
Mario Reviglione, L'amorosa inquietudine
fino al 5 novembre 2023 al Mart di Rovereto
Il Mart dedica una grande mostra a Mario Reviglione, pittore, incisore e disegnatore attivo nel primo Novecento. Di temperamento schivo Reviglione muove i primi passi nella Torino di inizio secolo; rapidamente prende le distanze dai linguaggi accademici, che considera superati, ed entra in contatto con gli ambienti modernisti che orbitano intorno alla figura di Leonardo Bistolfi. Vicino al Simbolismo, di cui raccoglie le atmosfere sospese e fantastiche, definisce un proprio linguaggio artistico originale, distante dalle mode e sostenuto da numerosi critici. Ottiene riconoscimenti e premi, partecipa a tre Biennali di Venezia (nel 1907, nel 1912 e nel 1926) e all’Esposizione Internazionale d’Arte della Secessione di Roma (1913).
Dopo il primo conflitto mondiale, lo sguardo controcorrente e il carattere riservato portano Reviglione a ritirarsi a vita privata e a condurre un’esistenza via via più appartata.
La mostra "Mario Reviglione. L’amorosa inquietudine" restituisce la doverosa centralità a uno degli artisti più interessanti e meno conosciuti del secolo scorso. Attraverso 60 opere, tra dipinti, disegni, incisioni e documenti, ricostruisce per la prima volta il percorso artistico di Reviglione nella sua completezza.
foto Carlo Baroni - by Mart
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DI GIOTTO O... SU GIOTTO?
"Giotto e il Novecento"
Va precisato: la mostra del Mart "Giotto e il Novecento" non è un mostra su Giotto. Le operazioni di marketing del Presidente Vittorio Sgarbi sono sempre interessanti e quindi si tratta di una mostra senza opere di Giotto ma che spiega attraverso 200 opere, come artisti moderni e contemporanei siano stati ispirati dall’arte di Giotto, il maestro che rivoluzionò la pittura medievale. Va quindi intesa come "Giotto nell'arte del Novecento" titolo che sarebbe stato probabilmente ...più appropriato.
Non aspettatevi quindi opere di Giotto, ma altri e ugualmente interessanti capolavori. Nel primo novecento furono Carlo Carrà, Mario Sironi e Arturo Martini, ma anche Gino Severini, Massimo Campigli, Achille Funi, Ubaldo Oppi, che rintracciarono in Giotto il testimone di un’eternità alla quale guardare.
L’eredità giottesca si trova anche in opere di alcuni protagonisti dell’arte italiana come Giorgio Morandi, Fausto Melotti, Mario Radice, Lucio Fontana, ma anche il lavoro di grandi artisti internazionali come Henri Matisse, Yves Klein, Mark Rothko, Josef Albers e Tacita Dean.
La mostra è stata realizzata in collaborazione con Musei Civici di Padova.
Mart di Rovereto
dal 6 dicembre 2022 al 19 marzo 2023
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