Arte, Cultura & Spettacoli

Il sogno di Michele Placido: ''Essere utile''

Lo ha svelato nel ''Processo a Gesù'' Interpretazione magistrale intrisa di sofferenza

Coltiva il sogno di  ritirarsi a San Giovanni Rotondo che dista pochi chilometri dal paese dove è nato, Ascoli Satriano. Michele Placido è certamente il più famoso dei suoi conterranei.

Citando il miracolo terreno di Padre Pio, il quale dimostrò come un umile frate abbia potuto fare cose grandi come la Casa Sollievo della Sofferenza, una eccellenza sanitaria che svolge il suo ruolo di aiuto ai più bisognosi, l'attore vorrebbe tornare a casa e fare qualcosa di significativo. L'attore ha rivelato di voler recuperare qualche edificio per offrire ospitalità e rifugio ai bisognosi. Un ritorno che i conterranei hanno salutato con un convinto e lungo applauso nella Pasqua del 2017 quando a San Giovanni Rotondo ha allestito il "processo a Gesù".

Tra il pubblico ad assistere alla rappresentazione c'era anche l'anziana madre di Placido, da tempo ospite della Casa del Sollievo che ha quindi assistito non ad uno, ma 3 prodigi: oltre a Michele recitavano infatti anche altri 2 dei suoi 8 figli: Donato e Gerardo, nei panni quest'ultimo di Padre Pio, che fu mirabilmente interpretato da Michele in uno sceneggiato andato in onda nel 2000.

Il “Processo a Gesù con Padre Pio Cireneo” su testi del poeta Mario Luzi è stato rappresentato sul sagrato della chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo (Foggia). Sul palco anche Paolo Gattini e i giovani del paese nel ruolo della turba che in tre giorni catapulta Gesù dalla massima gloria alla massima pena: la condanna a morte come un malfattore.

Poco prima di salire sul palco l'attore ha incontrato i giornalisti ai quali ha raccontato come questo testo abbia la qualità essenziale di mediare Dio con parole di uomo, assolutamente laiche. Non viene dai Vangeli, viene dalla visione di un poeta. Un testo di massima intensità, scritto da Mario Luzi il quale, da laico, rappresenta un Gesù uomo, in preda a dubbi e paure, il timore della solitudine, il tremendo peso del fallimento.

Già allestito per Papa Giovanni Paolo II, è testo intriso di sofferenza. Luzi dipinge il Messia come un uomo innamorato dell'Uomo e della Terra, addolorato nel doverla lasciare, consapevole di affrontare un Nulla da cui anche il Padre sarà escluso, un silenzio totale che certo lo proietta nel ritorno al Padre, ma lo pone anche dentro il più totale dei Silenzi, personificato dalla Morte. Destino amaro per chi era venuto per portare la Vita e la Salvezza. Michele Placido lo interpreta da grande attore, modulando gesti e voce, e con infinite nuances narrative: un'ora drammatica che passa dal rifiuto all'accettazione, dal dolore alla sublimazione.

L'evento voluto da Regione Puglia, Provincia, Comune di San Giovanni Rotondo, Convento dei Frati Minori Cappuccini e Casa Sollievo della Sofferenza, ha portato in piazza tutta la cittadinanza e i molti pellegrini che affollano la località pugliese. Ed ha anche rivelato - nel giorno della sua presentazione ufficiale - un desiderio particolare dello stesso Placido: il bisogno di silenzio e di senso.


(San Giovanni Rotondo, 10.4.2017)


Autore: Corona Perer

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Gallery

Commenti (0)