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Cinque premi Nobel al festival economia2021

Il programma - Temi e piste di lavoro con occhio costante alla pandemia

Il Festival dell'Economia di Trento 2021 ha come tema “Il ritorno dello Stato. Imprese, comunità, istituzioni”.

Il direttore scientifico Tito Boeri spiega che la pandemia di Coronavirus ha spinto il settore pubblico a entrare in modo ancora più invasivo nelle nostre vite, regolando ogni aspetto più recondito della nostra quotidianità, dalle nostre uscite di casa alle persone che possiamo invitare a cena.

"Intendiamoci: lo ha fatto spesso (non sempre) per buone ragioni ma quando finalmente usciremo dall’emergenza ci ritroveremo con uno Stato ipertrofico che ha invaso campi in passato riservati esclusivamente all’iniziativa privata” afferma Boeri.

A ragionare sulle questioni che la pandemia ha posto sul tappeto in quest’ultimo anno saranno cinque premi Nobel per l’Economia: Michael Kremer (2019) che aprirà il festival riflettendo sui meccanismi che possano impedire colli di bottiglia e blocchi di esportazioni nella fornitura su scala globale di vaccini. Nei giorni successivi Paul Milgrom (2020), che si soffermerà sul disegno delle aste e delle gare d’appalto pubbliche, un tema di grande rilevanza alla luce del rilievo che hanno gli investimenti pubblici nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; Joseph E. Stiglitz (2001) sul nuovo ruolo dello Stato in presenza di forti esternalità come quelle esercitate dai focolai globali di coronavirus e Michael Spence (2001) sul delicato rapporto tra trasformazione digitale, uguaglianza delle opportunità e sostenibilità sociale, mentre Jean Tirole (2014) tratterà della tutela della privacy nell’era del digitale.

Gita Gopinath capo economista del Fondo Monetario Internazionale. Olivier Blanchard, autore del manuale di macroeconomia su cui si sono formate generazioni di economisti, si interrogherà sulle sorti del Patto di Stabilità e Crescita alla luce dei livelli acquisiti dal debito pubblico durante la pandemia, mentre Lucrezia Reichlin e  Luis Garicano spiegheranno come si è arrivati al Recovery Plan e in che misura questo cambierà i rapporti tra i paesi membri e le politiche dell’Unione.

Enrico Moretti si interrogherà su come sia possibile rafforzare la cooperazione internazionale nella tassazione dei super-ricchi alla luce dell’esperienza degli Stati Uniticon la tassazione patrimoniale e le scelte residenziali dei più ricchi.

Lo Stato ha un ruolo molto diverso in diverse parti del mondo. Branko Milanovic interverrà sulle enormi differenze fra ruolo dello Stato, da una parte, in paesi come Cina e Russia e, dall’altra, negli Stati Uniti e in Europa. Julia Cagé  sul ruolo giocato dalla informazione indipendente.

Il ritorno di protagonismo dello Stato non deve avvenire a detrimento della società civile e del cosiddetto terzo settore. Il ritorno dello Stato viene invocato spesso come partecipazione diretta al capitale delle imprese. Beata Javorcik, capo economista presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, affronterà la questione di quanto un maggiore ruolo dello Stato nell’economia attraverso l’intervento di banche e imprese pubbliche favorisca davvero gli investimenti privati e la crescita.

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