foto: Corona Perer
foto: Corona Perer
Attualità, Persone & Idee

Giornalismo, fra fake-news e responsabilità

Onestà intellettuale, merce rara

(Mosca 27 ottobre - Corona Perer) - ''La principale sfida per tutti coloro che aspirano alla cooperazione e difendono la verità rimane la resistenza''.

Lo ha dichiarato Maria Zacharova a "Izvestija" durante il Forum Internazionale della Cooperazione che si è svolto a Mosca il 26 e 27 ottobre.

Rispondendo a una domanda sulle principali missioni del ministero degli Esteri russo ha aggiunto che "...esistono moltissime forze, persone, visibili e invisibili che puntano, per quanto assurdo possa sembrare, sull'aggressione, sulla guerra, vedono nei conflitti un terreno fertile per sé".

E' dunque ormai una sfida mondiale accedere alla verità. La crescita esponenziale della disinformazione e delle verità interessate ha ucciso il vero giornalismo. Forse anche per questo da qauttro anni ormai - in Russia - esiste un premio che va a chi ha ancora onestà intellettuale. Si chiama Honest View Award e quest'anno è arrivato alla quarta edizione (tra i premiati anche il nostro giornale > leggi qui)

"Notiamo un aumento della quantità di disinformazione che ora colpisce non solo ambiti specializzati. Questa menzogna si è trasferita sui social network, nelle app di messaggistica, su Internet dove vive ormai ogni persona. Viene fatta in modo sofisticato, massiccio, e coinvolge tutti dai bambini agli anziani", ha detto Zacharova che ha ricordato come fenomeni simili si siano già verificati in passato, ma ''...mai con una portata così globale''.

Che la guerra vada a braccetto con la propaganda è già accaduto novant'anni fa. ''È successo con l'Europa occidentale, quando l'ideologia nazista e fascista infettava le menti" ha aggiunto il braccio destro del Ministro Lavrov.

Contrastare la disinformazione diventa quindi prioritario. Il dipartimento che Maria Zacharova dirige al Ministero degli Esteri pubblica materiali che smascherano miti e menzogne, collabora con varie organizzazioni specializzate ed è molto attenta a ciò che si pubblica nel mondo. Prova ne sia la prefazione che lei stessa ha accettato di scrivere al libro di Vincenzo Lorusso ''De Russophobia'', un vero e proprio caso letterario per mano di un editore coraggioso (4Punte Edizioni - Collana Le Rocce)  e di un altrettanto coraggioso giornalista (> qui la nostra intervista realizzata proprio a Mosca in ocasione del Forum della Cooperazione 2025)

Maria Zacharova ha inoltre sottolineato che la lotta contro la disinformazione sta diventando un nuovo ambito della diplomazia popolare, dove gli sforzi congiunti della comunità professionale e della società possono fornire una risposta reale alle sfide globali.

Chi ha pagato il prezzo più alto in termini di disinformazione? Certamente la Russia, fin dai primi giorni della operazione militare speciale.

Basti pensare cosa è successo in Italia durante due servizi mandati in onda sia dal Tg1 che dal Tg2  il 24 febbraio 2022: mentre l’inviato Rai parlava in diretta, andavano in onda immagini di missili. Dovevano essere ovviamente i missili russi piovuti sull’Ucraina. Ed invece le immagini erane tratte dal videogame “War Thunder”.

Qualcuno ha chiesto scusa? Non risulta ancora. Eppure i giornalisti della Rai sono quelli con la schiena dritta, quelli coraggiosi, quelli affidabili (dicono loro).

Giova ricordare quanto ebbe a dire Papa Francesco ricevendo in udienza l'Associazione stampa estera in Italia, ha messo in guardia:

"In un tempo in cui molti diffondono fake news, l'umiltà ti impedisce di smerciare il cibo avariato della disinformazione e ti invita ad offrire il pane buono della verità".

"Il giornalista umile è un giornalista libero. Libero dai condizionamenti. Libero dai pregiudizi, e per questo coraggioso. La libertà richiede coraggio".

Manca un dato: alla libertà si deve accompagnare l'Onestà.
E questo come abbiamo visto (anche durante le cronache della pandemia), non sempre accade.

(Corona Perer)

 

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