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Slow tourism, il trend del momento

Crescere, socializzare, apprezzare la cultura, la natura e il cibo locale

Lo slow tourism è stato il tema portante di Bit 2023: dai cammini al cicloturismo ai borghi, il turismo lento attrae oggi il 54% dei potenziali viaggiatori. Boom temporaneo o promessa per il futuro?

Tra i trend in crescita  il turismo di prossimità, avventura e naturalistico, sole e mare, wellness, luxury e glamping. In calo le vacanze “non sostenibili” in generale. sostenibilità e trasformazione digitale saranno i principali driver per il rilancio del settore nei prossimi anni.

L'Italia ha molto da offrire in termini di turismo slow. Esiste anche una rete, fondata il 15 ottobre 1999 a Orvieto: Cittaslow. 

L'idea è stata di Paolo Saturnini, allora sindaco di Greve in Chianti (FI), insieme ad altri tre sindaci di Bra (CN), Orvieto (TR) e Positano (SA). Una simbolica unione di intenti che fin da subito ha collegato tutta l’Italia da nord a sud.

Da allora Cittaslow si è strutturata e a distanza di vent’anni è presente in 33 paesi con centinaia di progetti. Sono 88 i comuni italiani che ad oggi hanno aderito a Cittaslow, distribuiti su tutta la penisola. 31 fra Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria; 40 tra Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo; 17 tra Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. La regione con più comuni aderenti è la Toscana, a seguire Emilia Romagna, Umbria e Campania.

Si spazia dai piccoli centri con poche centinaia di abitanti, come Grumes Altavalle, Usseglio, Parrano, alle grandi città, Trani, Gravina in Puglia, Belluno, Abbiategrasso per citarne qualcuna.

A livello internazionale, sono ben 300 le città che hanno aderito a Cittaslow, distribuite in 33 Paesi. La maggior parte in Europa, ma anche in Canada, Usa, Brasile e Colombia, Sudafrica e Mozambico, Australia, Cina, Taiwan, Giappone e Sud Corea.

Proporre il valore della lentezza significa riappropriarsi del tempo necessario per crescere, socializzare, apprezzare la cultura, la natura e il cibo locale salutare, rispettando i ritmi naturali di ogni essere vivente. Mettere insieme progresso e buon vivere è una necessità che passa attraverso un cambiamento nei comportamenti di produzione e consumo. E siccome il turismo è cambiato, cosa ci possiamo attendere nel medio-lungo termine? Secondo una ricerca di Euromonitor, da qui al 2025 assisteremo a rimbalzi a due cifre in tutti i comparti. +20% per  i parchi a tema e crescite superiori o pari al 15%  per i vettori aerei e gli affitti a breve termine.
 

Info: Cittaslow, tel. +39 0763341818 – www.cittaslow.it 

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