Arte, Cultura & Spettacoli

Allen Jones, Forever Icon

Kate Moss in arte - G.A.M. dal 31 gennaio al 26 aprile 2024

(Corona Perer) - Kate Moss trasformata in scultura da un'armatura. L'opera figura tra i dipinti della prossima mostra di Allen Jones che torna in Italia alla Galleria d'Arte Maggiore G.A.M. dopo la grande antologica a lui dedicata dalla Royal Academy di Londra nel 2014 dove lo scatto fotografico della modella fu simbolo e immagine della rassegna londinese.

 

Allen Jones, Body Armour (Kate), 2013, fotografia, 108 x 108 cm | © Maggiore g.a.m. / Allen Jones


L'artista  arriva in Italia con una serie di opere iconiche che mostrano la carriera di uno dei più grandi rappresentati mondiali della Pop Art. Ovviamente Kate Moss primeggia per bellezza e potenza iconica.

Interessante la storia che c'è dietro. Allen Jones aveva fatto una lamina metallica del corpo in vetroresina nel 1974 per un film che poi non realizzò (la storia di una ragazza che voleva diventare una modella ma che si trasformava in uomo ogni volta che si posizionava sotto i riflettori, perciò il compagno artista le aveva creato una corazza).

''Il film non è mai stato realizzato ed il corpo in vetroresina è rimasto nel mio studio - racconta l'artista - poi nel 2013 sono stato invitato a fare della modella Kate Moss un'opera d'arte perché venisse inclusa in una mostra dedicata a lei da Christie's a Londra. Sembrava una missione impossibile fotografare una donna che era già stata immortalata da alcuni dei  migliori fotografi internazionali. Mi ricordai della scultura-corpo (body sculpture) e il risultato fu l'opera realizzata in una piccolissima edizione».

L'opera racconta un'epoca fatta di glamour e di icone, donne oggetto che esistono solo negli occhi e nella mente di chi le vorrebbe tali. Da qui il titolo: Forever Icon.

Allen Jones alla G.A.M. già nel 1999 espose alcune opere inedite, eseguite per l'occasione, e nel 2002 presentò un sunto della sua produzione dal 1966 fino a quel momento. La storia della sua arte attraversa progetti diversi: dai manichini alle sculture, dai dipinti alle piatte pitture degli anni Sessanta.

Pioniere della generazione di artisti pop inglesi e presente fin dal 1961 nelle più importanti esposizioni internazionali, ispiratore di registi come Stanley Kubrick, amato da personaggi come Elton John che ne collezionano la sua opera, Allen Jones è per l'arte quello che Mick Jagger è per la musica o Vivienne Westwood per la moda: un'icona che con la sua arte ha influenzato tutto, dal design alla moda, dalla cultura popolare ai film.

Costruttore di immagini veloci e in movimento di ascendenza futurista, in cui la dimensione fisica e carnale scandisce le forme e i colori, Allen Jones è l'artista narratore dei colori saturi, di un dissacrante ottimismo e dalla monumentale ironia.

Nei suoi quadri caratteristiche sono le figure femminili dipinte che prendono vita dalla tela e giungono a una propria autonomia, presentandosi nella loro tridimensionalità, ma è anche vero l'approccio inverso, il corpo femminile che si smaterializza nel colore della tela per assumere nuove forme, una donna libera da qualsiasi stereotipo fisico e capace di assumere qualsiasi forma nella mente e nell'immaginazione di chi la osserva, come nelle opere in mostra “Ovation” (2010), “Backdrop” (2016/17) e “Changing Room” (2016), che fanno eco al loro contraltare maschile nelle sculture “Man loosing his head and hat” (1988) e “Untitled (Man)” (1989).

Ma Allen Jones è anche l'artista della danza tra i sessi che fonde tra i colori l'uomo e la donna come in “Semi Quiver” (1997) e “Crescendo” (2003) , a voler sottintendere che i giochi di ruolo sono un continuo a passo a due, dove l'uno non esisterebbe senza l'altro in una sorta di esaltazione di massa per la performance del momento come in “Bravo!” (2017).

 

Allen Jones, Forever Icon
dal 31 gennaio – 26 aprile 2024
Galleria d'Arte Maggiore g.a.m.
BOLOGNA

Allen Jones, Changing Room, 2016, olio su pannello in alluminio primerizzato con ripiano, ganci e indumenti; smalto ad olio su figura composita, tela: 203.2 x 243.84 cm, Manichino: 201 x 38 x 65 cm  | © Maggiore g.a.m. / Allen Jones


Autore: Corona Perer

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