8 marzo diverso - Donna Meloni
La sua politica fa vergognare le donne italiane. Di più le umilia
Otto marzo diverso. Celebrare le donne in politica? Anche no. Non che tutte sian come lei, che si è rimangiata ogni parola dei suoi comizi.
Ma oggi Donna Giorgia fa vergognare le donne italiane. Di più le umilia. Dopo aver fatto tagli alla manovra economica sugli assorbenti delle donne e sui pannolini dei lattanti, dopo aver tagliato anche i fondi ai disabili (per citare solo alcune delle azioni più odiose), con un trattato - dalla sera alla mattina - sembra aver nientemeno dichiarato guerra alla Russia. Se si va a leggere il contenuto dell'accordo bilaterale firmato con l'Ucraina c'è di che inorridire. Si tratterebbe di un trattato internazionale vincolante che definire umiliante ed agghiacciante è poco. E' già in vigore e durerà 10 anni.
A chi sta rispondendo Donna Giorgia? Agli italiani in gran parte contrari alla guerra oppure ai diktat USA? Il nostro paese è esposto a rischi incommensurabili con questo trattato, gli italiani (lo hanno detto recenti statistiche) non ritengono la Russia un nemico. Il primo ministro ha il dovere di spiegare: non lo ha ancora fatto.
Il trattato, scritto non in italiano non in ucraino, ma in inglese, prevede quanto segue:
1- 3:17 L'Italia si impegna a rifornire l'Ucraina di mezzi militari moderni, di terra di mare, di cielo e telematici
2. 3:31 Il nostro paese si impegna a dare aiuti economici in base alle esigenze contingenti.
3. 4:03 Si prevedono esercitazioni congiunte in territorio ucraino (esponendo i militari italiani al fuoco dei russi e il nostro paese al conflitro aperto con la Russia)
4- 5:57 L'Italia si impegna a scambiare informazioni di intelligence con Kiev
5- 6:38 L'Italia deve intervenire entro 24 ore in caso di nuovo attacco russo in ucraina
Volete saperne di più? Ascoltate Gilberto Trombetta - Il Vaso di Pandora
cperer
4 marzo 2024
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Fermate il genocidio
Stiamo assistendo (impotenti) ad un orrore
Il premier Netanyahu non intende fermarsi e dopo aver spinto i palestinesi a Sud di Gaza ha richiesto la mobilitazione dei soldati di riserva per prepararsi all'invasione di Rafah. Proprio lì, dove li ha ammassati: oltre un milione di palestinesi, fatti spostare nella zona sud di Gaza con la promessa di essere risparmiati dal conflitto, si ritrovano ora di fronte al più atroce massacro di tutti i tempi.
L'offensiva potrebbe provocare decine di migliaia di morti e feriti. L'agenzia ufficiale palestinese Wafa riferisce che le navi da guerra israeliane, di stanza nel Mediterraneo, "sparano intensamente" contro la costa del governatorato di Rafah.
Nelle ultime due settimane l’Egitto ha inviato circa 40 carri armati e mezzi corazzati nel nord-est del Sinai, per rafforzare la sicurezza lungo la sua frontiera con Gaza e prevenire un grande afflusso di rifugiati.
Serve altro per dire che è in atto un vero e proprio genocidio?
11 febbraio 2024
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La protesta dei trattori
Nel silenzio dei media parte anche l'Italia
gennaio 2024 - La protesta dei trattori dilaga e prosegue invadendo la Germania di trattori. In Francia gli agricoltori si sono muniti di carichi di letame scaricati di fronte a banche e fast-food, in Olanda gli agricoltori sono partiti con direzione Germania. La mobilitazione dei trattori tedeschi è largamente indirizzata a contrastare il Farm to Fork, il programma dell’Unione europea che prevede l’abbandono del 10% dei terreni agricoli, la conversione a biologico di un quarto della superficie coltivabile, l’abbattimento dei concimi e dei fitofarmaci oltre alla rotazione forzata dei cereali. Si tratta di misure che rischiano di mettere del tutto in pericolo l’agricoltura europea.
Si protesta contro le politiche UE che stanno ostacolando in ogni modo chi coltiva la terra, di cui tutti abbiamo bisogno.
E in Italia che già aveva conosciuto un analogo movimento? I ''professionisti'' dell'informazione nazionale a partire dai TG del servizio pubblico non ne hanno parlato.
E i contadini italiani? Sono stati zitti anche loro.
Poi l'annuncio: l'Italia partirà il 22 gennaio. Con calma...!
Ma la domanda che angoscia è cosa è stato a ridurre il popolo italiano inane prima ancora che inerme? E' una domanda che dobbiamo porci. Sarebbe grave porsela quando sul piatto arriverà il cibo sintetico per favorire la transizione ecologica.
foto: Facebook
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Siamo tutti nella deserta Betlemme
NATALE 2023 - Col cuore infranto e spezzato si chiede Pace
Siamo tutti nella deserta Betlemme. Col cuore infranto e spezzato che chiede pace.
La città non festeggia in segno di lutto: niente luci, niente parate. E' un Natale di Guerra. Sembra che Erode sia risorto: 20.000 morti, di cui 8000 bambini il bilancio di questi mesi di orrore.
Nelle chiese cristiane lì - come da noi - si prega. E si fatica a trovare la Speranza in mezzo a tanto odio. scatenato verso la popolazione palestinese.
Che manchino luci lì dove Cristo si è rivelato è naturale.
Mancarono solo quando ci fu la pandemia ma nella piazza antistante la Chiesa della Natività deserta come tutta la città è come se ci fosse un urlo che reclama un sacrosanto diritto: ad esistere!
E intorno, tra l'immensa ipocrisia del mondo, si fatica a trovare la Speranza.
Ma è proprio il Natale ad insegnarci la ri-nascita. Sperare è un dovere, sperare è lo strumento per andare avanti. Sperare è restare umani.
Corona Perer
25 dicembre 2023
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ARCHIVIO
GLI EDITORIALI DEL 2023
Censura e Libertà di informazione - L'anno si chiude male e si apre malissimo
caso Cecchettin - Patriarcato & Società liquida
Gaza: quando a parlare è la coscienza
Guerra e Pace: la Santa Ipocrisia
L'India sulla Luna
Mamma Meloni e la Retorica da Oblò
Doppio standard: le bombe a grappolo Usa
C'era una volta la Costituzione
Giorgia, la Signora della Guerra
Il Paese dove ''Nulla'' accade
Rovereto: metti un fiore sul cannone
La Corte Costituzionale che si contraddice
Ursula: Nessuna Chance per la Pace
Crosetto: italiani a costretti a digerire la guerra
La protezione che peggiora
Benvenuta realtà parallela
Il paese delle cose irragionevoli
Informare in Italia, un'impresa
Bomba o non Bomba: cresce la spesa militare
Notizia in due righe
Ursula, la baronessa degli scandali
Disinformazia di Stato: Lilli Dixit
Al voto...geneticamente modificati
foto Margherita Vitagliano
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