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Editoriali 2025 - La tanto attesa notizia

Il Cessate il fuoco è arrivato: reggerà?

“Il raggiungimento del cessate il fuoco darà un po’ di respiro alle vittime palestinesi del genocidio israeliano. Ma arriva amaramente in ritardo” ha detto Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.

Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas inizierà domenica 19 gennaio 2025, quando i primi ostaggi dovrebbero essere rilasciati. Ma attenzione è temporaneo e si trasformerà in una tregua permanente se e quando saranno raggiunti tutti i requisiti e i passaggi richiesti.

Anzitutto va detto che serviranno 43 giorni. Con quel che è successo sperare che vada tutto bene è difficile, ma dobbiamo sperare e speriamo che tutti vogliano che così sarà.  Verranno rilasciati i 33 ostaggi israeliani: finalmente si sa il numero. Non 1000 e più: ma 33. Giorni fa Israele ha anche ammesso che la bufala degli stupri di massa... non risultava nenche a loro.

Molte fake news cominciano quindi a ridimensionarsi. Chi coopererà a questa tregua? Qatar, Egitto e Stati Uniti paesi che non possiamo definire neutrali. Quindi questo più che un accordo di fine guerra è un accordo per  ostaggi e prigionieri: Israele ad esempio deve rilasciarne tra i 1000 e i 1500. E comunue non quelli presi dopo il 7 ottobre.

L'accordo non obbliga Israele a modificare lo schieramento lungo il corridoio Filadelfia al confine tra Gaza ed Egitto. E anche questa è una bella Spada di Damocle: la guerra e l'occupazione non sono affatto finite ma sospese in attesa di questi scambi. Per 43 giorni tutti cammineranno su pezzi di vetro.

I commenti più responsabili sono perciò cauti. “Per le persone palestinesi, che hanno subito oltre 15 mesi di bombardamenti devastanti e incessanti, che sono state sfollate ripetutamente dalle loro case e che hanno lottato per sopravvivere in tende improvvisate senza acqua, cibo e beni essenziali, l’incubo non terminerà anche quando le bombe avranno cessato di cadere'' ha aggiunto  Agnès Callamard.

I palestinesi ieri festeggiavano e in effetti la loro è una vittoria di resistenza, ma hanno perso innumerevoli cari, tante vite sono state spazzate via, attorno hanno solo macerie, niente acqua, niente cibo, nel corpo e nell'anima traumi di ogni genere, l’incubo che hanno vissuto è stato terribile. E ora nell'immediato c'è il problema di sfamare un popolo dopo i continui ostacoli posti da Israele all'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza che hanno causato livelli senza precedenti di fame tra la popolazione civile. Bambine e bambini ne sono morti.

''La comunità internazionale, che finora ha vergognosamente fallito nel cercare di persuadere Israele a rispettare i suoi obblighi internazionali, adesso deve assicurare che Israele consenta immediatamente che prodotti salvavita arrivino con urgenza in ogni zona della Striscia di Gaza per garantire la sopravvivenza della popolazione palestinese - afferma perentoria Amnesty. ''Ciò comprende far entrare forniture mediche vitali per curare le persone ferite e quelle malate e facilitare l’urgente ripristino delle strutture sanitarie e di altre infrastrutture di fondamentale importanza” prosegue Amnesty che chiede l’accesso di osservatori indipendenti sui diritti umani nella Striscia di Gaza per individuare le prove e documentare l’entità delle violazioni dei diritti umani.

Speriamo che un aggiorno arrivi davvero la parole Fine. Per il momento è solo uno Stop.
Importante e necessario, ma solo uno stop.

16 gennaio 2025

***


IL DOVERE DI DIRE
2025 - per noi è l'anno della maggiore età

Cari Lettori,
il 2025 sarà per noi l'anno della maggiore età: 18 anni. Siamo nati infatti nel 2007.
La nostra scelta fu darsi un nome strano: SENTIRE, ovvero tornare a percepire in un mondo che già allora cominciava ad essere bombardato da molte notizie.
Eravamo in pochi nel 2007 e - a guardarlo oggi - sembra un altro mondo, se pensate che FB era nato 3 anni prima (2004),  Twitter l'anno prima (il 2006) ed era una nicchia, mentre Instagram  dovrà attendere il 2010.
Volevamo ridare dignità a quei contenuti falcidiati dai quotidiani (''questo non interessa nessuno'' diceva il mio capopagina all'Adige quando tornavo da una magnifica conferenza che meritava invece di essere narrata e i miei appunti restavano mortificati).
Il giornalismo era già in deriva e ripiegato sulle cose che fan vendere il giornale, perciò SENTIRE fu quel progetto nel cassetto che usciva per tentare di ridare dignità e cittadinanza alla curiosità che fa crescere e produce sapere, e anche spazio al 'dovere di dire'.
Ora, 18 anni dopo, con l'intelligenza artificiale che fa i giornali, con l'informazione diventata  propaganda e serva del sistema, con i giornalisti che vendono la loro dignità agli interessi di bottega, ribadiamo la necessità di ridare dignità alle cose che fanno SENTIRE, palpitare, pensare, riflettere.
Oggi più che mai. Se il mondo assiste muto e rassegnato davanti ad un genocidio significa che si è proprio smesso di SENTIRE. Stiamo vivendo sotto anestesia, tacitando il buon senso in nome del senso comune, e anche nel nostro ambiente è una gran tristezza vedere colleghi che inseguono il fake ai sonagli dell'ufficio stampa di turno.

Restiamo qui a fare il nostro onesto mestiere. Oggi, come allora, mi dico: che almeno il nostro angolo di mondo giornalistico sia pulito, ricordando il proverbio arabo in base al quale "se ognuno tiene pulito l'uscio davanti casa, la cittá sará pulita".
L'illusione che ciò possa davvero avvenire è pia, ma i folli non smettono mai di sognare ed è il sogno che ci salva. "A volte il vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso" diceva Nelson Mandela.

Buon Anno a tutti

Corona Perer
30 dicembre 2024

 

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Autore: Corona Perer

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