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Metti un peluche per lo strazio

I fatti del 2017 - La strage di Barcellona e le reazioni della gente

di Marco Guzzi - Oltre lo strazio per le vittime, di una strage inutile, oltre lo strazio per la vita effimera e fugace di ogni essere umano, resta nel mio cuore una grande amarezza: mi sembra inadeguata e falsa la nostra reazione come civiltà.

Sì, va bene, tanti pupazzetti, orsetti e coniglietti variopinti di peluche, e candeline, e fogliettini, e fiorellini, bacetti, e lacrimucce, come fanno i ragazzini dai 3 ai 15 anni, ma non c'è nessun adulto in Europa?

E gli adulti si limitano ad applaudire in piazza, a cosa poi resta un mistero, al solito minuto di silenzio, a gridare: "Non abbiamo paura" che significa proprio il contrario.

Dove sono gli adulti europei? Stanno forse facendo shopping tra una strage e l'altra, come nei giornali di ieri o nei programmi televisivi: una scena di massacro e un consiglio per gli acquisti, senza alcuna soluzione di continuità, o minimo scarto morale, o solamente estetico? 

"Non cambieremo il nostro stile di vita" proclama la Merkel: ma qual'è questo stile e siamo poi sicuri di potercene vantare  con tanta sicumera: quali orrori e stragi ha sulla coscienza la politica economica tedesca, o la vendita di armi italiane o statunitensi che ci garantisce il nostro PIL, e quindi il tanto amato stile di vita?

Io purtroppo non credo nella narrazione pilotata da questo sistema planetario che controlla tutte le fonti d'informazione. Io non ci credo! Non credo nei loro racconti, non credo nelle loro notizie, non credo nei loro giornalisti, né tanto meno nei loro politici. Credo solo che altri poveracci sono stati massacrati, sempre poveri uomini e donne e bambini con le loro carrozzine e i loro cuori pieni d'amore bloccato, pieni di aneliti frustrati a cambiare il mondo, sulle strade di un'Europa senza cuore, che va semplicemente allo sbando.

L'unica risposta decente è lottare adesso e sempre per una revisione radicale di sé e dell'intera civiltà occidentale.

 


Autore: Marco Guzzi

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