Attualità, Persone & Idee

Vendite quotidiani in continuo calo

In controtendenza il web che cresce

Le edicole chiudono, gli italiani hanno perso fiducia nei giornali. Le statistiche diramate della società che certifica diffusione e vendita delle copie dei giornali ADS (Accertamenti Diffusione Stampa) segnalano cadute vistose.

La stampa italiana è una nave con una falla vistosa che prende acqua. Ma anche la TV perde ascolti: i tg soprattutto, registrano il minimo di sempre. In controtendenza il web che cresce.

Male il Corriere della Sera che perde 20mila copie passando da 247mila e 227mila. Restando in casa Rcs, fa peggio la Gazzetta dello Sport che un anno fa volava alto a quota 173.115 e nelle ultime rilevazioni è passata a 145.924.

In discesa La Repubblica – anche se cala meno al confronto con le due rivali con cui divide il podio – passando a 146.789 rispetto ai 152.047 dello stesso mese nel 2023.

Il Sole 24 Ore fa meno 8mila (da 128.929 a 120.369) e La Stampa scende sotto quota 80mila (78.817 da 88.196), L’Avvenire invece cresce, sfiorando le 100mila copie (99.805 da 98.776), Il Fatto Quotidiano accelera a 52.131 (rispetto 49.664 di aprile 2023) e Il Corriere dello Sport va in gol con 42.038 rispetto ai 37.863 di 12 mesi prima.

E ancora. Scorrendo la classifica, tra i giornali in top-20, cala in modo contenuto Il Giornale (27.599 rispetto a 28.826), scende La Verità (da 32.930 di aprile 2023 a 27.196), cresce Tuttosport a 24.060 (erano 22.313), perde poco Il Mattino (a 23.996 da 24.222).

Gli italiani, insomma, hanno capito che il mainstream non informa. E che i giornali hanno un compito: dare solo la versione ufficiale. Con poche eccezioni: tra queste IL FATTO QUOTDIANO che registra un +5,5% nel mese di aprile 2024, a cui fa riferimento la rilevazione di Primaonline.it

 

 

 

 

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