Arte, Cultura & Spettacoli

The art of Banksy: street visual protest

Villa Reale di Monza - fino al 5 novembre 2023

L'arte di Banksy è politica: street visual protest. L'artista e writer inglese Banksy, per molti anni ha celato la sua identità ed è stato un lavorone per gli storici dell'arte individuarlo (il mistero pare essere stato finalmente svelato > leggi qui).

E' considerato uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea e resta il re del paradosso: è l'artista anonimo che è entrato in un museo, è l'arte che più aborrisce il mercato (la street-art), è da sempre atto di protesta. E le istituzioni museali farebbero carte false per averlo in carne ed ossa dentro le mura. Ma lui resta lontano dalle sirene del denaro. Famoso in tutto il mondo lo è già. E le sue beffe pure. Ci vuole del fegato, e anche tanto, per levarsi in piedi da perfetti sconosciuti in una democrazia occidentale e invocare cose in cui nessuno altro crede – come la pace, la giustizia e la libertà.

Le mostre che circolano su di lui sono per lo più non autorizzate. Dal 30 giugno al 5 novembre 2023 la Villa Reale di Monza c'è la mostra ''Banksy. Painting Walls'', un grande evento espositivo dedicato al nome più celebre della street art internazionale contemporanea. La mostra, allestita negli spazi dell’Orangerie e curata da Sabina de Gregori, presenta in Italia per la prima volta tre muri (porzioni di muro) originali dell’artista britannico, tre straordinari pezzi provenienti da collezioni private, dipinti da Banksy nel 2009, nel 2010 e nel 2018, realizzati a Londra, nel Devon e nel Galles.

Protagonisti di questi tre lavori sono tre adolescenti, rappresentanti di una nuova generazione che sembra essere da sempre la più sensibile alle tematiche intorno alle quali si muovono gli interessi dell’artista inglese, come la situazione climatica, le disuguaglianze sociali, i migranti, le guerre e i diritti dei popoli.

L'immagine della mostra è Season’s Greetings, apparso a Port Talbot, in Galles, nel dicembre 2018.

Si tratta di un’ampia porzione di muro su cui Banksy ha dipinto un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo. Fiocchi che, però, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone della spazzatura in fiamme. Port Talbot è stata definita dall’OMS la città più inquinata del Regno Unito.

La mostra di Monza è prodotta da Metamorfosi Eventi, in partnership con SM.Art e WeAreBeside, in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.

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BANKSY IL MISTERO IRRISOLTO

(c.perer) - Banksy con il proprio anonimato ha sancito la propria indipendenza dal sistema. Le opere di questo grande artista (che come atto politico ha anche aperto un hotel all'ombra del muro di Betlemme), sono spesso connotate da uno sfondo satirico e trattano argomenti universali come la politica, la cultura e l'etica.

Non ho il minimo interesse a rivelare la mia identità. Ci sono già abbastanza stronzi pieni di sé che cercano di schiaffarvi il loro brutto muso davanti. (Banksy)

Love is in the air, Banksy

Di lui si poteva solo dire: "presumibilmente nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti della street art''.

E' stato inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. Ma nessuno, a parte i suoi amici e i suoi collaboratori più stretti, conosce la sua identità.

Si è formato nella scena underground della capitale del Sud Ovest dell’Inghilterra, dove ha collaborato con diversi artisti e musicisti e che la sua produzione artistica è iniziata a fine anni Novanta. Da questo momento in poi, ha iniziato a invadere numerose città, da Bristol a Londra, a New York, a Gerusalemme fino a Venezia con graffiti e varie performance e incursioni.

 

Lo stencil è la tecnica da lui più utilizzata. In mostra, grazie allo stencil: stampe su carta o tela, insieme a una selezione di opere uniche realizzate con tecniche diverse dall’olio o dall’acrilico su tela allo spray su tela, dallo stencil su metallo o su cemento ad alcune sculture di resina polimerica dipinta o di bronzo verniciato. La guerra, la ricchezza e la povertà, gli animali, la globalizzazione, il consumismo, la politica, il potere, l’ecologia, i temi che Banksy affronta sono i temi del mondo.

 

La scelta di rimanere nell’anonimato nasce da un insieme di esigenze: la necessità di sfuggire alla polizia, data la realizzazione di incursioni e di graffiti illegali; tutelarsi considerando lo sfondo satirico delle sue opere che trattano argomenti sensibili come la politica e l’etica; il desiderio di non inquinare la percezione della sua identità e delle sue opere, come afferma l’artista stesso.
Quella di Banksy è una comunicazione diretta, nel rifiuto del sistema e delle regole, l’artista si rivolge al suo pubblico senza filtri, le sue opere sono testi visivi capaci di informare e di far riflettere.

Ma come si fa a sapere che uno stencil è davvero opera di Banksy? Lo certifica Pest Control che dal 2009 è l’ente ufficiale in grado di autentificare le opere di Banksy. Certifica solo i pezzi prodotti per la vendita, quindi non le opere street art, non essendo state concepite per il mercato. Sul documento di autenticazione è spillata la metà di una banconota da 10 sterline che riporta l’effige di Lady Diana. La banconota ha un numero di identificazione scritto a mano che corrisponde al numero presente sull’altra metà, che rimane alla Pest Control; un falso che serve a dimostrare che si possiede l’originale.

Pest Control è di proprietà della Pictures on Walls (POW), prima società di Banksy fondata nel 2003. Le azioni di street art vengono autentificate tramite il sito banksy.co.uk e l’account instagram @banksy.

 

 


Autore: Corona Perer

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