di pandemia, che hanno rallentato il ritmo della vita e del lavoro, che  Barbara Schweizer ha dato vita a svariati esperimenti sugli specchi per l'azienda Ongaro&fuga di Murano.

Provando e riprovando  direttamente sul processo di argentatura, che era di fatto il suo obiettivo, ha ottenuto un  particolare tipo di argentatura che  permette di creare dei chiaroscuro.

I due specchi sono il risultato anche se ancora in fase  sperimentale e suscettibile di ulteriori sviluppi e rappresentano in forma stilizzata le  Procuratie Nuove e Palazzo Ducale.

 
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I VASI METROPOLITANI
 

A Parigi nell’Espaces Commines, nel cuore dello storico quartiere del Marais, nel settembre 2019 Barbara Schweizer ha esposto la sua collezione di vasi...metropolitani.

La mostra 1000 VASES, all’interno del progetto Meet My Project curato da Francesco Pirrello ha il geniale allestimento dell’architetto giapponese Hiroshi Nakayama. La mostra itinerante, e alla sua terza tappa, promuove il design e la creatività contemporanea di designer specializzati in vasi e arredi.

Barbara Schweizer Edizioni è oggi un brand che nasce dall’idea di Barbara Schweizer di unire le ceramiche da tavola prodotte da Bosa e firmate Riccardo Schweizer con nuovi oggetti da lei disegnati e realizzati dalle eccellenze del mondo dell’artigianato. 

I vasi LE 55 danno vita allo skyline di una città immaginaria, costituita da un insieme di parallelepipedi che imitano gli edifici sia nella forma che nei materiali: la base in cemento - realizzata dall’azienda Forma&Cemento - è sovrastata dal vetro strutturato. Caratteristica di questi vasi è la loro versatilità e modularità: ogni parallelepipedo si compone e scompone creando diverse forme geometriche e trasformandosi in vasi portafiori.

"C'è un sopra e un sotto, un dentro e un fuori" spiega Barbara Schweizer. "E' un Insieme di parallelepipedi in pietra, cemento e vetro che compongono lo skyline di una città immaginaria. Potrebbe essere la Metropolis di Friz Lang ma anche  le città invisibili di Calvino". E c'è anche Marco Polo che descrive città  immaginarie, frutto della sua fantasia.


 

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