Arte, Cultura & Spettacoli

Alexei Melnikov in concerto

Un astro della scuola pianistica russa contemporanea

(foto Depositphotos.com)-  Continuano i grandi eventi culturali della Casa Russa di Roma che ospiterà il concerto di Alexei Melnikov.

Lunedì 10 novembre 2025 alle 18:30, la Casa Russa di Roma ospita il recital del pianista Alexei Melnikov, uno dei rappresentanti più espressivi della scuola pianistica russa contemporanea, bronzo del XVI Concorso Internazionale Čajkovskij, del II Concorso Internazionale di Musica di Manhattan e di altri importanti concorsi pianistici internazionali.

Alexei Melnikov è considerato una delle stelle più brillanti tra i giovani pianisti russi. Nato a Mosca nel 1990, si è diplomato presso la Scuola Secondaria Specializzata di Musica Gnesin e il Conservatorio Statale Čajkovskij. Ha partecipato a festival internazionali in Italia e Francia, si è esibito all'Heinrich Neuhaus Festival e al Romantic Music Festival di Mosca. Ha collaborato con le principali orchestre in Russia, Europa e Giappone, esibendosi nelle sale più prestigiose del mondo: la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, il Théâtre Cortot di Parigi, il Bunka Kaikan di Tokyo, il Palazzo Zofin di Praga e il Teatro La Fenice di Venezia. I suoi concerti da solista riscuotono costantemente successo, con la critica che ne sottolinea “la raffinata musicalità e l'impeccabile cultura sonora”.

Gli ospiti della Casa Russa a Roma ascolteranno musiche di due grandi maestri del Romanticismo - Sergej Rachmaninov e Johannes Brahms, eseguite dal brillante Aleksej Melnikov. I compositori appartenevano a periodi diversi: Brahms al Romanticismo maturo, Rachmaninov al tardo Romanticismo, a volte lo definivano “l'ultimo Romantico”. Il Barocco, che ispirava Brahms, affascinava anche Rachmaninov. 

Il pianista Alexander Goldenweiser raccontava nelle sue memorie la lunga amicizia con Rachmaninov, definendola uno dei ricordi più belli della sua vita: “Quando Rachmaninov e io studiavamo con Siloti, quest'ultimo una volta, durante una lezione regolare (di mercoledì), assegnò a Rachmaninov le famose Variazioni e Fuga di Brahms su un tema di Händel, un'opera difficile e molto lunga. Durante la lezione successiva della stessa settimana (di sabato), Rachmaninov suonò queste Variazioni con assoluta perfezione artistica”.

Lo scorso 21 ottobre  la Casa Russa a Roma  ha ricordato invece Nikolaj Medtner, compositore si colloca accanto a quello di Sergej Rachmaninov e Aleksandr Scriabin nella cultura musicale russa della prima metà del XX secolo, ma allo stesso tempo occupa un posto speciale. La musica di Medtner, pianista virtuoso, compositore e pensatore, si distingue per un'arte di concentrazione interiore, profondità e intensità spirituale. Si è trattato di una  conferenza-concerto “Nikolaj Medtner: l'eco segreto del romanticismo russo” nel quale Evgeniya Tarasova ricercatrice dell'opera del compositore, oltre a illustrare il maestro, esegue concerti tematici da solista (ha scritto anche numerosi articoli su Medtner). Il racconto di Evgeniya Tarasova si basa sui materiali esclusivi e rari in Italia, come documenti d'archivio del Museo Nazionale Russo della Musica e manoscritti del compositore. Laureata e già docente della famosa Accademia Gnesin, ora insegna pianoforte agli allievi della Scuola di Musica della Casa Russa a Roma con il patrocinio dell’Accademia Russa di Musica Gnesin.
 

L'ingresso è libero, la prenotazione al link è obbligatoria:
https://forms.gle/9kVi5wBtX6NKC8qU9 

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Omaggio a Sergej Esenin

130 anni fa, il 3 ottobre 1895 nasceva Sergej Esenin. Alla vita e all’opera del poeta è stato dedicato un concerto nel Salone Letterario e Musicale della Casa Russa a Roma.



Tra i partecipanti della serata “Esenin: anima senza veli”, la professoressa di letteratura russa Rita Giuliani, l'attore Pavel Zelinskij, il soprano Maria Smirnova e il pianista Maxim Skogorev. Le poesie di Esenin hanno risuonato in russo e in italiano, accompagnate da romanze sui suoi testi che hanno ridato vita al respiro dell’Età d’argento.
Rita Giuliani ha condiviso dettagli poco noti sulla biografia del poeta: la sua vita ricorda un romanzo, dove dietro l’apparente semplicità si nasconde profondità, e dietro la fama clamorosa — drammi personali, enigmi e coincidenze sorprendenti.

Uno struggente omaggio al poeta le cui strofe sono diventate la voce dell’anima russa. Visse soltanto 30 anni, ma riuscì a entrare nella storia non solo come uno dei maggiori maestri dell’Età d’argento, ma anche come uomo dal destino brillante, tragico e colmo di misteri.

 

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