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Valentina Vezzali sale in cattedra

Summer school all'università di Urbino

La prima scuola su “Impresa e Cultura. La cultura come motore di sviluppo economico e sociale” dell’Universita’ di Urbino con i Campioni dello Sport e della Musica sta per avere inizio con una docente d'eccezione: Valentina Vezzali.

Dall’11 al 16  settembre, imprenditori, artisti, rappresentanti delle istituzioni culturali per insegnare come fare della cultura un motore di sviluppo economico e sociale, in una nuova visione dell’economia e della cultura, che diventano così sorelle. La campionessa olimpica (che oggi è anche una parlamentare) tornerà quindi all’Università di Urbino ma come docente per il Progetto “Impresa e Cultura” a cui aveva già partecipato nel 2016, per testimoniare i valori della cultura sportiva e di un’arte antica e gloriosa come quella della scherma, vero e proprio vanto del nostro Paese. Insieme a lei il Direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti Dott. Gianluca Pecchini, che racconterà come musica , sport e solidarietà possono diventare un motore di sviluppo economico e sociale.

Tutto questo avverrà nell’ambito della prima edizione della Summer School su “Impresa e Cultura. La cultura come motore di sviluppo economico e sociale”, la cui cerimonia di inaugurazione si terrà il pomeriggio dell’11 settembre, alla presenza delle Autorità Universitarie, dei rappresentanti delle Istituzioni e dell’Arcivescovo di Urbino Mons. Giovanni Tani. I corsi  si terranno, infatti, nella settimana da lunedì 11 fino a sabato 16 settembre nell’ambito dell’attività di alta formazione dell’Ateneo urbinate, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza pratica delle opportunità di sviluppo offerte dall’interazione fra iniziative e attività culturali e istituzioni economiche e sociali. La Scuola mira infatti a fornire ai partecipanti competenze utili per le loro ulteriori attività formative e per quelle lavorative nell’industria, nei servizi, nel turismo, nel terzo settore e nella pubblica amministrazione, oltre che in ambiti di impegno sociale legati al mondo dell’associazionismo e alle attività della società civile e del lavoro.

A tale scopo, per circa una settimana, nelle aule universitarie e nella prestigiosa sede del Palazzo Ducale, docenti, artisti, esponenti del mondo culturale e imprenditoriale si alterneranno con le loro lezioni e relazioni, in cui sono compresi momenti artistici (concerti, visite guidate, etc.), all’interno di una visione integrata dove le varie discipline si porranno in dialogo fra loro, riproponendo lo spirito di quell’Umanesimo rinascimentale, di cui Urbino è stato uno dei massimi esempi e che seppe così ben coniugare discipline umanistiche e scientifiche, spirito e materia, azione e riflessione, con l’obiettivo di “umanizzare” l’economia. In particolar modo, saranno esaminate le tematiche relative alla cultura e all’arte come strumenti di marketing esperienziale per le imprese e i territori, come elemento per il miglioramento e lo sviluppo di prodotti innovativi ad alto contenuto di immaterialità , come strumento per la formazione dei lavoratori, anche rispetto a competenze di carattere trasversale e relazionale (soft skills), all’impegno in campo culturale come componente della responsabilità sociale d’impresa, alla collaborazione tra imprese e istituzioni economiche, sociali e culturali per la creazione di distretti culturali evoluti.

La Summer School è infatti frutto del più ampio “Progetto Impresa e Cultura”, che Elisabetta Righini e Felicia Bongiovanni portano avanti insieme da oltre dieci anni, nella loro qualità di Direttore scientifico e Direttore artistico, e che propone una visione integrata dell’economia e della cultura e un’ottica innovativa che porta al superamento delle tradizionali barriere fra le varie discipline e fra attività artistiche e produttive. In questa prospettiva un’esibizione artistica o un concerto possono porsi sullo stesso piano di una lezione accademica, perché rappresentano un mezzo per esprimere concetti simili con linguaggi diversi. La struttura del corso prevede complessivamente n. 125 ore di attività, corrispondenti a n. 5 CFU. Il riconoscimento dei crediti formativi è subordinato al superamento di una prova finale.

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