Arte, Cultura & Spettacoli

Mart - Sport, le sfide del corpo

In occasione dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026

(Rovereto 1° Novembre 2025) - Sport, Le sfide del corpo è la mostra che il Mart  da sabato 01 novembre 2025 e a domenica 22 marzo 2026 ha deciso di dedicare ai Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026, il Mart presenta Sport.

La mostra a cura di Antonio Calbi, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi, e Daniela Ferrari, curatrice Mart. offre nel suo percorso tematico lungo più di due millenni e mezzo, oltre 300 opere d’arte antica, moderna e contemporanea celebrano la dimensione più straordinaria del corpo umano. Seppur con richiami all’arte antica, poiché fin dalla notte dei tempi l’essere umano e le sue gesta sono stati descritti dalle arte visive, la mostra approfondisce con particolare attenzione la produzione moderna e contemporanea, ponendo in dialogo prestigiosi prestiti, provenienti da collezioni pubbliche e private, e capolavori appartenenti alle Collezioni museali.

Nel percorso, suddiviso in 8 sezioni tematiche, trovano spazio anche numerosi documenti, oggetti, trofei, fotografie, illustrazioni, pubblicità, secondo quella prospettiva multidisciplinare che da sempre caratterizza il Mart.

Ancora una volta il Mart mette in dialogo periodi storico-artistici differenti, attraversando i secoli e superando i limiti del tempo. La struttura stessa del museo, disegnata dall’archistar Mario Botta, celebra la classicità: dal Pantheon ripreso nella forma e nelle proporzioni della cupola, all’impluvium romano a cui è ispirata la fontana al centro della piazza, fino alla pietra gialla di Vicenza che riveste la struttura.

Anticipano i curatori che a Rovereto sarà possibile ammirare: “Corpi lanciati nell’agone sportivo raccontati dalla pittura e dalla scultura, dalla letteratura alla poesia, dal cinema alla pubblicità, posti in dialogo virtuoso con corpi danzanti nell’intento di allargare l’ambito disciplinare alle diverse manifestazioni in cui il corpo umano amplifica sé stesso attraverso il movimento, la sfida oltre il proprio limite, la ricerca della grazia e dell’espressività”.

Se lo sport è fenomeno di massa per eccellenza, l’arte ha certamente contribuito all’iconografia del mito: dal “discobolo” alle icone contemporanee, la mostra evidenzia come il racconto del corpo nella performance sportiva abbia definito la nascita di eroi ed eroine, siano essi atleti o lottatori classici come quelli ritratti nelle fotografie di Mimmo Jodice o rappresentati nelle sculture di Giulio Paolini, oppure personaggi del presente, come la danzatrice Carla Fracci o le atlete del Team Olimpico Statunitense immortalate dall’obiettivo di Fabrizio Ferri. In questo senso, alcuni oggetti appartenuti o utilizzati dagli sportivi diventano cimeli leggendari che trovano spazio in mostra, è il caso per esempio, limitatamente al ciclismo, delle biciclette di Gino Bartali (vincitore del Giro d’Italia nel 1936, 1937, 1946 e del Tour de France nel 1938, 1948), Fausto Coppi (vincitore del Giro d’Italia nel 1940, 1947, 1949, 1952, 1953 e del Tour de France nel 1949, 1952), Gastone Nencini (vincitore del Giro d’Italia nel 1957 e del Tour de France nel 1960) e la bicicletta con cui Francesco Moser, il 23 gennaio 1984 a Città del Messico, batte il record dell’ora superando il muro dei 50 chilometri.

In una prospettiva contemporanea, la mostra suggerisce che il corpo non sia solo strumento per superare record o per eseguire performance straordinarie. La competizione implica tensioni, fisiche ed emotive, e contrapposizioni, tra perfezione e cedimento, record e limite. Prima del risultato, lo sport è fatica, dolore, disciplina. L’agonismo include tanto la vittoria, quanto il fallimento e la sconfitta, il sovrumano contiene l’umano.

Con Sport. Le sfide del corpo il Mart di Rovereto partecipa all’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso ideato per promuovere i valori Olimpici e Paralimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport. L’Olimpiade Culturale è un progetto della Fondazione Milano Cortina 2026.
La mostra si inserisce nel progetto culturale di sistema Combinazioni_caratteri sportivi ideato e promosso dell’Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento per mettere in rete, intorno a un tema comune, i musei del territorio. Obiettivo: valorizzare la propria identità in una prospettiva a più dimensioni che includa il confronto reciproco, lo scambio di saperi, le sfide.


La mostra Sport. Le sfide del corpo è sostenuta da Radio Monte Carlo, Media Partner.

 

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Mart - La permanente

Il patrimonio attraversa gli ultimi 200 anni di storia dell'arte

Composto da ventimila opere e decine di fondi d’Archivio e librari, il patrimonio del Mart attraversa gli ultimi 200 anni di storia dell’arte, con particolare attenzione alle vicende italiane.

La “permanente” , al secondo piano del museo, abbraccia un periodo più breve, dagli anni Ottanta del XIX secolo agli Ottanta del XX secolo. La mostra si sviluppa lungo un percorso cronologico ad anello che parte dalla celebre “Venere” di Francesco Hayez (1830) e si conclude con un’opera astratta realizzata da Wade Guyton nel 2007.

Oltre 400 opere organizzate in quattordici sezioni tematiche: dall’Ottocento alla Transavanguardia, attraverso il Futurismo, la Metafisica e Novecento italiano, l’Astrazione, i linguaggi verbo visuali, l’Arte Povera.

La proposta curatoriale si sofferma anche sull’arte murale e sulle grandi architetture della prima parte del secolo, così come sulle esperienze di rottura politica, i linguaggi pop e gli impegni sociali dei protagonisti del secondo Novecento. I numerosi materiali d’archivio provenienti dalle raccolte dell’Archivio del ’900, il centro di ricerca del Mart, approfondiscono il racconto di decenni dinamici, sperimentali, innovativi.

Completano il percorso gli omaggi agli artisti trentini e i controcanti alle tendenze principali che hanno contribuito a delineare l’eterogeneità del XX secolo.

Trovano infine collocazione le sezioni sui Pittori moderni della realtà e sull’Arte fantastica italiana. Si tratta di episodi storico-artistici che stanno beneficiando di una felice riscoperta e attenzione da parte della critica, a cui hanno contribuito anche recenti mostre organizzate dal Mart.

Tra gli artisti in mostra: Francesco Hayez, Giovanni Segantini, Medardo Rosso, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Tullio Crali, Fortunato Depero, Leonardo Dudreville, Enrico Prampolini, Alberto Magnelli, Filippo Tommaso Marinetti, Luigi Russolo, Carlo Carrà, Mario Sironi, Adalberto Libera, Marcello Dudovich, Massimo Campigli, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Giorgio Morandi, Arturo Martini, Cagnaccio di San Pietro, Fausto Pirandello, Fausto Melotti, Bruno Munari, Ettore Sottsass senior, Mario Radice, Luigi Veronesi, Carla Badiali, Osvaldo Licini, Alberto Burri, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Mattia Moreni, Piero Manzoni, Mirella Bentivoglio, Emilio Vedova, Ketty La Rocca, Pablo Echaurren, Lucia Marcucci, Lamberto Pignotti, Lanfranco, Alessandri, Fabrizio Clerici, Stanislao Lepri, Mario Schifano, Andy Warhol, Giovanni Anselmo, Gino De Dominicis, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino.

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DI GIOTTO O... SU GIOTTO?

"Giotto e il Novecento" 

Va precisato: la mostra del Mart "Giotto e il Novecento"  non è un mostra su Giotto. Le operazioni di marketing del Presidente Vittorio Sgarbi sono sempre interessanti e quindi si tratta di una mostra senza opere di Giotto ma che spiega attraverso 200 opere, come artisti moderni e contemporanei siano stati ispirati dall’arte di Giotto, il maestro che rivoluzionò la pittura medievale. Va quindi intesa come "Giotto nell'arte del Novecento" titolo che sarebbe stato probabilmente ...più appropriato.

Non aspettatevi quindi opere di Giotto, ma altri e ugualmente interessanti capolavori. Nel primo novecento furono Carlo Carrà, Mario Sironi e Arturo Martini, ma anche Gino Severini, Massimo Campigli, Achille Funi, Ubaldo Oppi, che rintracciarono in Giotto il testimone di un’eternità alla quale guardare. L’eredità giottesca si trova anche in opere di alcuni protagonisti dell’arte italiana come Giorgio Morandi, Fausto Melotti, Mario Radice, Lucio Fontana, ma anche il lavoro di grandi artisti internazionali come Henri Matisse, Yves Klein, Mark Rothko, Josef Albers e Tacita Dean.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Musei Civici di Padova dal 6 dicembre 2022  al 19 marzo 2023.

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