Scienza, Ambiente & Salute

Le virtù del ginepro

Un grande alleato per la nostra salute

di Laura Bonelli - C'è un genio nella pianta del ginepro, una bella ed evanescente presenza femminile in grado di  far restituire ai ladri il bottino sottratto al malcapitato. Così almeno narra una leggenda tedesca su questa pianta dalle bacche aromatiche. Sarà perchè cresce in terreni privi di tesori e si sviluppa su suoli aridi e incolti, prediligendo le difficoltà e le altitudini. Questo suo amore per la povertà l'ha resa simbolo del Natale e del Cristianesimo primigenio, forse anche per il rimando alla croce, che segna la bacca all'apice.

La tradizione popolare la elegge a scacciadiavoli e la considera in grado di tener lontane le stregonerie. Le bacche, dette coccole, sprigionano un profumo resinoso e aromatico e sono utilizzate in moltissime preparazioni, officinali e culinarie.

La letteratura sull'olio essenziale di ginepro evidenzia la presenza di alcuni idrocarburi potenzialmente nefrotossici, ma anche l'azione carminativa, stomachica e antinfiammatoria.

Per uso esterno è utilizzato in creme ed oli per massaggi per le sue proprietà miorilassanti, ma anche per gli effetti tonificanti per il corpo.
Grappe e liquori sono molto conosciuti ed è d'uso comune in cucina per la preparazione di burri alle erbe e crauti.
E proprio a questi ultimi si ispira la ricetta che propongo, tratta dal mio libro "Ricettario Patafisico" (Graphofeel Edizioni) , in cui i profumi dei singoli ingredienti danno forma ad un piatto corposo ed aromatico


La ricetta: Cavolo al ginepro e gin

1 cavolo
50 gr, di burro vaccino o vegetale
2 scalogni
10 bacche di ginepro
90 ml di Gin
sale
pepe

Taglio il cavolo in 6 spicchi mantenendo il torsolo e lo cuocio a vapore per 10 minuti, mettendo 5 bacche di ginepro nell'acqua per aromatizzarla.
Trito gli scalogni e li faccio saltare nel burro con le restanti bacche di ginepro, il gin, il sale e il pepe. In questa salsa aggiungo il cavolo e lo faccio cuocere per 10 minuti.

 

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