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Marsala, il vino che piaceva agli inglesi

Il lavoro di Angelo Costacurta e Sergio Tazzer per la collana GradoBabo

La piccola e graziosa collana dedicata ai vini di Kellermann editore, casa editrice di Vittorio Veneto (Tv), si alimenta di grandi storie. Come quella di Garibaldi e del Marsala, un vino che piaceva agli inglesi, come recita il titolo dei due autori, responsabili della collana Grado Babo, Angelo Costacurta e Sergio Tazzer.

Il primo è uno dei più noti studiosi di viticoltura a livello internazionale, il secondo giornalista e scrittore appassionato di storie minime e massime, nonchè autore di numerosi volumi di grande storia, editi anche all'estero.

Anche la presentazione ha avuto una grande cornice quella della Sala della Nave Punica delle Cantine Storiche Pellegrino a Marsala,  spazio di promozione di eventi culturali legati al territorio.

Gli eventi che fanno da sfondo al libro dedicato al "Marsala" si svolgono nel XIX secolo, periodo in cui August Wilhelm von Babo, direttore della Scuola di viticoltura di Klosterneuburg, vicino Vienna, metteva a punto un nuovo metodo di misurazione del contenuto zuccherino di un mosto, che prende appunto il nome di Grado Babo.

Un cliente d'eccezione fu l'Ammiraglio Horatio Nelson il quale affermò che il Marsala ''...era degno della mensa di qualsiasi gentiluomo'' ordinando i suoi cambusieri di rifornire la flotta.

Ma cosa c'entra Garibaldi. Ebbene certamente centra con Marsala da dove l'eroe dei due mondi partì per liberare Roma e farne capitale di un'Italia unita. Ma un episodio lo lega a questo vino. "...Nel luglio del 1862 il condottiero venne portato in giro come un taumaturgo. In visita al Baglio Florio si narra che abbia assaggiato una versione amabile del Marsala, immediatamente ribattezzata Garibaldi Dolce,  corrispondente alla tipologia del Marsala superiore".

L'eroe dei due mondi non era astemio, ma beveva pochissimo. Così la lapide ricorda che il Generale Giuseppe Garibaldi "...onorando di una visita allo stabilimento Florio il 19 luglio 1862 prendendo un momentaneo riposo e assaggiando i vini allora in preparazione, diede la preferenza a una qualità che da quell'epoca porta il glorioso nome dell'eroe".

Il libro intreccia la storia di un grande vino con quella del Risorgimento italiano, reso popolare in Italia anche per questo, ma che da tempo portava con onore e successo il nome dell'enologia siciliana nel mondo, grazie ad alcuni commercianti e produttori anglosassoni, il primo dei quali fu John Woodhouse.

“Marsala, il vino di Garibaldi che piaceva agli inglesi”, ha inaugurato la collana dedicata ai vini storici Grado Babo che ha già sfornato altri due lavori sul Malvasia, vino orientale e sul Pergola, che ha tra le righe un'interessante e corale vicenda di comunità.

 

''Marsala. Il vino di Garibaldi che piaceva agli inglesi''
Angelo Costacurta – Sergio Tazzer
Collena Grado Babo - Kellermann Editore

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