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Agosto Degasperiano 2022 - Custodi del fuoco

La Valsugana ricorda il costruttore della nostra Repubblica

luglio 2022 - Dal 21 luglio al 15 settembre torna l’appuntamento con l’Agosto degasperiano, la rassegna di eventi organizzata ogni estate dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi che attraversa i luoghi cari allo statista trentino facendone teatro di una riflessione di ampio respiro sulle sfide del vivere civile.

Lo scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz, giovedì 21 luglio presenterà a Borgo Valsugana, in collaborazione con il Festival Trentino 2060, l’unica data trentina del reading musicale tratto dal suo ultimo bestseller Canto per l’Europa. Accompagnato dalle voci di Lara Komar e Giorgio Monte e dalle musiche dal vivo di Aleksandar Karlic e Vangelis Merkouris, Rumiz riscriverà al femminile l’epica del nostro continente, interrogandosi sulle sue origini, sui suoi valori, sui suoi strappi e sulle sue lacerazioni, lanciando agli europei un grido d’allarme perché non smarriscano la propria storia e il sogno che li ha uniti, ma anche la capacità di accogliere e comprendere quell’anima migrante e straniera, che è il cuore dimenticato della nostra Europa.

In calendario nove incontri – tutti a ingresso gratuito – animati da uno stesso filo conduttore: il bisogno di tornare ai fondamenti valoriali per distinguere l’essenziale dal superfluo, il fuoco da ciò che è soltanto cenere. Per mettere al centro del discorso pubblico valori importanti, capaci di durare nel tempo. ''Agosto degasperiano'', la rassegna estiva promossa dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi,  ogni anno percorre i territori cari alla memoria dello statista, da Pieve Tesino fino a Trento lungo tutta la Valsugana, rilanciando una riflessione ampia e sincera sul senso del nostro vivere civile.

Il programma è stato costruito a partire dal celebre motto di Gustav Mahler: «Tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco». Uno stimolo che s’intreccia alla sensibilità degasperiana, sempre attenta a legare insieme il meglio della nostra storia con le aspettative e le speranze del proprio tempo e a distinguere con lucidità l’essenziale dal superfluo, ciò che è fuoco da ciò che è soltanto cenere.

L’Agosto degasperiano 2022 si interroga sul senso autentico di alcune parole importanti: accoglienza, convivenza, identità, dignità, coerenza, responsabilità, pace, avventura, educazione per rintracciare quel fuoco vivo che può scaldare il presente e illuminare il futuro, attraverso le intuizioni di quel grande statista che fu Alcide De Gasperi.

 

Il programma della settima edizione dell'Agosto degasperiano è stato presentato dal direttore della Fondazione Trentina De Gasperi Marco Odorizzi, accompagnato per l’occasione dall’amministratore delegato dell’Apt Valsugana-Lagorai Stefano Ravelli, in rappresentanza del territorio su cui si sviluppa la rassegna, e da Davide Battisti, direttore artistico del Festival Trentino 2060, con il quale l'Agosto degasperiano condivide il suo evento inaugurale.

Riassumendo il percorso intrapreso in questi anni dalla rassegna, Marco Odorizzi ha precisato l'obiettivo che anima l’intera iniziativa: “travolti da un mare di notizie, fondamentali per stare al passo con i tempi, rischiamo di confondere informazione e conoscenza. Ma la somma di informazioni non basta a delineare un pensiero. Ecco perché crediamo sia importante creare momenti in cui prenderci il tempo per andare più a fondo, aiutati da ospiti di grande autorevolezza e sensibilità e ispirati dalla testimonianza degasperiana”. Il direttore ha quindi illustrato il tema di quest'anno, spiegando che “dopo esserci chiesti nell'edizione dello scorso anno dove vogliamo andare, quali traguardi cerchiamo come individui e comune collettività, quest'anno ci chiederemo come vogliamo andarci, esplorando il senso autentico di alcuni valori che rappresentano, come suggerisce il titolo della rassegna, il fuoco che può riscaldare il presente e illuminare il futuro”.

Stefano Ravelli, in rappresentanza dell’Apt Valsugana Lagorai, ha sottolineato la crescita negli anni della rassegna e la sempre maggiore convergenza di obiettivi e intenti tra l’Apt e la Fondazione, entrambe impegnate, seppur a titolo diverso, a valorizzare le eccellenze della Valsugana contribuendo alla stessa definizione di un'identità territoriale importantissima anche per fare turismo. Ha ribadito il valore culturale del programma e l'importanza di una rassegna che ha intuito per prima l’opportunità di coinvolgere e unire più comuni della Valsugana. Ha osservato come queste contaminazioni rappresentino momenti di crescita, fondamentali per dialogare e affrontare uniti le sfide del futuro.

Davide Battisti, in rappresentanza del festival Trentino 2060, realtà di Borgo Valsugana con cui la Fondazione collabora da anni e che co-organizza il primo evento della rassegna, lo spettacolo di Paolo Rumiz. Battisti ha ricordato la positiva sinergia che lega le due realtà fin dalla nascita, nel 2019, di Trentino 2060 e che fa sì che le due iniziative, anziché competere, collaborino alla crescita di un’offerta culturale che guarda al territorio, confrontandosi su temi, obiettivi e strategie e condividendo iniziative. L’evento con Paolo Rumiz segna simbolicamente un passaggio di testimone tra queste due rassegne, che animano l’estate della Valsugana condividendo un forte stimolo all'impegno civile.


Il programma 2022

Lezioni e incontri pubblici sono tutti a ingresso libero.

Lo scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz, giovedì 21 luglio presenterà a Borgo Valsugana, in collaborazione con il Festival Trentino 2060, l’unica data trentina del reading musicale tratto dal suo ultimo bestseller Canto per l’Europa. Accompagnato dalle voci di Lara Komar e Giorgio Monte e dalle musiche dal vivo di Aleksandar Karlic e Vangelis Merkouris, Rumiz riscriverà al femminile l’epica del nostro continente, interrogandosi sulle sue origini, sui suoi valori, sui suoi strappi e sulle sue lacerazioni, lanciando agli europei un grido d’allarme perché non smarriscano la propria storia e il sogno che li ha uniti, ma anche la capacità di accogliere e comprendere quell’anima migrante e straniera, che è il cuore dimenticato della nostra Europa.

Il sabato successivo, 23 luglio, si affronterà invece un tema riemerso con prepotenza dopo gli anni della pandemia e i primi tristi mesi del conflitto in Ucraina: la convivenza. Per farlo, al Teatro comunale di Civezzano, arriverà uno dei più autorevoli studiosi italiani della mente umana: Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicanalista dell’Università La Sapienza. “Io, tu, noi: la difficile arte della convivenza”: la sua lezione sarà un viaggio nelle stanze di un'anima a tre piani per aiutarci a conciliare i nostri conflitti e ad amare la nostra complessità, fatta di rotture e riparazioni.

In continuità ideale con la tappa precedente si pone l’incontro in programma mercoledì 27 luglio negli spazi di Castel Pergine, che vedrà Marco Aime, uno dei più famosi antropologi italiani, riflettere sul tema dell’identità. Una parola spesso abusata e alle volte ambigua: l’identità è un pegno da pagare al passato o un progetto da offrire al futuro? Parte da qui l’analisi di un lucido e critico osservatore dei movimenti profondi del nostro tempo.

La domenica seguente, il 31 luglio, la rassegna si sposta a Vigolo Vattaro, dove al Teatro parrocchiale arriverà Ilaria Gaspari, brillante pensatrice, scrittrice e co-conduttrice di Zarathustra su Rai Radio3. La sua lezione ci accompagnerà a riconoscere il nostro bisogno di emozioni, restituendo dignità a quell’apparente vulnerabilità che è invece il cuore del nostro essere umani e la chiave per imparare a meravigliarci del mondo. Un tema intimo, ma al contempo sociale, perché è proprio sulla manipolazione delle emozioni che si sono costruiti tanti miti politici.

Il mese di agosto ci riporta nei luoghi natali dello statista per l’inaugurazione al Giardino d’Europa di Pieve Tesino dell’installazione artistica intitolata Il filo della scelta: storie europee di diversità, resilienza. Frutto della collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino e la rassegna toscana Memofest, l’installazione racconta il filo che lega la vita e le scelte degli uomini e delle donne che hanno contribuito a costruire l’Europa e il 5 agosto prenderà vita, grazie alle voci di Federica Chiusole e Alessandra Evangelisti, attrici ed autrici delle storie narrate dall’installazione, e alle note del sax di Jacopo Giacomoni. L’inaugurazione si farà così spettacolo: un’occasione per fare memoria, ma anche per interrogarsi sul proprio filo della scelta.

La settimana seguente, martedì 9 agosto, si torna nel fondovalle e precisamente al Parco delle Terme di Levico, per incontrare il celebre teologo e filosofo Vito Mancuso. Alla sua sensibilità e alla sua analisi oltre gli schemi è affidato un tema centrale del nostro tempo e, in fondo, di ogni epoca: la libertà. Un diritto fondamentale dell’individuo, ma anche il più grande dei beni collettivi, che chiede l’esercizio di una scrupolosa obbedienza interiore alla verità. Anche a costo di imparare il valore della rinuncia.

La Lectio degasperiana, come da tradizione, a Pieve Tesino il 18 agosto, sarà dedicata quest’anno a “Il ritorno della guerra in Europa. De Gasperi 70 anni dopo”. La storia incontra la più triste attualità grazie alla lezione di Sergio Fabbrini, un grande esperto di relazioni internazionali e di scienza politica, chiamato a cercare nel pensiero e nell’opera dello statista trentino risposte oneste alle urgenti domande che la situazione internazionale ci pone. La Lectio sarà inoltre l’occasione per ricordare la figura di Maria Romana De Gasperi, figlia primogenita dello statista, recentemente scomparsa: la sua memoria sarà affidata al Presidente della Fondazione, Giuseppe Tognon.

Sabato 20 agosto la rassegna raggiungerà la val di Sella, luogo del cuore dello statista, per incontrare ad Arte Sella Pietro Del Soldà, filosofo, scrittore, autore e conduttore dei programmi di Rai Radio3 Tutta la città ne parla e Zarathustra. La sua lezione sarà una “Apologia dell’avventura”, una dimensione interiore da ripulire dai miti eroici e di cui riappropriarsi per scoprire un modo positivo ed entusiasmante di entrare in relazione con la vita.

Infine, l’ultimo appuntamento in calendario, posticipato dopo l’inizio del nuovo anno scolastico, non poteva che essere dedicato al tema dell’educazione, a cui la Fondazione da anni riserva grandi energie. Nel nuovissimo auditorium del Conservatorio F.A. Bonporti di Trento, il 15 settembre arriverà Vanessa Roghi, storica della cultura e autrice televisiva, che ha dedicato pagine colme di passione pedagogica e civile a raccogliere la lezione di tre grandi maestri della storia italiana: don Lorenzo Milani, Gianni Rodari e Mario Lodi. Sulla scia della loro sensibilità civile e democratica, si parlerà di scuola e dell’importanza dell’incontro tra insegnante e allievo da cui spesso nasce la scintilla che accende il fuoco dei giovani. Il fuoco del futuro.

Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito. La prenotazione è consigliata.

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AGOSTO DEGASTERIANO 2021
Protagonisti della Lectio 2021Giuseppe Guzzetti e Giulio Tremonti.

18 agosto 2021- “Tra Stato e Mercato, le Comunità”: questo il titolo della 28^ edizione della Lectio degasperiana, l’appuntamento più rappresentativo promosso dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi a Pieve Tesino, nel paese che diede i natali al grande statista trentino. Protagonisti della Lectio 2021 sono stati Giuseppe Guzzetti e Giulio Tremonti.

Politico, banchiere e filantropo, Guzzetti si è iscritto alla Democrazia cristiana nel 1954 quando ancora Segretario nazionale era proprio Alcide De Gasperi e testimone quindi di oltre mezzo secolo di storia italiana;  Tremonti, già Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, è stato Ministro delle Finanze e quindi Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Guzzetti ha caldamente invitato a tornare affermando che «l’epoca degasperiana è passata ma non i suoi valori». De Gasperi fu lo statista italiano che non solo ha ricostruito la democrazia in Italia, ma che aveva compreso meglio di altri lo spirito nuovo che doveva coniugare la democrazia ai valori della persona e ai diritti. «De Gasperi aveva molto chiaro che le comunità e gli Stati sono soggetti speciali che devono trovare un equilibrio in valori sociali e spirituali più alti». 

«Abbiamo i vaccini contro i mali del corpo, ma ancora non abbiamo i vaccini contro i più sottili, ma non meno gravi, mali della politica» ha ammesso amaramente Giulio Tremonti, che ha spiegato che la pandemia segna una crisi epocale, biblica, nella storia contemporanea, molto più significativa di quanto ancora si pensi, perché ha mostrato i limiti di molte ideologie ormai superate, prima fra tutte quella del mercatismo, «che è l’ultima grande ideologia sopravvissuta dal Novecento».

 

 

Tremonti,  ha riconosciuto in De Gasperi il più grande statista italiano, ha spiegato quanto sia difficile oggi rispettare lo spirito della nostra Costituzione nel ruolo centrale che ha affidato allo Stato in un’epoca in cui la globalizzazione ha preteso di sostituirlo con un mercato che non è sempre all’altezza dei bisogni dei cittadini.

«Certo, la globalizzazione non poteva essere fermata, – ha affermato Tremonti – ma forse poteva essere sviluppata in tempi più lunghi e più saggi». L’ex ministro del Tesoro ha mostrato come un mercato mal guidato e mal regolato abbia preso purtroppo la rivincita sullo Stato e sull’iniziativa economico-sociale delle comunità. «Comunità sono le famiglie, è il volontariato. Il 5x1000 l’ho proposto prima nel 2004, con un articolo sul ‘Corriere della Sera’ e poi nel 2005 con un articolo nella Legge finanziaria. E poi le Fondazioni, e così via, tutti i soggetti intermedi che contengono e conservano la tradizione». Oggi, ha affermato Tremonti, terminata l’illusione di un ordine globale del mondo, sostituita da un disordine globale, «è venuto il tempo per una riflessione generale sulle Regole che l’Occidente deve darsi».

Guzzetti ha ricordato il carattere costruttivo del Terzo settore. «Il Terzo settore – ha detto Guzzetti – non è solo una forza economica. È una espressione forte di “fraternità”, una parola che ricorre continuamente nei discorsi degasperiani. Nelle Idee ricostruttive della DC del 1943, De Gasperi scrive che “una democrazia rappresentativa, espressione del suffragio universale, è fondata sulla fraternità”».

Pieve Tesino, 18 agosto 2021

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