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Azzardopatia, ammalarsi giocando

Ludopatia: come riconoscere i sintomi

L’azzardo non produce ricchezza ma se la porta via. Il gioco d’azzardo patologico può spegnere una persona. E purtroppo anche molti govani sotto i 24 anni ne sono già affetti. Ma come riconoscere i sintomi della ludopatia?

Chi soffre di questo disturbo non riesce a resistere al desiderio di cimentarsi in giochi dove si pensa di guadagnare molto, mentre in realtà non riesce a rendersi conto del rischio della perdita.

La probabilità di vincere denaro, che sia più o meno reale, stimola le aree cerebrali come se si stesse assumendo alcol o droga, provocando una sensazione di eccitazione e piacere. Queste sensazioni vengono costantemente e continuamente ricercate dal giocatore, che, quindi, entra in un circolo vizioso dove si scatena un meccanismo perverso che porta alla dipendenza.

Il giocatore patologico presenta una serie di sintomi, come il senso di eccitazione di fronte a giochi che prevedono probabilità di vincere denaro e alto rischio di perderne oppure la tendenza a puntare cifre sempre più sostanziose anche in scommesse con una probabilità di vittoria molto bassa. Nel ludopatico, il pensiero del gioco diventa una vera e propria ossessione costante in ogni aspetto della vita quotidiana, sino ad andare a scontrarsi con le relazioni sociali e familiari, gli interessi e le abitudini, oltre a finire per interferire con l’attività lavorativa.

Di fronte ad altre persone, chi ha questa patologia minimizza la propria tendenza a desiderare di giocare e gli effetti negativi che questa ha, rifiutando di fatto di essere completamente dipendente dal gioco d’azzardo. Spesso il ludopatico soffre di ansia, depressione e senso di colpa, disturbi solitamente legati alla perdita di grandi somme di denaro. Può accadere di finire in giri di denaro loschi a seguito di richieste di prestiti con conseguenti indebitamenti che possono portare alla vendita di beni o, nei casi più estremi, a commettere reati pur di trovare soldi.

La ludopatia incide enormemente sulla vita di tutti i giorni, e spesso chi ne soffre mente alle persone che gli sono accanto (familiari o amici), non ammettendo di giocare oppure riducendo l’importo reale delle perdite.
Come tutte le dipendenze, anche quella per il gioco d’azzardo è spesso provocata dal bisogno di evadere dalle problematiche reali, come ad esempio problemi familiari o sul lavoro. Comunque ci sono diversi fattori che possono causare gioco d’azzardo patologico, tra cui non manca la familiarità del disagio.

La Provincia di Trento ha approvato le “Azioni per la prevenzione e il contrasto al Gioco d’azzardo patologico''. 

In Trentino nel 2022 sono stati spesi 406,4 milioni di euro, prevalentemente in scommesse e poker e le perdite totali hanno superato i 18 milioni di euro. Nell’ambito della popolazione dei giocatori è necessario distinguere diversi target e bisogni. La fascia di età adulta, over 40, predilige il gioco fisico, con una preferenza per le Slot machines e VLT, il Gratta & Vinci, il Lotto e Superenalotto. Invece, la fascia di età più giovane, soprattutto quella compresa tra i 18 e i 25 anni, predilige il Gioco online, che negli ultimi anni ha sorpassato il gioco fisico. Il gioco online è frequentemente taciuto o minimizzato da parte dei giocatori, pertanto è puntualmente e accuratamente indagato tra gli utenti che afferiscono all’U.O. Dipendenze di Apss.

Il piano di azioni vuole limitare la diffusione del gioco d’azzardo e a promuovere il contrasto e la cura delle dipendenze da gioco patologico (il Decreto del Ministero della salute del 16 luglio 2021, n. 136, dispone che le Regioni provvedano all'adozione di misure) ovvero: contrastare la diffusione del gioco d’azzardo in Provincia di Trento; aumentare l’intercettazione delle persone che presentano un coinvolgimento problematico con il gioco d’azzardo; aumentare la ritenzione in trattamento terapeutico; aumentare l’intercettazione delle donne e favorire l’intercettazione dei giovani under 24.

Le attività verranno svolte presso l’Unità Operativa Dipendenze dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, la quale, entro tre anni dall’attuazione delle azioni, dovrà presentare un report di valutazione sulla realizzazione delle attività svolte, alla struttura provinciale competente. 

CENTRI SPECIALISTICI PER CURARSI

Trattandosi di una dipendenza psicologica, la ludopatia deve essere trattata attraverso un apposito percorso psicoterapico personalizzato in base alle esigenze del paziente.

Spesso la guarigione richiede un percorso piuttosto lungo, ma il primo e più importante passo consiste proprio nel riconoscere il proprio problema.

Il giocatore, come prima cosa, deve rendersi cosciente di avere un problema, perché soltanto in questo modo potrà agire per risolverlo. Questo processo può avvenire in maniera autonoma oppure con l’aiuto delle persone vicine. Superare la dipendenza non è semplice, ma è possibile con l’aiuto di uno specialista e con il sostegno di parenti e amici.

Cosultare quindi il SERD di zona è la prima cosa da fare: tra i suoi specialisti c'è chi sa trattare questo pericoloso stile di vita. Il gioco d’azzardo può trasformarsi in una vera e propria malattia compulsiva, va trattata!

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Servizio per le dipendenze - Serd - Trento

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