L'orchestra Haydn e ''la piccola Mozart''
Spettacolo-concerto per le famiglie dedicato a Nannerl Mozart
(Trento 12 gennaio 2025 - Corona Perer) - Uno spettacolo ben costruito e coinvolgente. Dopo il debutto di Bolzano, l’Orchestra Haydn ha accompagnato a Trento la storia della 'piccola' di casa Mozart con uno spettacolo-concerto per le famiglie dedicato a Nannerl Mozart.
Il testo ispirato alla storia di Wolfgang Amadeus Mozart e di sua sorella Maria Anna, bambina prodigio cui viene impedito di continuare a suonare, ha visto impegnati sul palcoscenico del Santa Chiara i due bravissimi attori Giulia Amato e Fabrizio Calfapietra nel ruolo dei piccoli fratellini Mozart. Al pubblico hanno regalato un capitolo di storia della musica sconosciuto ai più. Tutti infatti conoscono un solo bambino di nome Mozart. In realtà i bambini prodigio furono due: Wolfgang Amadeus, in famiglia detto Wolferl, ma anche sua sorella Maria Anna, per gli amici Nannerl, due bambini molto affiatati (lui era sempre alla ricerca della conferma dell'affetto della sorella maggiore).
La regia di Andrea Piazza, autore del testo, costruisce uno spettacolo divertente su una colonna sonora d'eccezione: le musiche di Mozart eseguite sul podio dall’Orchestra Haydn, diretta da Danila Grassi, giovane direttrice d’orchestra con già all’attivo prestigiose collaborazioni. Già assistente di Fabio Luisi per il Festival della Valle d'Itria, Grassi divenne dello stesso Festival la prima donna che dirigeva un titolo operistico nella storia della manifestazione.
Grazie ad un gioco di luci che proietta le ombre dei due protagonisti sulle quinte laterali del Santa Chiara, il dinamismo della narrazione si moltiplica. Basilari e flessibili le scenografie (con la casa che diventa carrozza e viceversa) Nannerl e Wolferl divertono il pubblico senza mai togliere autorevolezza alla musica che li accompagna. Obiettivo quindi raggiunto per il programma Family della Fondazione Haydn, pensato per avvicinare il pubblico dei più piccoli alla musica colta.
Fin dalle prime battute lo spettacolo coinvolge il pubblico e diventa, via via, un viaggio straordinario fatto di passione per la musica, ma anche di diritti negati e sogni nel cassetto. Intrecciando aneddoti realmente accaduti con dettagli curiosi tratti dalle biografie dei protagonisti, la storia dei due fratelli più celebri della storia della musica diventa una fiaba moderna e una movimentata avventura a spasso per l’Europa, raccontata però da una straordinaria colonna sonora: l’Ouverture tratta dall’opera Le nozze di Figaro, e la Sinfonia n. 41 in do maggiore K 551, universalmente nota con il titolo Jupiter, due tra i massimi capolavori di Mozart.
La parte recitativa si amalgama con armonia alla opere mozartiane e accompagna i due piccoli virtuosi di casa Mozart sul palcoscenico in divertenti siparietti con gli immancabili dispetti e litigi, tipici dell'età.
Nannerl e Wolferl nelle mani del padre, che organizzava le loro esibizioni spesso trasformate in virtuosistiche performance quasi circensi, (i fratellini dovevano suonare bendati, con un panno sopra la tastiera, o riproducendo a memoria brani appena ascoltati), furono capaci di stupire le corti di tutta Europa. Ma lo spettacolo in controluce mostra anche un'infanzia negata se non piegata alle logiche del mondo dello spettacolo.
Nel 1762, Nannerl aveva undici anni e studiava il clavicembalo; suo fratello Wolferl ne aveva sei e suonava da appena due anni. Il successo arriva con l’invito dell’Imperatrice Maria Teresa, che vuole i due fratellini a Vienna. Da lì parte un viaggio in tutta Europa che durerà tre anni e mezzo, in 88 città diverse. Per l'epoca qualcosa di assolutamente inedito che persino oggi sarebbe una sfida per le popostar.
Il successo è immenso ma quando il padre Leopold nel 1769 progetta il nuovo viaggio, in carrozza salirà solo il figlio maschio, Nannerl deve restare a casa: ha ormai18 anni, età da marito. Maria Anna Mozart scompare così dal mondo della musica, ma non dalla vita del fratello come testimonia l’epistolario.
Per Nannerl, talento naturale per la musica, ma sacrificata a favore del fratellino, il sogno si realizzerà a 50 anni, quando decide di aprire una scuola musicale.
La produzione di Ensemble Teatro, Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, Fondazione Arturo Toscanini, è stata inserita nel programma Family della Fondazione Haydn, il cartellone ideato per avvicinare con naturalezza i bambini e le famiglie alla musica classica.
E alla fine applausi convinti e pieni di entusiasmo anche da parte dei più piccoli fra il pubblico.
Autore: Corona Perer
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento