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Trentodoc Festival, bollicine di montagna

Dal 20 al 22 settembre a Trento terza edizione

Le bollicine di montagna tornano protagoniste di Trentodoc Festival, dal 20 al 22 settembre 2024 a Trento.

Giunto alla terza edizione, il festival è stato presentato ufficialmente presso la Sala Capitolo della Fondazione Mach di San Michele all'Adige.

Per la Provincia autonoma di Trento sono intervenuti gli assessori  Giulia Zanotelli (agricoltura) e Roberto Failoni (turismo); per Trentino Marketing Maurizio Rossini; per l'Istituto Trento Doc il presidente Stefano Fambri e Luciano Ferraro, direttore artistico di Trentodoc Festival. A moderare l'incontro il responsabile dell'Ufficio stampa della Provincia Giampaolo Pedrotti.

"Trentodoc Festival è una preziosa opportunità di promozione e di valorizzazione per il marchio e le nostre case spumantistiche associate. Il successo delle prime due edizioni è uno stimolo a qualificare ulteriormente il nostro lavoro, iniziato più di dieci anni fa, teso al posizionamento, alla notorietà e alla reputazione del Trentodoc. Le bollicine di montagna registrano oggi un buon livello di percezione da parte del consumatore, lo testimoniato anche dalle vendite, che hanno raggiunto i 13 milioni di bottiglie. Il format della manifestazione, diffusa sul territorio, con l’apporto di tutte le 67 aziende prevede quest’anno ben 97 eventi", ha detto il presidente dell'Istituto Trento Doc Stefano Fambri.

Luciano Ferraro direttore artistico di Trentodoc Festival ha svelato il programma del 2024 e sottolineato il successo oltre le aspettative delle scorse edizioni del festival: "Il Trentodoc è una locomotiva economica per questo territorio: lo hanno dimostrato i primi eventi, esauriti in poco tempo e che sono stati raddoppiati per le richieste. Il Trentodoc non è solo bevanda alcolica per i brindisi per le degustazioni, gli approfondimenti, ma è soprattutto un contenitore di culture, che può essere raccontata da altre forme artistiche. Il filo conduttore che abbiamo voluto portare a Trento comprende anche l'architettura, la musica, la cucina. Nel programma c'è poi spazio ai temi del mercato dei prodotti, dei cambiamenti climatici, della salute''.

''Credo sia sbagliato demonizzare il vino: una quantità moderata di vino aiuta a vivere meglio e a stare in salute anche grazie alla convivialità e al piacere di stare insieme. Il festival sarà un racconto della sintonia tra territorio e cultura, perché il vino fa parte della storia, della tradizione e di un modo di vivere".
(Luciano Ferraro)

L’Osservatorio dell’Istituto Trento Doc evidenzia per il 2023 la tenuta del comparto, composto da 67 case spumantistiche, con una crescita a valore del 3%, pari ad un fatturato complessivo di 185 milioni di euro.

“Possiamo ritenerci soddisfatti, alla luce del quadro economico generale” afferma il Presidente dell’Istituto Trento Doc, Stefano Fambri. “Rispetto ai dati dell’anno precedente, il 2023 mostra una crescita a valore generale con una lieve flessione a volume di circa il 2%, imputabile ad un calo in grande distribuzione, dove, a fronte della situazione contingente e dell’aumento dei costi, alcuni associati hanno adottato politiche promozionali più restrittive”.

Il mercato di riferimento per Trentodoc rimane l’Italia, che rappresenta l’85% del venduto, in particolare nel settore horeca, in continua crescita mentre il restante 15% riguarda l’estero, dove sono attivi due progetti Ocm, negli Stati Uniti (in particolare East Coast) e in Svizzera.
Tra le tipologie più apprezzate dal consumatore, si confermano i millesimati e le riserve.

 

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PRIMA EDIZIONE, CHE SUCCESSO!


810 ottobre 2022 Corona Perer) - La prima edizione dedicata alle bollicine di montagna, ovvero il Trentodoc Festival (7-8-9 ottobre 2022) ha registrato successo, che si misura in partecipazione del pubblico e attenzione dei media.

Il sistema Trentino è fatto di 64 case spumantistiche del territorio. E' un settore importante per l'economia del territorio e nazionale: Trentodoc vuol dire 12 milioni di bottiglie, per un fatturato che nel 2021 ha raggiunto i 150 milioni di euro. Le bollicine di montagna hanno avuto un’accelerazione rispetto al 2020 del 40% e rispetto al 2019 del 23%.

Il brand sul mercato si è rafforzato anche grazie al lavoro dell’Istituto Trento Doc e di Trentino Marketing. Le sfide sono legate al contrasto delle fitopatie (per la flavescenza dorata è stato adottato un apposito Piano in collaborazione con il Consorzio vini del Trentino), l’adattamento ai cambiamenti climatici e alla gestione dell’acqua.

Oltre ai “wine talks”,  le tre giornate hanno offerto cooking-show in location prestigiose, come quella nella Loggia del Romanino del Castello del Buonconsiglio dove due chef ormai famosi come il trentino Alessandro Gilmozzi e il milanese Pietro Leeman hanno parlato di cucina sensoriale, di ricerca, di sapori antichi, di tradizioni e hanno poi preparato in diretta due sfiziosi e bellissimi piatti gourmet. Il tutto ovviamente accompagnato da una ricchissima selezione di Trentodoc.

 

 

 

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