Arte, Cultura & Spettacoli

Antonio Signorini, HYDRA la bellezza essenziale

installazione alla Casa di Cura San Rossore di Pisa

Pisa, 10 settembre 2025 - La Casa di Cura San Rossore di Pisa con l’installazione dell’opera monumentale dello scultore Antonio Signorini apre per la prima volta i propri spazi all’arte.

“Hydra. La Bellezza essenziale” è il titolo di questo primo progetto espositivo fortemente voluto dal Gruppo Madonna, che detiene la clinica conosciuta in tutto il mondo per la sua eccellenza nella cura del paziente e per la sua capacità di investire nella ricerca e nella strumentazione più avanzata in campo biomedico.

L’idea di dare il via ad un percorso d’arte per accogliere tutti i giorni i numerosi pazienti, accompagnatori, medici e operatori sanitari, nasce dalla certezza che l’arte sia essenziale per il benessere e, come provato da molti studi, migliora l’esperienza del paziente, ma non solo: la presenza dell’arte in questo contesto è lo specchio di valori importanti come la cura, l’impegno, la qualità e l’attenzione.

Hydra è il nome della danzatrice monumentale in bronzo che con la sua grazia e la sua leggerezza entra dolcemente e in punta di piedi nel Parco antistante la Casa di Cura. L’opera è un invito alla bellezza e all’arte, un tributo al movimento e all’equilibrio. La sua bellezza essenziale, così come il titolo scelto per inaugurare questa installazione, è un arricchimento artistico e culturale della Casa di Cura ma è anche l’arricchimento di uno spazio che si rinnova creando armonia e pacata riflessione.

Antonio Signorini è nato a Pisa ma è famoso nel mondo, dove le sue opere arricchiscono importanti collezioni pubbliche e private ha scelto, in sintonia con la Casa di Cura, Hydra per il parco della Casa di Cura. L’artista in questo periodo è protagonista di un’ulteriore installazione in città con i cavalli monumentali Arcturus e Sun in Piazza dei Miracoli, progetto promosso dall’Opera della Primaziale.

Ma chi è Hydra, e perché quest’opera? Hydra è una figura femminile, una danzatrice, un invito a prendere la vita con più leggerezza, è una delle figure il cui tema parte da una ricerca dell’artista sull’Africa e sull’acqua. Questa figura ieratica, sottile, solenne, rappresenta la fluidità intesa come un tributo al movimento, una sfida all’equilibrio. Equilibrio e movimento che sono i binari della mobilità, del non fermarsi, del continuare, proseguire, perseverare.

Un lieve passo di danza cela molte cose dentro di sé. Spesso si danno per scontati il muoversi e il muoverci, e invece il meccanismo psico-fisico alla base di ogni movimento è altamente complesso, così come è complesso l’equilibrio di Hydra la cui figura poggia su un solo piede e, come quasi tutte le sculture di Signorini, si trova alla base una ricerca sulla gravità e sul singolo movimento inteso come summa di tutti i movimenti. Una scultura in bronzo è qualcosa di terribilmente stabile, la materia non consente eccezioni, ma la ricerca si sviluppa sull’opposto dell’essenza della materia che qui viene investita di leggerezza e movimento come in una sorta di alchimia.

Il valore e la presenza dell’arte nei luoghi di cura appartiene alla contemporaneità come al passato. Gli esempi in questo campo sono davvero eccezionali e attraversano tutto il mondo con numeri, a volte, anche impressionanti, come nel caso della Cleveland Clinic che conta 225 sedi in tutto il mondo e possiede oltre 7.000 opere d'arte; o come nel caso della Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles la cui filosofia, rispetto al percorso d’arte istituito già a partire dagli anni ’60, è così riassunta: “Gli ospedali dovrebbero essere sterili dal punto di vista fisico, ma non necessariamente dal punto di vista emotivo o intellettuale”, oggi la loro collezione è cresciuta fino a contare oltre 4.000 opere di ogni tipo realizzate da oltre 1.200 artisti, tra cui Picasso, Warhol, Hockney e altri grandi Maestri dell'arte.

Tra gli ulteriori, importanti esempi di arte terapeutica, vi sono, l’americana Mayo Clinic che nei suoi 70 centri in tutti il mondo testimonia l’importanza di un ambiente curativo percorso da opere d’arte, nel caso specifico da nomi imponenti come Auguste Rodin, Dale Chihuly, Warhol, Alexander Calder; il MarinHealth Medical Center di San Francisco, con una collezione comprende 240 opere scelte con cura per divenire punto di coinvolgimento e distrazione; altro importante esempio è l'Ospedale cantonale di Aarau, in Svizzera, che possiede più di 3.000 opere e la cui collezione, curiosamente, è nata negli anni ’50 grazie alle donazioni di primari, direttori e medici che hanno arricchito l’ospedale con opere provenienti dalle loro collezioni private.

Gli esempi sono davvero molti e non sorprende affatto come, proprio in Italia, si sia costituita l’associazione dei 13 ospedali più belli e antichi d’Italia. Sono gli ospedali storici, splendidi esempi di architettura e arte, mura antiche dove si pratica la medicina più moderna, e dove la cura è anche la bellezza di cui sono costituiti. Esempi eccellenti sono l’Ospedale Santa Maria Nuova, a Firenze, l’Ospedale Santo Spirito in Sassia a Roma; l’Ospedale SS. Giovanni e Paolo con l’ex Ospedale San Lazzaro dei Mendicanti e il complesso Santa Maria del Pianto a Venezia.

L'arte è una buona medicina, da sempre. Conforta, eleva lo spirito e afferma la vita e la speranza. L'arte in ambito sanitario, unita a cure e servizi eccellenti, crea un ambiente che favorisce la guarigione e sostiene il lavoro dei professionisti medici. L’arte è l’espressione più bella e nobile dell’uomo, la sua ricchezza e il suo messaggio non dovrebbero mancare in nessun luogo.

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ANTONIO SIGNORINI
Installazione dell’opera monumentale nel
Parco della Casa di Cura San Rossore
9 SETTEMBRE 2025 – 8 MARZO 2026

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I guerrieri di Antonio Signorini

(Luglio 2022) Il Guardiano del Cielo
ed il Guardiano della Fede sono due figure ieratiche catturate in pose dinamiche e nell’atto di combattere che sono state esposte nel 2022 a Forte dei Marmi.

Ne è autore lo scultore di origine toscana Antonio Signorini, che le ha create appositamente per l'evento a Forte dei Marmi: in tutto cinque opere monumentali inedite realizzate con la fusione in bronzo delle quali fa parte Arcturus, il monumentale cavallo volante di 10 metri. Prende il nome dalla stella Arturo, messa in cielo da Zeus per proteggere la vicina costellazione Callisto (Orsa Maggiore) dalla gelosia della dea Era. Il cavallo  si lancia in un galoppo che diviene volo.

Le sculture rappresentano il periodo di piena maturazione dell’artista toscano dal punto di vista formale, per l’abilità di realizzazione e per la sintesi immediata di immagini che funzionano al primo impatto, tranne poi invitare a uno sguardo riflessivo e concentrato. Sono dunque frutto dell’elaborazione dei diversi e numerosi stimoli sociali e culturali, raccolti in un itinerario ormai piuttosto lungo, che si annoda a doppio filo con la propria autobiografia.

Lo scultore si definisce un essere cosmopolita.  Dice di sé:

«Sono nato in Toscana e di casa in Europa, in Asia, in America, nel Medio Oriente. “Attraverso” è viaggiare nel cosmo della vita. Senza un punto di origine che rende la vita un cerchio o un quadrato il modo diviene quello della spirale pulsionale». Sul lungomare della Versilia, allestite alla luce del sole, all’ombra della sera e al buio della notte, le sue sculture sono affidate allo sguardo del pubblico. «Vorrei che Il lettore delle opere - l’immagine rimanda all’idea di opere che si leggono come un libro e non si consumano in un solo istante - entrasse in questo mio firmamento culturale e artistico per trovare quello di ciascuno, a volte ancora inedito.»

I nomi emblematici delle sue opere  fanno riferimento alle storie della mitologia greca e alle costellazioni.

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