Attualità, Persone & Idee

Agitu, la pastora etiope

Non è morta di patriarcato: è morta perchè una donna dovrebbe dire sempre sì.

29 dicembre 2023 - Sono passati tre anni e il ricordo è ancora vivissimo. Agitu Ideo Gudeta non è morta di patriarcato: è morta perchè una donna dovrebbe dire sempre sì.

Venti anni di reclusione all'uomo che l'ha uccisa a martellate:  Adams Suleimani, ghanese, 32 anni, suo collaboratore aveva solo motivi economici? Agitu era donna il cui coraggio e la cui preparazione erano simbolo di integrazione e automprenditorialità. Simbolo del coraggio femminile.

Agitu era una storia di integrazione meravigliosa, una donna bella, fiera coraggiosa. In Trentino era arrivata per portare avanti la sua passione e la sua sfida: vivere in armonia con la natura e recuperare dall’estinzione la bellissima capra Mochena.

Con gioia e tanta determinazione aveva recuperato un terreno di 11 ettari in abbandono e lo ha valorizzato come pascolo incontaminato per il suo gregge di capre. Grazie alla passione ed alle conoscenze apprese dalla nonna materna Agitu allevava le capre e trasformava il formaggio con metodi tradizionali, il suo era un allevamento sostenibile e di qualità.

Tutti la conoscevano e tutta la stampa nazionale si è occupata di lei, che in Trentino era arrivata per studiare sociologia, che dal Trentino era ripartita per tornare e portare il suo sapere al "suo" popolo,  e che in Trentino era tornata per sfuggire a violenze e persecuzioni.

Agitu aveva incontrato degli ostacoli:  aveva ricevuto minacce a sfondo razziale, ed era stata aggredita. Splendido esempio di integrazione, di autoimprenditorialità femminile e di coraggio, è ricordata insieme ad altre donne uccise per mano d'uomo, nella piazza di Trento dove lei arrivava con il suo banchetto di formaggi.

Il fratello e la sorella, giunti in Italia, l'hanno riportata a casa. La salma è  tornata in Etiopia dove ci sono stati funerali di Stato.

Qui Agitu ha lasciato un ricordo indelebile: il suo sorriso e le sue caprette. E una lezione di grande coraggio e fierezza che andava salvaguardata.
La raccolta fondi promossa da Zebenay Jabe Daka, presidente dell’associazione Amici dell’Etiopia, ha superato i 106.753,89 euro. Ora nasce una Fondazione. Speriamo li usi bene.

www.giornalesentire.it


Autore: Corona Perer

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Gallery

Commenti (0)

Articoli correlati