Ora la farsa è chiara
Coronavirus: le misure non avevano nulla di scientifico. Fauci lo ammette
4 giugno 2024 - Ora la farsa è chiara. Le misure adottate per il contenimento della pandemia Covid-19, quali distanziamento sociale e mascherine, non erano supportate da alcun criterio scientifico. L’ammissione è arrivata nientemeno che dall’immunologo Anthony Fauci, il quale, lunedì 3 giugno 2024, ha testimoniato davanti alla sottocommissione sulla pandemia da coronavirus della Camera statunitense (a guida repubblicana), che indaga sulle origini del Covid e sulla risposta del governo in merito.
Era la prima apparizione pubblica di Fauci a Capitol Hill da quando ha lasciato l’amministrazione del governo Biden, nel 2022. Nel corso dell’audizione, Fauci è stato anche interrogato circa le origini del virus e sui propri rapporti con la ONG EcoHealth Alliance.
Misure quali distanziamento sociale e mascherine sono state dunque adottate senza che vi fossero evidenze scientifiche a sostegno della loro utilità, come ammesso da Fauci in aula.
E del resto uno studio dell National Institute of Health (NIH), risalente al maggio 2022, già rilevava l’impatto «molto negativo» dell’utilizzo di mascherine sull’alfabetizzazione e sull’apprendimento dei giovani e come il distanziamento sociale avesse causato «depressione, ansia generalizzata, stress acuto e pensieri intrusivi».
Sommessamente, lo avevamo scritto nell'ottobre 2020 (leggi sotto) e qualcuno ci diede dei complottisti ma bastava solo unire due puntini: causa ed effetto. Che non davano risultati efficaci
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Contenimenti e mascherine: la situazione non migliora.
La domanda è: servono?
(18 ottobre 2020 - Manuel D'Elia) -Non passa giorno senza che tv e giornali ci ragguaglino sul nuovo record di positivi che sono stati individuati. Uno si potrebbe chiedere se questo allarmismo è giustificato. E' vero, aumentano i positivi, ma questo in gran parte perché aumenta a dismisura il numero di tamponi fatti. E questi positivi sono sostanzialmente tutti asintomatici. Persone che non dovrebbero essere contagiose, e che non dovrebbero essere considerate come tali.
Già a marzo 2020 il Telegraph aveva segnalato che in Inghilterra era stata trovata una partita di tamponi contaminati dal covid-19. Falsi positivi dai test? Ovviamente.
Il Washington Post a giugno: ''CDC, test probabilmente contaminati''.
Si prosegue con un lancio della Reuters del 25 agosto 2020: migliaia di Svedesi sono stati dichiarati falsi positivi al covid-19 a causa di kit fallaci.
Tralasciamo per un momento il tasso di affidabilità. Il problema è che, statisticamente parlando, alcuni di questi "positivi", anche se poi si negativizzeranno, quest'inverno moriranno. É inevitabile. Che sia di cancro, di infarto, di ictus... financo di incidente stradale o sugli sci, non importa, verranno tutti catalogati come morti covid. E saranno tanti.
Giornali e tv ci andranno a nozze evitando di chiedersi se il covid ha avuto effettivamente un ruolo nei decessi. Il Governo potrà così imporre nuove misure restrittive. Viene da chiedersi se questo serva a tutelare davvero la nostra salute visto che la situazione non migliora.
Ricordate questa primavera, quando ci dicevano che non si poteva andare in montagna, nemmeno da soli, perché "certo, il virus lì non c'è, ma se ti sloghi una caviglia e devi andare al pronto soccorso? Hanno bisogno di tenere i posti liberi, sono già in difficoltà con il covid". Ecco qui un elenco degli incidenti degli ultimi mesi con i monopattini elettrici distribuiti a destra e a manca con il bonus governativo.
Secondo il medico pediatra Ernesto Burgio, esperto di epigenetica e biologia molecolare, il covid-19 è una malattia molto seria, ma sostiene che l’obbligo di chiudersi in casa sia la cosa peggiore da fare da un punto di vista medico-sanitario.
Secondo lui, tutti i casi di coronavirus accertati dovevano essere isolati e curati in strutture indipendenti, per evitare il dilagare del contagio tra operatori sanitari e pazienti ricoverati per altri motivi.
Ma egli ritiene che la cosa migliore sarebbe stare all’aria aperta per disintossicarsi e ossigenarsi (i luoghi chiusi sarebbero i più pericolosi). Un contagio a “piccole dosi” generalizzato, per sviluppare un’immunità di gruppo naturale.
La sua opinione può essere ascoltata > qui.
Autore: Manuel D'Elia
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