Albrecht Dürer,
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Arte, Cultura & Spettacoli

Dürer. Mater et Melancholia

Le nuove mostre del Mart per l'inverno 2023-2024

Presentate le nuove mostre del Mart per l'inverno 2023-2024. Il Museo ospita ''Dürer. Mater et Melancholia'',  la nuova pittura cinese, un grande trentino quale fu ''Bartolomeo Bezzi. Il sentimento del tempo'' e i focus dedicati a Luca Scacchi Gracco. Artista e avventuriero e alle nuove opere delle collezioni del Mart.

La mostra di maggior richiamo è ovviamente quella dedicata ad alcuni capolavori assoluti di Albrecht Dürer. Nella rappresentazione della maternità di Dürer sono facilmente ravvisabili i paradigmi di amore eterno e assoluto, i valori umani e spirituali della tradizione cristiana e una profonda conoscenza degli stilemi dell’arte italiana. Emblematica la  Madonna col Bambino dipinta nel 1495.

La celebre Madonna col Bambino fu eseguita nel corso di uno dei noti viaggi di formazione in Italia alla fine del XV secolo. Ma sono le incisioni il tratto distintivo di Dürer e tra queste  spicca Melencolia I, senza dubbio la più conosciuta tra le incisioni del maestro tedesco, da sempre oggetto di interpretazioni per via dei numerosi riferimenti simbolici, come la clessidra, la bilancia, il quadrato magico, il compasso e il noto poliedro con due punte troncate.

 

Provenienti dalle prestigiose collezioni della Fondazione Magnani Rocca, detta la “Villa dei Capolavori”, le opere del Maestro di Norimberga sono prese a simbolo supremo e nel contempo punto di partenza dell’esposizione per indagare due tematiche universali che hanno appassionato filosofi, artisti, teologi, scrittori, medici e pensatori fin dalla notte dei tempi: la maternità e la melanconia.

La mostra si sviluppa in cinque sezioni tematiche: Maternità, Malinconia, Malinconie della stanza e dalla partenza, Malinconie dell’artista, Opere al nero.

Dal segno di Dürer, “Mater et Melancholia” la mostra spazia su circa 70 opere eseguite da grandi artisti di periodi diversi, come Umberto Boccioni, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana,  Giorgio Morandi, Giovanni Segantini, Gino Severini, Mario Sironi, Adolfo Wildt.

Mostra visitabile fino al 3 marzo 2024.

 

Bartolomeo Bezzi, il sentimento del tempo

dal 7 dicembre al Mart

In occasione del centenario della morte, Mart, Castello del Buonconsiglio, Comune di Cles e Comune di Ossana si uniscono in un progetto culturale per celebrare Bartolomeo Bezzi, tra i più importanti pittori trentini dell’Ottocento.

Dopo una mostra a Castel Caldes organizzata dal Castello del Buonconsiglio e una seconda al Palazzo Assessorile del Comune di Cles, il progetto arriva al Mart con un ultimo appuntamento espositivo.

A cura di Margherita de Pilati, la mostra presenta 17 opere di grandi dimensioni con cui Bartolomeo Bezzi si fece conoscere ed amare dai collezionisti e dai critici d’arte del suo tempo, grazie al forte impianto compositivo di paesaggi e vedute.

** Leggi anche GIOTTO

 

DI GIOTTO O... SU GIOTTO?
"Giotto e il Novecento" 

Va precisato: la mostra del Mart "Giotto e il Novecento"  non è un mostra su Giotto. Le operazioni di marketing del Presidente Vittorio Sgarbi sono sempre interessanti e quindi si tratta di una mostra senza opere di Giotto ma che spiega attraverso 200 opere, come artisti moderni e contemporanei siano stati ispirati dall’arte di Giotto, il maestro che rivoluzionò la pittura medievale. Va quindi intesa come "Giotto nell'arte del Novecento" titolo che sarebbe stato probabilmente ...più appropriato.

Non aspettatevi quindi opere di Giotto, ma altri e ugualmente interessanti capolavori. Nel primo novecento furono Carlo Carrà, Mario Sironi e Arturo Martini, ma anche Gino Severini, Massimo Campigli, Achille Funi, Ubaldo Oppi, che rintracciarono in Giotto il testimone di un’eternità alla quale guardare. 

L’eredità giottesca si trova anche in opere di alcuni protagonisti dell’arte italiana come Giorgio Morandi, Fausto Melotti, Mario Radice, Lucio Fontana, ma anche il lavoro di grandi artisti internazionali come Henri Matisse, Yves Klein, Mark Rothko, Josef Albers e Tacita Dean.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Musei Civici di Padova.

 

Mart di Rovereto
dal 6 dicembre 2022  al 19 marzo 2023

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