
Successo per lo ''Stabat Mater'' dell'Orchestra Haydn
Il capolavoro di Dvořák tra dolore e redenzione
(Trento, 6 giugno - Corona Perer) - ''O Cristo, nell'ora del mio passaggio fa' che, per mano a tua Madre, io giunga alla mèta gloriosa''. E' preghiera piena di dolore, ma non priva di speranza e quindi consolatoria, lo Stabat Mater che Antonín Dvořák scrisse fra il 19 febbraio e il 7 maggio 1876 dopo la morte della figlia Josefa. Il compositore non sapeva ancora che l'anno successivo avrebbe perso in rapida successione altri due figli. L'orchestrazione partì proprio in seguito a questi ulteriori lutti. Il 13 novembre 1877 l'opera 58 era pronta ma venne solennemente eseguita a Praga solo tre anni dopo alla vigilia del Natale del 1880.
La composizione per soli, coro e orchestra in dieci movimenti, descrive la sofferenza di Maria e la compassione degli astanti ai piedi della Croce ma non è priva di speranza e di quell'oltre a cui Dvořák guardava per ricongiungersi alla propria famiglia nel coro celeste.
Le foto di questa pagina sono di Massimo Franceschini
Nello strepitoso finale del ''Quando corpus morietur'' il crescendo corale e orchestrale apre le porte al Paradiso, a quel Gloria e a quell'Amen segno di una fede che aleggia in tutti i movimenti. "Quando la morte dissolve il mio corpo aprimi, Signore, le porte del cielo, accoglimi nel tuo regno di gloria".
La meravigliosa architettura della cantata sacra ha riempito il Teatro Sociale di Trento (dopo il debutto nel Duomo di Bressanone) grazie all’Orchestra Haydn, unita al Gürzenich Chor di Colonia (fondato nel 1827!), e al Südtiroler Vokalensemble sotto la direzione di Christian Jeub, maestro tedesco e raffinato interprete del repertorio sacro. Cast di eccezionale bravura: il soprano Stefanie Steger, il contralto Anna Lucia Nardi, il tenore Roman Pichler e il basso Michael Feichter. L' evento - in collaborazione con Musik & Kirche - ha preso corpo nell’ambito del Festival regionale di Musica sacra.
Articolato in dieci movimenti tra parti solistiche e corali, la cantata è un capolavoro che muove sui temi del dolore e della redenzione, tra i più suggestivi del repertorio romantico. Il testo medievale, attibuito a Jacopone da Todi, è una delle pagine spirituali più commoventi del patrimonio religioso occidentale, un vero e proprio percorso negli abissi del dolore.
Le invocazioni e l'angoscia di una madre, la Madre di Dio,ai piedi della croce sono il pianto di Dvořàk, uomo di fede profonda, che fece dello Stabat Mater, e della tragedia personale un oasi di consolazione dentro una visione romantica che intende l'afflizione come ''la via'' verso la beatitudine.
Le parti melodiche elaborate dal compositore boemo coesistono con parti dalla costruzione musicale più complessa ed austera che ricordano persino Händel.
L'esecuzione al Teatro Sociale di Trento è stata magistrale con un corpus orchestrale perfettamente incastonato nella partitura dove la tristezza meditativa lascia il posto alle esplosioni drammatiche, e dai toni scuri si sale ad uno stato d'animo più contemplativo.
Nel finale l'immaginazione musicale del compositore si proietta nella gioia celeste del paradiso con una potente fuga verso l'Amen finale dopo un impeccabile coro a cappella.
Brividi e applausi, abbondanti e meritatissimi.
(C.Perer)
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IL CAST
CHRISTIAN JEUB, direttore
Christian Jeub ha studiato educazione musicale e musica sacra all‘Università di Musica di Colonia e ha completato i programmi di direzione orchestrale e corale all‘Università Folkwang di Essen, perfezionandosi poi a Stoccarda, Monaco di Baviera (dove ha ricoperto il ruolo di vicedirettore del coro dal 2000 al 2007), Bayreuth nel 2009 e 2010 e Coblenza. Dal 2011 dirige il tradizionale Coro Gürzenich di Colonia, con il quale ha eseguito e diretto la Messa in si minore, l’Oratorio di Natale, e la JohannesPassion di Bach, il Saul di Händel, i Vesperae solennes de confessore di Mozart e la Messa in do minore.
STEFANIE STEGER, soprano
Dopo aver studiato canto a Innsbruck e al Mozarteum di Salisburgo, si è specializzata in musica antica e barocca a Basilea. Ha lavorato con artisti e direttori d‘orchestra come René Jacobs, Roger Norrington, Andrea Marcon, Hiro Kurosaki, Dorothee Oberlinger e Florian Birsak. Ha completato masterclass con Andreas Scholl, Sara Mingardo, Alessandro de Marchi e Margreet Honig. Ha riscosso grande successo al Concorso Internazionale Mozart e al Concorso Cesti di Innsbruck, oltre che al Concorso lirico di Hallwyl in Svizzera. Steger insegna formazione vocale presso il Sozialwissenschaftliches Gymnasium di Brunico.
ANNA LUCIA NARDI, contralto
Dopo aver studiato canto al Conservatorio di Bolzano con Luise Gallmetzer e Sabina von Walther, ha frequentato masterclass con Christa Ludwig, Brigitte Fassbaender, Gertrud Ottenthal e Kurt Widmer. Nel 2006 ha ricevuto il premio per la migliore interpretazione nella categoria musica da camera al Concorso Internazionale di Canto di Vercelli e nel 2007 il primo premio al Concorso Internazionale di Canto Lirico e da Camera di Biella. Anna Lucia Nardi ha interpretato il Messiah di Händel, la Passione di San Giovanni di Bach e la Missa Solemnis di Beethoven, mentre sotto la direzione di Gustav Kuhn, ha cantato nella Petite Messe Solennelle di Rossini. In ambito lirico, Nardi ha cantato come solista in opere di Strauss, Wagner, Mozart, Verdi e Puccini.
ROMAN PICHLER, tenore
Originario di Bressanone, ha studiato canto al Conservatorio Johann JosephFux di Graz con Natela Nicoli. Ha frequentato masterclass con Kurt Widmer, Francisco Araiza, Giacomo Aragall, Eteri Lamoris e Angelika Kirchschlager,e ha vinto premi in concorsi internazionali. Tra le sue apparizioni da solista figurano il Duca in Rigoletto, Peter Quint e il Prologo in The Turn of the Screw di Britten e Monostatos in Die Zauberflöte, Alfred in Die Fledermaus, Jan Janicki in Der Bettelstudent, Nemorino in Der Liebestrank, il Conte Boni in Csárdásfürstin, Caramello in Eine Nacht in Venedig, nel Requiem di Mozart, ne La creazione e Stabat Mater di Haydn, e nella Petite messe solennelle di Rossini.
MICHAEL FEICHTER, basso
Il basso-baritono Michael Feichter ha studiato canto al Conservatorio statale tirolese e al Mozarteum di Salisburgo. Ha seguito corsi di perfezionamento con Elizabeth Bachmann, Melanie Helton e Carol Kirkpatrick. Ha eseguito in recital Winterreise di Schubert e Italienisches Liederbuch di Hugo Wolf. Come solista, ha cantato l‘Oratorio di Natale di Saint-Saëns, il Requiem di Faurè e Mozart, Magnificat di Bach, la Passione di San Matteo di Schütz, la Via Crucis di Liszt e numerosi mottetti e cantate di Bach. È stato ascoltato come Barone von Mengershausen in Gruß an Schloss Weißenstein e come Andreas Hofer in Mut zur Freiheit nella serie di grande successo Oper in den Bergen del Tirolo orientale.
Autore: Corona Perer
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