
Popolare di Sondrio, una banca che funziona
Forte territorialità e risultati eccellenti (+19,3% nel primo trimestre): perchè allora fonderla?
(Corona Perer - 3 luglio 2025) - Forte territorialità e risultati eccellenti (+19,3% nel primo trimestre): perchè allora fonderla? Perchè fa gola.
C'è una strana pulsione in Italia dove un tempo si diceva ''Piccolo è bello''. E' la pulsione a smembrare ciò che funziona, ad incorporarlo per cancellarlo e farlo proprio senza aver mosso energie per costruirlo.
E' quanto sta accadendo alla Popolare di Sondrio, una banca che funziona e che ha risultati eccellenti: ha chiuso il primo trimestre 2025 con un utile netto che si attesta a oltre 170 milioni di euro, in crescita del 19,3%. Proprio per questo fa gola a Bper che da mesi ha lanciato una aggressiva OPS.
Un'operazione che lascia perplessi e che nasce nelle bugie di convenienza. Solo a settembre 2024 Carlo Cimbri, presidente di Unipol, negava al Sole24ore ogni ipotesi di fusione per poi benedirla: il bocconcino era troppo ghiotto. Per capirci Unipol è primo azionista di entrambe le banche (detiene il 19,72% in Bps e 19,80% Bper).
Torna utile - quindi - richiamare le sue dichiarazioni di pochi mesi fa:
''Una fusione tra Bper e la Banca Popolare di Sondrio oggi per me sarebbe un'operazione sbagliata'' diceva il presidente di Unipol parlando con i giornalisti a Barcellona. ''Bper ha un suo programma che prevede di raggiungere adeguati livelli di efficienza in tutte le realtà che ha acquisito recentemente, mentre Sondrio è un una fase di vita totalmente diversa. Oggi qualsiasi ipotesi rischia di fare pasticci: Sondrio è efficiente, guadagna, ha un suo mercato specifico mentre 'Bper' è melting pot di banche diverse'.
Carlo Cimbri, settembre 2024
Cimbri aveva assicurato che le quote nelle due banche sarebbero rimaste ferme ''...anche se poi nulla è per sempre'' aveva concluso con una battuta un poco troppo sibillina. Voleva dire ''pecunia non olet'' forse?
Banca Popolare di Sondrio, in questi anni così complessi e difficili per il risparmio italiano, ha saputo diventare una spa senza mai perdere lo spirito di un'autentica banca popolare che dall'Ottocento ad oggi, ha rappresentato il meglio del settore bancario italiano.
Lo evidenzia in una lettera anche il giornalista Gianfranco Fabi (ex Sole24ore) nella quale evidenzia i forti legami e la forte presenza nel territorio, l'attenzione e vicinanza alla clientela, i bilanci in ordine e sempre in attivo in un'ottica di autentico spirito cooperativo.
''Mentre continua quella che è stata chiamata "desertificazione bancaria" (lo scorso anno le banche italiane hanno chiuso 609 sportelli), la Popolare di Sondrio non ha mai chiuso una filiale: negli ultimi quattro anni anzi ne ha aperte 28, superando quota 530'' scrive Fabi.
Quest'esperienza è destinata ad essere dispersa? Pare proprio di sì e si prevede la chiusura di filiali, riduzione del personale. "Un passaggio dei clienti come le figurine dei calciatori'' commenta Fabi. ''E' il capitalismo, bellezza! Ma mi sembra un peccato gettare alle ortiche quello spirito della cooperazione che sul fronte bancario è stato un fattore decisivo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese''.
Concordiamo. Questa Popolare merita di mantenere il suo brand e la sua identità, il suo posto nel mercato che abita fin dal 1871.
Corona Perer
3 luglio 2025
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PRIMO TRIMESTRE RECORD +19,3% - NUOVA FILIALE A JESOLO
Popolare di Sondrio, una banca che funziona
Banca Popolare di Sondrio, fondata nel 1871 che solo a maggio annunciava una triestrale record, ha annunciato l’apertura di una nuova filiale a Jesolo, consolidando ulteriormente la propria presenza nella regione Veneto, dove è già attiva con sei agenzie in città strategiche come Verona, Padova, Vicenza, Treviso, Venezia e San Donà di Piave.
La nuova filiale è situata in via Aquileia 167, in una posizione centrale nel cuore del Lido di Jesolo, tra piazza Brescia e piazza Mazzini, e offrirà tutti i principali servizi bancari e consulenziali per famiglie, imprese e professionisti.
Con questa nuova apertura, l’Istituto prosegue nel suo percorso di espansione nel Nord-Est, area strategica per lo sviluppo della rete commerciale e per offrire un supporto concreto al tessuto economico locale. L’obiettivo è accompagnare la crescita sostenibile del territorio, promuovendo lo sviluppo delle attività imprenditoriali, turistiche e dei servizi.
Jesolo, città della costa veneziana con circa 25.000 abitanti, rappresenta una delle località turistiche più rinomate d’Italia. Ogni anno registra circa 5 milioni di presenze turistiche, con picchi estivi che superano le 500.000 persone tra turisti alloggiati nelle strutture ricettive e pendolari. Accanto al turismo, l’economia cittadina si è arricchita nel tempo grazie allo sviluppo di imprese nel settore dei servizi, della ristorazione, delle costruzioni, dell’artigianato e delle attività commerciali.
“Con Jesolo rafforziamo la nostra presenza in Veneto, una regione che rappresenta per noi un punto di riferimento strategico, ricco di opportunità e di vitalità economica. Questa apertura rientra in un progetto più ampio di espansione territoriale che, in un contesto di razionalizzazione del settore, assume un significato ancora più forte: apriamo nuove sedi e inseriamo nuove professionalità, contribuendo a creare valore, occupazione e prossimità. Una scelta in linea con i nostri valori e con il nostro impegno verso i territori” dichiara Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale di Banca Popolare di Sondrio.
Come detto numeri da capogiro nella relazione trimestrale ufficializzata nel maggio scorso. Il patrimonio netto consolidato, compreso l’utile di periodo, ammonta a € 4.323 milioni, in aumento di € 166 milioni sul valore di fine 2024 (+4,0%). I finanziamenti netti verso clientela ammontano a € 35.880 milioni, in incremento di un 2,4%. Le attività finanziarie, rappresentate da titoli di proprietà e derivati, ammontano a € 13.228 milioni, in incremento di € 460 milioni (+3,6%) rispetto a fine 2024. Il risultato netto della gestione finanziaria si è attestato a € 396,9 milioni, (+8,3%). Al tempo stesso i crediti deteriorati netti sono diminuti del 6,2%.
A tutto questo lavora un organico di 3.716 collaboratori, con un incremento di 11 risorse rispetto alla situazione di fine 2024.
Mario Alberto Pedranzini, Consigliere delegato e Direttore generale di Banca Popolare di Sondrio ha dichiarato che i risultati pongono le basi al nuovo Piano industriale 2025-2027: ''Dimostriamo che l’ambizione nell’accettare le sfide trova corrispondenza nel saper fare, sempre “a modo nostro”. Siamo convinti dell’apprezzamento della clientela e consapevoli che vi sono spazi da penetrare per soddisfare esigenze di nicchia. L’obiettivo è di ampliare le quote di mercato, diversificare le fonti di ricavo, rafforzare il nostro modello di business e renderlo ancor più profittevole e resiliente”.
La nuova filiale di Jesolo è solo l'ultimo passo di un lungo cammino di potenziamento degli sportelli e della presenza territoriale. Dopo Trieste, Pordenone e Udine in Friuli Venezia Giulia, e dopo le recenti aperture in Veneto (in cui è già presente con dieci filiali) il gruppo aveva inaugurato nel 2024 la filiale di Conegliano. Con l’ingresso in Friuli Venezia Giulia, la Banca ha ampliato ulteriormente la presenza nel territorio nazionale che si estende nell’area di Roma e in sette regioni: Lombardia, Piemonte, Val d'Aosta, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.
Aperture che - come ci disse suo tempo il cav. Mario Alberto Pedranzini - sono testimonianza di un interesse ad investire nelle aree di valore del Paese con il tipico approccio di banca del territorio, attenta alle esigenze di famiglie, professionisti e imprese, fedele ai dettati fondativi che risalgono al 1871.
Autore: Corona Perer
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