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Lev Tolstoi, Amore e dovere

Bibliotheka pubblica un piccolo e prezioso libro

(Corona Perer) - ''L'uomo ama, non perchè sia suo interesse amar questo o quello, ma perchè l'amore è l'essenza dell'anima sua; perchè non può non amare''. Leone Tolstoj (1828 - 1910) fu non solo un gigante della letteratura russa e mondiale, ma anche un rivoluzionario, uno degli spiriti eletti dell'umanità, che in maturità volle farsi interprete del messaggio cristiano evangelico e viverlo con la sua stessa carne, andando anche contro la famiglia e i suoi stessi interessi.

Un piccolo e prezioso libro ''Amore e dovere'' pubblicato da Bibliotheka  racchiude la sua idea di amore e probabilmente anche quella spinta che lo portò a togliersi dal mondo per vivere in bontà il suo ultimo tempo.

Per Tolstoj si è liberi solamente quando ci si trova davanti a un compito immenso: amare l'altro dimenticando se stessi. ''Amore e dovere'' è una rappresentazione perfetta dell'essere umano e dell'amore vero che trionfa sulle sue meschinità. Il  mistero della vita lo aveva interrogato.

«La scienza umana non spiegava nulla alla mia perpetua domanda, la sola importante: perché vivo? La scienza rispondeva coll'insegnarmi cose inutili". (Tolstoj)

Fu la religione ad offrirgli l'orizzonte di senso. Perchè non di solo pane vive l'uomo, ma di verità e di luce e... d'amore.

Il traduttore Antonio Salucci in prefazione indica quale è la natura dell'amore tolstojano: è l'amore puro, ideale,  quello che va contro tutti i pregiudizi sociali, la falsa morale borghese e le sue leggi. ''Amore e dovere''  non va però  letto come un trattato di morale, il suo intento non è spiegarci come dobbiamo vivere l'eros. Piuttosto, è un'immersione nella drammatica realtà delle passioni umane. 

''Vi sono tre specie di amore: l'amore elegante, l'amore devoto; l'amore attivo'' scrive Tolstoj che li esamina per arrivare alla sua idea: l'amore universale. ''Gli uomini credono di vivere solo pei loro dolori. In verità essi non vivono che per l'amore. Chi possiede l'amore è un Dio; Dio vive in esso, perchè Dio è tutto amore''.

Ed è in base a questa convinzione di amore oblativo che nella sua piena maturità Tolstoj abbandona il mondo e si ritira nel suo eremo di Jasnaja-Poljana a lavorare la terra con le sue mani. Una esistenza semplice, evangelica, con la rinunzia alle ricchezze terrene, generosità, sobrietà e castità. E' in questa visione  religiosa della vita che si riverbera la sua analisi sull'amore, per lui sinonimo di bontà verso tutti gli esseri umani. 
 

Count Leo Tolstoy, 1910, b the State Literature Museum,
Moscow, Russia — Photo by igorgolovniov by Depositphotos.com


Divenuto celebre in patria grazie a una serie di racconti giovanili sulla realtà della guerra, Tolstoj aveva acquisito risonanza mondiale grazie al successo di ''Guerra e Pace'' e ''Anna Karenina'', a cui seguirono opere narrative sempre più rivolte all'introspezione dei personaggi e alla riflessione morale.

Scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo, Lev Tolstoj da ufficiale nel Caucaso e a Sebastopoli, aveva condotto un'esistenza “d’orgia e di gioco” e visto gli orrori della guerra. A trentaquattro anni si era sposato e, nell'ambiente calmo e pacifico della famiglia, aveva scritto i suoi capolavori. Poi la grande crisi spirituale: Tolstoj aveva abbandonato il mondo per vivere evangelicamente esercitando la bontà verso gli altri. 

In postfazione Roberto Maier (docente di Teologia e di Etiche della terra all’Università Cattolica del Sacro Cuore) avverte che il testo deve urtarci. ''E' fatto per questo, non per ragionare sull'amore, poiché  come scrive Tolstoj ogni ragionamento sull'amore lo distrugge''. 

Il piccolo prezioso libello vuole anche sfatare la leggenda che esistano due Tolstoj: un romanziere immortale e un imperdonabile moralista. Il primo sarebbe vissuto fino alla crisi spirituale, attorno ai cinquant'anni; il secondo sarebbe figlio della conversione che ne seguì epoca in cui concepisce le sue opere morali (come questa) che  han faticato a circolare.

E' qui che sorge la riflessione su ciò che è amore e come lo si deve vivere, una questione etica che domina questo scritto dimenticato e il pensiero dei suoi ultimi anni. Tolstoj è ricordato per la sua idea della "non violenza attiva", secondo la quale l’uomo deve impegnarsi fortemente contro le ingiustizie, senza usare la violenza. Un pensiero che ispirò importanti figure di pacifisti, tra cui il Mahatma Gandhi e Martin Luther King. 

 

Da segnalare che la stessa casa editrice Bibliotheka ha dato alle stampe di recente anche un diario della secondogenita dello scrittore russo, Tatiana Tolstoj (1864-1950).  Tuttavia non un semplice diario. Raccoglie quello che Tatiana Tolstoj, scrisse ogni giorno dal 1878 al 1919 per quasi quarant’anni da cui emerge la cronaca quotidiana dei suoi rapporti col padre.

In quelle pagine riproposte con il titolo ''Anni di mio padre'' uscito lo scorso 3 ottobre nella traduzione di Roberto Rebora (300 pagine, 19 euro), scopriamo un Tolstoj familiare, bonario. Quasi una carrellata di foto ricordo che, grazie a pagine apparentemente diverse tra loro, formano una sorta di taccuino di intimi appunti. Una vera e propria vita illustrata di Tolstoj che il lettore vede animarsi davanti a sé, pagina dopo pagina.

 

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Lev Tolstoj ''Amore e dovere''
Nota di lettura di Roberto Maier
Traduzione di Antonio Salucci
Pagine 72, 12 euro
Bibliotheka - Dal 21 novembre 2025

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TATIANA TOLSTOJ ''Anni con mio padre''
Dolcezza, problematicità, tragedia della vecchiaia di Tolstoj
Traduzione di ROBERTO REBORA
Pagine 300, 19 euro
Bibliotheka


Autore: Corona Perer

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