
Applausi per Anthony Pappano e la London Simphony Orchestra
Verona - Concerto inaugurale della XXXIV edizione de ''Il Settembre dell'Accademia''
(Corona Perer - Verona 7 settembre 2025) - Ovazioni a Verona al Teatro Filarmonico per l'eccezionale concerto inaugurale della XXXIV edizione de ''Il Settembre dell'Accademia'' con la London Simphony Orchestra magistralmente diretta da Sir Anthony Pappano e special guest il talentuoso Seong-Jin Cho, che a soli 31 anni è considerato uno degli artisti più importanti dell’attuale panorama musicale.
L'evento grazie alla Accademia Filarmonica scaligera - presieduta da Luigi Tuppini - per un mese porterà a Verona alcune delle più prestigiose orchestre internazionali.
Pubblico delle grandi occasioni e applausi scroscianti e bis per l'evento inaugurale del Festival: la celeberrima London Symphony Orchestra ha mostrato tutta la sua potenza, e la sua proverbiale precisione, in un programma dedicato a Šostakovič (in occasione del 50° anniversario della morte del compositore), Chopin e Beethoven. Un avvio davvero sfolgorante per il Settembre dell'Accademia .
Il Maestro Antony Pappano, britannico d’origine italiana (con doppia cittadinanza (nato in Inghilterra da emigrati campani), è ritenuto l'erede della grande tradizione orchestrale internazionale. Meravigliosa la sua interpretazione della Sinfonia n.5 in do minore Op. 67 di Beethoven, che ha chiuso la serata tra applausi e standing ovation dei palchi > ascolta un brano qui. La sua interpretazione di un titano quale fu Ludwig van Beethoven ha incantato fin dal motto iniziale, quelle quattro note memorabili che costellano tutta la composizione. “Il destino che bussa alla porta” pare abbia dichiarato Beethoven anni dopo al suo factotum Anton Schindler, ovvero la luce che giunge dal buio, la lotta dell’uomo contro il Fato. E titanica, precisa, magnetica è stata la direzione di Pappano che ha letteralmente incantato il pubblico.
foto www.giornalesentire.it
Il Maestro che si è formato negli Stati Uniti ed è stato nominato nel 2005 “Direttore dell’anno” dalla Royal Philharmonic Society, nel 2012 è stato nominato Cavaliere dalla Regina Elisabetta e Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Direttore Emerito dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia che ha diretto per 18 anni (dal (dal 2005 al 2023) portandola ai vertici mondiali, suggella, con i concerti di questa stagione Pappano, celebra il suo ventennale sodalizio con la London Symphony Orchestra. Pappano prima di concedere un bis ha anche detto due parole: ''Grazie per la calorosa accoglienza in questa Verona, città magica'' ha detto.
Impeccabile e piena di passione anche l’esibizione pianistica di Seong-Jin Cho, che si è contraddistinto a livello mondiale nel 2015, quando ha vinto il Concorso Internazionale Chopin di Varsavia, primo del suo Paese. Nel gennaio 2016 ha firmato un contratto di esclusiva con l’etichetta discografica Deutsche Grammophon. Trionfali i suoi concerti nei più importanti teatri internazionali. La London Symphony ha ccompagnato il giovane pianista in un'opera giovanile di Fryderyk Chopin, il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa minore Op. 21, composto nel 1830 a Varsavia e accolto come “primo segno di maturità compositiva” del grande artista non ancora ventenne, che anticipa qui la sua scrittura pianistica, cascate di note e un timbro armonico inconfondibile che si ritroveranno nei suoi futuri Notturni. Un breve brano della interpretazione di Seong-Jin Cho che è stato applaudito a ripetizione > qui
Il concerto inaugurale del ''Settembre dell'Accademia'' si era aperto con la Sinfonia n.9 in mi bemolle maggiore Op. 70 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič in occasione del 50° anniversario della morte del compositore russo, un gigante della musica del Novecento che, a differenza di quanto richiestogli dal regime stalinista per esaltare con solennità la vittoria sulla Germania nazista, permea la splendida partitura del 1945 di un’atmosfera giocosa e ironica, secondo taluni perfino “triviale” in particolare nella chiusura: “un crescendo quasi una vera e propria parata'' scrive Giovanni Meriani nelle note di sala.
La stagione prosegue ora con altre meraviglie (le anticipiamo in questa pagina). Complimenti davvero all'Accademia Filarmonica di Verona, che ha confezionato una edizione tutta da seguire confermando la qualità del suo impegno che continua incessante da oltre 480 anni.
Corona Perer
Giornale SENTIRE
foto Studio Brenzoni
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LA STAGIONE
Il cartellone di questa XXXIV edizione, in programma dal 7 settembre al 1 ottobre 2025a Verona, annovera ensemble di prestigio mondiale e alcuni tra i più acclamati solisti e direttori d’orchestra.
La più antica accademia musicale d’Europa istituita nel 1543, ha organizzato sette serate imperdibili nell’arco di un solo mese che vedono esibirsi orchestre tra le più prestigiose al mondo, come la London Symphony Orchestra, la Dresdner Philharmonie con i suoi 150 anni alle spalle, o la pluripremiata Deutsche Kammerphilharmonie Bremen e, sul podio, alcune delle eccellenze del panorama internazionale: da Sir John Eliot Gardiner - alle sue prime presenze in Italia con la Constellation Choir and Orchestra fondata lo scorso anno, dopo il “divorzio” dalla Monteverdi Choir and Orchestra - a Iván Fisher o ad alcuni dei più interessanti “giovani” direttori del momento, come Dima Slobodeniouk e Andrea Minasi.
Sul palco solisti acclamatissimi saranno, nei diversi appuntamenti, il violinista Guy Braunstein, e i pianisti Seong-Jin Cho, Alexander Lonquich, Boris Giltburge e Beatrice Rana, “star” assoluta del momento, la cui interpretazione è stata elogiata dal Times per la “seduttività orfica” e la “leggerezza trascendente”.
Il programma nel suo complesso attraversa i secoli, da Bach e Mozart fino a Šostakovič - a ricordare i 50 anni dalla morte dell’artista - un’attenzione particolare è prestata all’Ottocento, con Mendelssohn, Brahms, Chopin e soprattutto con un tripudio di Beethoven, l’autore che getta un ponte tra il classicismo e la musica romantica.
Del compositore di Bonn, Alexander Lonquich direttore e solista e l’Orchestra da Camera di Mantova proporranno a “Il Settembre dell’Accademia”, in due serate consecutive, l’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra; mentre l’iconica Sinfonia n. 5 in do minore sarà eseguita dalla London Symphony Orchestra, guidata nel concerto d’apertura del Festival (il 7/09) da Sir Anthony Pappano in veste di direttore principale del prestigioso ensemble per la stagione concertistica 2024-2025, e la Sinfonia n.7 in la maggiore risuonerà nell’interpretazione dalla straordinaria orchestra ungherese, la Budapest Festival Orchestra, fondata e diretta dal Maestro Iván Fischer.
Cartellone dunque d’eccezione per il Festival, che quest’anno cade nel cinquantesimo anniversario della riapertura del Teatro Filarmonico di Verona, ricostruito per volontà degli accademici dopo i bombardamenti che nel febbraio del 1945, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, dilaniarono una volta ancora (la prima fu l’incendio del 1749) l’edificio settecentesco, sala “all’italiana” realizzata su progetto da Francesco Galli Bibiena. L’adiacente preziosa Sala Maffeiana di inizi Seicento e il pronao del Curtoni anche in questo funesto frangente furono clamorosamente risparmiati, ma il recupero della sala concertistica più importante della città sull’Adige, ricostruita mantenendo il gusto e l’impostazione bibianesca, necessitò di un enorme impegno da parte dell’Accademia Filarmonica di Verona, impegno che continua incessante da oltre 480 anni.
Autore: Corona Perer
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