Arte, Cultura & Spettacoli

Musei Civici di Venezia: exploit nel 2024

I visitatori che hanno scelto Venezia e i suoi musei provengono da tutto il mondo

Galleria ha sede nel magnifico palazzo di Ca’ Pesaro, che viene costruito nella seconda metà del XVII secolo per volontà della della nobile e ricchissima famiglia Pesaro. Il progetto è del più importante architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena, lo stesso che ha progettato la Chiesa della Salute e Ca’ Rezzonico. I lavori iniziano nel 1659 a partire dal piano terra; la prestigiosa facciata sul Canal Grande raggiunge il secondo piano già nel 1679, ma, alla morte di Longhena nel 1682, il palazzo è ancora incompiuto. La famiglia Pesaro ne affidano il completamento a Gian Antonio Gaspari che lo porta a termine entro il 1710, rispettando sostanzialmente il progetto originario. Nel realizzare Ca’ Pesaro, Longhena si ispira alla classicità di uno dei maestri del Rinascimento italiano a Venezia Jacopo Sansovino. Longhena costruisce un’architettura sontuosa ma armonica. Un esempio è la grandiosa facciata sul Canal Grande: sopra uno zoccolo fatto di teste e busti di leone e di mostri, si colloca una decorazione a bugnato a punte di diamante. Due file di finestre si affiancano a due portali gemelli al centro, sormontati da mascheroni e statue. Di grande maestosità è anche l’ampio androne al piano terra, che da un lato si affaccia sul Canal Grande e dall’altro sul cortile interno, di accesso al Museo, intorno alla monumentale vera da pozzo qui collocata. I soffitti del palazzo sono riccamente decorati con pitture a fresco e a olio, realizzati da artisti come Bambini, Pittoni, Crosato, Trevisani, Brusaferro; tra questi anche il soffitto di Giambattista Tiepolo con Zefiro e Flora, trasportato al Museo di Ca’ Rezzonico nel 1935. I Pesaro avevano collezioni d’arte di grande qualità. Il patrimonio risulta disperso entro il 1830, anno di morte dell’ultimo dei Pesaro. Il palazzo passa alla famiglia Gradenigo, poi ai Padri armeni Mechitaristi, che lo utilizzano come collegio. Acquistato infine dalla famiglia Bevilacqua, diventa proprietà della Duchessa Felicita Bevilacqua La Masa, che nel 1898 lo dona alla Città di Venezi

https://capesaro.visitmuve.it/it/il-museo/la-sede-e-la-storia/il-palazzo/
Galleria ha sede nel magnifico palazzo di Ca’ Pesaro, che viene costruito nella seconda metà del XVII secolo per volontà della della nobile e ricchissima famiglia Pesaro. Il progetto è del più importante architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena, lo stesso che ha progettato la Chiesa della Salute e Ca’ Rezzonico. I lavori iniziano nel 1659 a partire dal piano terra; la prestigiosa facciata sul Canal Grande raggiunge il secondo piano già nel 1679, ma, alla morte di Longhena nel 1682, il palazzo è ancora incompiuto. La famiglia Pesaro ne affidano il completamento a Gian Antonio Gaspari che lo porta a termine entro il 1710, rispettando sostanzialmente il progetto originario. Nel realizzare Ca’ Pesaro, Longhena si ispira alla classicità di uno dei maestri del Rinascimento italiano a Venezia Jacopo Sansovino. Longhena costruisce un’architettura sontuosa ma armonica. Un esempio è la grandiosa facciata sul Canal Grande: sopra uno zoccolo fatto di teste e busti di leone e di mostri, si colloca una decorazione a bugnato a punte di diamante. Due file di finestre si affiancano a due portali gemelli al centro, sormontati da mascheroni e statue. Di grande maestosità è anche l’ampio androne al piano terra, che da un lato si affaccia sul Canal Grande e dall’altro sul cortile interno, di accesso al Museo, intorno alla monumentale vera da pozzo qui collocata. I soffitti del palazzo sono riccamente decorati con pitture a fresco e a olio, realizzati da artisti come Bambini, Pittoni, Crosato, Trevisani, Brusaferro; tra questi anche il soffitto di Giambattista Tiepolo con Zefiro e Flora, trasportato al Museo di Ca’ Rezzonico nel 1935. I Pesaro avevano collezioni d’arte di grande qualità. Il patrimonio risulta disperso entro il 1830, anno di morte dell’ultimo dei Pesaro. Il palazzo passa alla famiglia Gradenigo, poi ai Padri armeni Mechitaristi, che lo utilizzano come collegio. Acquistato infine dalla famiglia Bevilacqua, diventa proprietà della Duchessa Felicita Bevilacqua La Masa, che nel 1898 lo dona alla Città di Venezi

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Musei Civici di Venezia: exploit nel 2024. Oltre 2 milioni e 300 mila visitatori tra gli 11 musei e le sedi espositive. Grazie a questi risultati il bilancio 2024 di Fondazione Musei Civici di Venezia si appresta a chiudere con un fatturato di circa 39 milioni di euro che contribuiscono all’attività di conservazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico, mobiliare e immobiliare.

Traina Palazzo Ducale protagonista nel 2024 con la mostra I mondi di Marco Polo, ma tra le scelte principali ci sono anche Ca’ Rezzonico e i Musei di San Stae.

Dunque una chiusura di anno molto positiva per i Musei Civici di Venezia che hanno registrato una crescita sostenuta di tutti gli indicatori  in crescita del 4,3% rispetto al 2023.

A registrare l’incremento più significativo è stato il Museo Fortuny (+21,5%) insieme ai Musei di San Stae, in particolare il Museo di Palazzo Mocenigo (+8,6%) e a Ca’ Pesaro (+6,7%) fino al Museo del Merletto a Burano (+ 1,9 %).

La perla è Palazzo Ducale con 1,24 milioni di visitatori (+2,1% rispetto al 2023). La mostra dedicata a Marco Polo ha registrato quasi 80.000 mila visitatori.

Museo Correr registra quasi 240 mila visitatori. Al Fortuny (fino al 13 gennaio 2025) è in corso la mostra dedicata a Eva Jospin (già 57 mila visite).

I visitatori che hanno scelto Venezia e i suoi musei provengono da tutto il mondo: quest’anno, in particolare, dagli Stati Uniti (23%) e dall’Europa con in testa il turismo italiano (22%) seguito da Francia (11,7%) Gran Bretagna (5,7%) e Spagna (4,7%).

Si conferma il bilancio positivo anche per i bookshop, dove vince non solo la proposta legata ad approfondimenti su mostre e collezioni, ma anche la ricerca di fornitori locali, molti prodotti artigianali e artistici legati al territorio, insieme a designers e realtà creative internazionali di successo.


LE MOSTRE DEL 2025

Nelle sale dell’Appartamento del Doge Dall'oro dipinto a El Greco. La pittura veneto cretese dedicata alla stagione pittorica fiorita nell’isola Creta nel periodo di conquista veneziana. Ricorrono quest’anno i 300 anni dalla nascita del celebre scrittore, poeta, avventuriere, diplomatico e spia, Giacomo Casanova: occasione di indagine su una figura ricca e controversa.

A Palazzo Ducale, dal 31 ottobre 2025 il riallestimento permanente dell'Appartamento del Doge dedicato a Venezia e la Serenissima Repubblica e focus sulla celebre fuga dai “piombi”.

A Palazzo Mocenigo, La moda ai tempi di Giacomo Casanova (dal 7 marzo al 27 luglio 2025) e Casanova 1725-2025: l’eredità di un mito tra storia e cinema (dal 29 agosto al 02 novembre 2025).

A Ca’ Pesaro il Poema della vita umana di Giulio Aristide Sartorio (dal 16 maggio al 28 settembre), grande ciclo decorativo realizzato per il Salone centrale dell’Esposizione Internazionale d’Arte del 1907.

Al Centro Culturale Candiani Munch. L’urlo espressionista nel Novecento (dal 29 settembre 2024 a marzo 2025) ultimo affondo sui maestri delle Avanguardie, in attesa di vedere la realizzazione dei nuovi spazi dedicati a esposizioni temporanee e destinati ad ospitare la collezione permanente.

Nel 2025  saranno avviati i lavori al Centro Candiani, mentre a Venezia saranno invece interessati da un progetto di ampliamento il Museo del Vetro e da un intervento di restyling al secondo piano del Museo Correr.

Tra le conferme del 2025 nuove giornate di Musei in Festa dedicate a tutti i residenti dei 44 comuni della Città Metropolitana di Venezia e di Mogliano Veneto per vivere, scoprire e riscoprire le collezioni permanenti ed esposizioni temporanee comprese nel biglietto d’ingresso. Le prime sei date: 12 gennaio, 6 febbraio, 16 marzo, 13 aprile, 8 maggio e 5 giugno.

 

CA' PESARO SCRIGNO D'ARTE

La Galleria ha sede nel magnifico palazzo di Ca’ Pesaro, che viene costruito nella seconda metà del XVII secolo per volontà della della nobile e ricchissima famiglia Pesaro. Il progetto è del più importante architetto del barocco veneziano, Baldassarre Longhena, lo stesso che ha progettato la Chiesa della Salute e Ca’ Rezzonico.

I lavori iniziano nel 1659 a partire dal piano terra; la prestigiosa facciata sul Canal Grande raggiunge il secondo piano già nel 1679, ma, alla morte di Longhena nel 1682, il palazzo è ancora incompiuto. La famiglia Pesaro ne affidano il completamento a Gian Antonio Gaspari che lo porta a termine entro il 1710, rispettando sostanzialmente il progetto originario.

Nel realizzare Ca’ Pesaro, Longhena si ispira alla classicità di uno dei maestri del Rinascimento italiano a Venezia Jacopo Sansovino. Longhena costruisce un’architettura sontuosa ma armonica. Un esempio è la grandiosa facciata sul Canal Grande: sopra uno zoccolo fatto di teste e busti di leone e di mostri, si colloca una decorazione a bugnato a punte di diamante. Due file di finestre si affiancano a due portali gemelli al centro, sormontati da mascheroni e statue.

Di grande maestosità è anche l’ampio androne al piano terra, che da un lato si affaccia sul Canal Grande e dall’altro sul cortile interno, di accesso al Museo, intorno alla monumentale vera da pozzo qui collocata. I soffitti del palazzo sono riccamente decorati con pitture a fresco e a olio, realizzati da artisti come Bambini, Pittoni, Crosato, Trevisani, Brusaferro; tra questi anche il soffitto di Giambattista Tiepolo con Zefiro e Flora, trasportato al Museo di Ca’ Rezzonico nel 1935.

I Pesaro avevano collezioni d’arte di grande qualità. Il patrimonio risulta disperso entro il 1830, anno di morte dell’ultimo dei Pesaro. Il palazzo passa alla famiglia Gradenigo, poi ai Padri armeni Mechitaristi, che lo utilizzano come collegio. Acquistato infine dalla famiglia Bevilacqua, diventa proprietà della Duchessa Felicita Bevilacqua La Masa, che nel 1898 lo dona alla Città di Venezia

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