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Libertà di informazione: l'art.21 il nostro faro

Il diritto di cronaca e il dovere di informare bene

Nel settembre 2021 quando cominciano ad emergere le prime notizie (serissime e argomentate) sugli affetti avversi da inoculazione,  comincia a girare anche uno spot tv: "Fidatevi dei professionisti dell'informazione". E poi "Scegli la serietà, le notizie sono una cosa seria". La tv ufficiale accreditava se stessa.

Ed è vero che le fake news esistano. Spesso non persino ''d'autore'' come scriviamo in questa pagina. Che poi l'informazione seria esista, è un altro dato di fatto. Peccato che venga ostacolata. Da qui un appello alla libertà di informazione di Massimo Mazzucco  (< clicca qui), giornalista indubbiamente preparato, serio e credibile. Appello che condividiamo in toto.

E può capitare che in Italia la "brava informazione" - quella che prende a modello un quotidiano storico come LA STAMPA - vada a giorni alterni.  Per non fare confusione bisognerebbe comprare il giornale un giorno sì e un giorno no.

Il problema arriva se un quotidiano, così nobile e titolato, lo si guarda online: perchè lì occorre avere un minimo di memoria per accorgersi delle differenze e per non incappare nella confusione nostro malgrado.

Prima di farci una (seria) riflessione, visto che ci sono bravissimi colleghi ostacolati in ogni  modo per il solo reato di essersi posti delle domande, vi mostriamo quanto è accaduto a LA STAMPA nel giro di pochi giorni su un tema a caso: la ripresa economica, le assunzioni ecc ecc.
Leggere...per credere! Stesso giornale, stesso argomento, dati...opposti. Nel giro di soli 5 giorni.
 

 

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La censura c'è (ma anche le fake news d'autore)
L'appello alla libertà di informazione di Massimo Mazzucco

(13 aprile 2020 - Manuel D'Elia) - L’informazione mainstream si auto proclama l’unica attendibile: “fidati dei professionisti dell’informazione”,  comunicava a reti unificate uno spot. Ma la censura esiste. E a più livelli cerca di tappare la bocca a chi osa avere opinioni diverse da quelle dei nuovi sacerdoti de “La Scienzah”.

Massimo Mazzucco, giornalista, di Contro.Tv ha realizzato un video-appello collettivo contro la censura della Rete e a favore della libertà di espressione, affinché con la scusa del virus non vengano lese le nostre libertà fondamentali, sancite tra l’altro dalla Costituzione. Titolo: Ministero della Verità

“Le notizie sono una cosa seria”, dice lo spot che tutti hanno visto. Ecco l’allora ministra Lorenzin che da Vespa lancia l’allarme su 270 bambini morti a Londra per morbillo. Dato effettivo: un morto, ed è pure un adulto, per complicanze. La ministra rilancia l’anno dopo a Piazzapulita su La 7: secondo lei altri 200 morti. Dato effettivo: zero. Lettere di protesta, richieste di rettifica: nulla.

E che dire del giornalista Purgatori conduttore di Atlantide, che mostra il video dell’attacco con droni che ha causato la morte del generale Soleimani. Immagini forti, di impatto, raccontante con enfasi. Ma sono tratte da un videogioco.

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, come recita l’articolo 21 della nostra Costituzione? Spiegate allora perché un’associazione privata, il Patto per la Scienza del virologo Burioni, denuncia alla Procura il dott. Montanari e la dott.ssa Gismondo per aver espresso le loro opinioni.

Se il presente non è roseo, il futuro potrebbe essere anche peggiore. Vaccini obbligatori, ci stanno già pensando. App che tracciano i nostri movimenti? Al momento sono solo “consigliate”, ma da qui alla coercizione il passo può essere breve. Tutto questo per il nostro bene, ovviamente.

Sappiamo benissimo che nessun governo approfitterebbe mai di questo enorme potere. Sappiamo benissimo che i vaccini sono indubbiamente sicuri ed efficaci, come recita uno dei dieci comandamenti.

Il consiglio finale ovviamente è: guardate il video e fatevi un’opinione. Oppure continuate a dirvi che “andrà tutto bene”. L’ha detto la tv, deve essere vero per forza!

Dal canto mio: io sono Manuel, cittadino italiano, e approvo il messaggio di Massimo Mazzucco

 


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Il caso della fake-news sulle fosse comuni

 


Autore: Manuel D'Elia

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