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Crocevia delle Civiltà: Cipro, patria di Afrodite

Il paese vive ancora il dramma dell'occupazione della Turchia

(Pafos - Corona Perer) - Il paese vive ancora il dramma dell'occupazione della Turchia. Un problema rimosso del tutto nell'Europa che a suo tempo chiedeva l'ingresso della Turchia in Europa. Per fortuna non si parla più di questo ingresso, ma purtroppo non si parla più nemmeno della occupazione dei Turchi a Cipro, la patria di Afrodite, un'isola che fu crocevia delle civiltà.

Del mito di Venere-Afrodite si è nutrita a piene mani la mitologia greca. Di lei parlarono Omero ed Esiodo nella Theogonia dove si narra della nascita degli dei (siamo nel VII secolo a.c.). Lei nacque tra i flutti e dalla schiuma generata dal membro di Uranos.

E' il mito di Afrodite a destare fascino e atrazione turistica. Nell'isola di Cipro c'è la Baia dove questo sarebbe avvenuto l'incontro amoroso: Petra Tou Romiou, sulla strada costiera che da Pafos conduce a Kourion antica Città Stato. Ma il nome del luogo non ricorda la dea: lo "scoglio del greco" ricorda invece il grande masso scagliato in mare da Diges per respingere l'invasore arabo.

Afrodite e Adone erano soliti incontrarsi nelle acque dell'odierna Latchi in prossimità della penisola di Akamas nell'isola di Cipro. Un piccolo laghetto naturale all'interno di una grotta.

Latchi (foto C.Perer)


Adone si era fermato a bere dell'acqua durante una battuta di caccia e fu al primo sorso che si innamorà della dea che Botticelli immaginò arrivare sull'isola a bordo di una conchiglia sospinta dal vento assistita da Zefiro e Aura e dalle Ore.

La baia è bagnata da meravigliose acque cristalline, così limpide che anche dalla strada che scorre più in alto è possibile vedere i pesci che oggi popolano questa baia dove i turisti amano arrivare ed immergersi per acquisire la beneficante azione della Dea della Bellezza.

I bagni di Afrodite (foto C.Perer)

Le prime tracce del culto ad Afrodite sono accertate nel periodo del calcolitico (3000 a.C.) ovvero in quello scorcio di tempo che dal neolitico conduce all'Età dei metalli.

Afrodite era venerata come la Grande Madre, dea della fecondità in senso lato e cioè di tutto ciò che pertineva alle attività umane. Era di fatto Astarte. Il culto a Afrodite si protrarrà fino al IV secolo d.C. quando si afferma sull'isola il culto cristiano a seguito della predicazione di Paolo e Barnaba che a Cipro fecero la prima tappa della loro evangelizzazione. Poi Costantino con l'editto di Milano (313) sancisce la tolleranza religiosa fino a quando la religione non diventerà culto di stato.

Al museo archeologico di Nicosia, Afrodite domina una sala. La statua di Afrodite di Soloi è anche il simbolo di Cipro, isola che dalla sua Bellezza ha ricavato anche la bellezza del proprio paesaggio.

Ma è Pafos, capitale europea della cultura nel 2017, la vera custode di Afrodite. Il Santuario di Afrodite di Kouklia (nelle immediate vicinanze di Pafos), risalente al XII secolo a.C., conserva  i resti del Tempio risalenti all'Età del Bronzo ed un piccolo museo dove sono raccolti preziosi reperti, tra questi l'idolo aniconinco (che è di forma conica) che precede ogni rappresentazione della dea e risale al culto di Astarte.

Nel parco archeologico di Kouklia - uno dei 13 siti Unesco dell'Isola - sono conservate anche vasche per abluzioni, uno stupendo sarcofago istoriato e una stele in dialetto cipro arcadico che ha permesso di ricostruire la scrittura antica e l'alfabeto in uso. Il periodo aureo del Santuario è durato fino al III - IV secolo. Il Museo, ospitato in una residenza dei Lusignano, espone molti interessanti reperti, rinvenuti in zona. Gli scavi continuano tutt'oggi nell’area del Santuario, della città e della necropoli.

A Pafos sono conservati i  pavimenti a mosaico delle ville patrizie, risalenti ad un periodo compreso tra il III ed il V secolo d.C., sono considerati tra i più raffinati di tutto il Mediterraneo orientale. I mosaici, raffiguranti principalmente scene tratte dalla mitologia greca, furono scoperti per caso nel 1962, da un agricoltore che stava arando il suo campo.

Assolutamente imperdibili i mosaici della Casa di Dioniso che ritraggono il dio del vino, mentre la Casa di Teseo prende il nome proprio da un mosaico, che raffigura l’antico eroe greco mentre brandisce un randello contro il Minotauro. Ulteriori, superbi mosaici possono essere ammirati nelle altredimore. I Mosaici fanno parte dell’Itinerario Culturale di Afrodite.

I mosaici di Pafos, capitale europea della cultura nel 2017 (foto C.Perer)

L'intera città di Pafos, culla greca di Afrodite, la Venere dei latini, capitale dell'isola ai tempi di Greci e Romani, è patrimonio dell'umanità, protetta dall'UNESCO.  Da vedere le Tombe dei Re di epoca tolemaica, l’Odeon di Pafos e la chiesa di Panagia Chrysopolitissa con annessa la basilica paleocristiana che fa parte dell’itinerario della “Strada di San Paolo” la rotta culturale che ripercorre il cammino del Santo.

Che Afrodite abbia dispensato bellezza è possibile: i dintorni del sito sono di una dolcezza e poesia commovente. Una sorta di infinito proteso sul mare, abitato da alberi solitari e maestosi, un vuoto incastonato in un isola che è la più ricca di boschi di tutto il Mediterraneo. La natura è così varia e ricca che la varietà botanica alterna pini d'Aleppo, pini neri, platani, cedri, querce, cipressi, carrubi. Nella piana meli, peri, peschi, mandorli, castagni, ulivi, aranci, pomplelmi, fichi, melograni e vigneti. In autunno con le prime piogge germogliano i Muscari ed anche le stelle di Natale che qui sono spontanee come i ranuncoli.

Cipro è Europa a pieno titolo. Quando il paese inaugurò il suo semestre di presidenza Ue (era il 2012), la cerimonia inaugurale si tenne nel teatro di Kourion, situato all’estremità meridionale della collina sulla quale era stata edificata la città. I ciprioti mai avrebbero immaginato che quell'Europa - accolta in pompa magna - un anno dopo avrebbe messo mano nelle loro tasche con un prelievo forzoso dai conti correnti dei risparmiatori.

Quel prelievo fu uno choc per l'intero paese. Era il marzo del 2013 e si trattava di  un diktat della Troika imposto per evitare che l'isola precipitasse nel default. Se i ciprioti l'avessero saputo probabilmente avrebbero accolto Barroso e compagni non a Kourion in una taverna del centro di Nicosia, ma Kourion è in effetti il punto di maggior fascino e storia dell'isola in un parco archeologico di enormi dimensioni che è una delle attrazioni principali dell'isola.

Risale alla fine del II secolo a.C. È composto da un’orchestra semicircolare e da una cavea che poteva accogliere 3.500 spettatori. Da entrambi i lati della scena c’erano due “parodi” (corridoi), da dove entrava il pubblico. Durante una successiva ricostruzione, fu modificato affinché potesse ospitare attività di tipo venatorio. Qui si svolgono ancora molte manifestazioni culturali e spettacoli teatrali, soprattutto durante l’estate.

Kourion, è uno dei siti archeologici più spettacolari dell’isola, fu un’importante città-stato nell’antichità. I continui lavori di scavo non smettono di restituire tesori. Kourion vanta tra questi alcune ville patrizie con raffinati pavimenti a mosaico ed una basilica paleocristiana. Di grande interesse la  "Casa di Eustolio" composta da un complesso di bagni e diverse stanze con superbi pavimenti a mosaico del V secolo d.C., un tempo era una villa privata romana, prima di essere trasformata in un centro ricreativo pubblico nel primo periodo dell’era Cristiana.

La basilica paleocristiana risale al V secolo e fu probabilmente la Cattedrale di Kourion, con un battistero annesso sul lato nord.

La zona sud-orientale dell'isola è considerata l'orto di Cipro con pomodori, cetrioli, patate, melanzane, cipolle ed estese piantagioni di banana. In primavera l'isola è un prato fiorito crescono circa 2.000 piante a fiore soprattutto anemoni, narcisi, gladioli, iris, tulipani, papaveri selvatici e celidonia. Ci sono 52 specie di orchidee. La bouganville fiorisce invece tutto l'anno.

Nei secoli antichi deve essere stata davvero un paradiso per pascoli e agricoltura. Ecco perchè in tanti popoli l'han voluta dominare: oltre alla sua posizione strategica nel mediterraneo orientale possiede tutto ciò che l'uomo può desiderare. Anzittutto un clima mite e decisamente mediterraneo, con estati calde e secche, che hanno inizio intorno alla metà di maggio e durano fino a metà settembre, ed inverni piuttosto miti, con piovosità moderata, che vanno da novembre fino a metà marzo. Primavera e autunno sono stagioni caratterizzate da un clima temperato e le giornate sono piacevolmente calde fino a novembre.

A Cipro si può stare in costa tra incredibili acque cristalline e spiagge sia sassose che sabbiose e salire di poco per trovarsi  tra le alture e le cime dei monti Troodos, che si innalzano fino a quasi 2000 metri sopra il livello del mare, offrendo magnifici panorami, un fresco rifugio dalla calura della costa, aria salubre e la possibilità persino di sciare. Più sotto pendii terrazzati ospitano vigne e frutteti. La ricchezza botanica è notevole: 800 diverse specie di piante, oltre 70 endemiche, 12 delle quali non crescono in nessuna altra parte del mondo.

Una serie di sentieri naturalistici in luoghi di eccezionale bellezza, si snodano tra pini profumati, ruscelli, cascate e persino incredibili canyons tra le rocce calcaree. Nelle alture abitano falchi, aquile,upupe. Sull'isola sono state contate più di 300 specie ornitologiche la maggior parte delle quali migratoria come il fenicottero che in inverno popola i laghi salati di Larnaca e di Akrotiri. Se si è fortunati, si può avvistare il muflone di Cipro che vaga libero nelle vaste foreste e che la compagnia di bandiera cipriota ha voluto adottare come suo simbolo.

Come potevano resistere  gli antichi a tanta copiosità e ricchezza?
Cipro assomiglia a un paradiso: in terra.

www.turismocipro.it

(foto C.Perer)


Autore: Corona Perer

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