FOTO: Corona Perer
FOTO: Corona Perer
Attualità, Persone & Idee

Editoriale - Rovereto, un fiore sul cannone

A Rovereto in queste ore c'è stata una bellissima dimostrazione che la società civile esiste

In Olanda gli agricoltori sono in strada e assediano L'Aja.
In Francia i cittadini sono in strada contro la riforma delle pensioni.
In Germania a Berlino, ci sono oceaniche proteste contro la guerra.

E in Italia? In Italia, molti non digeriscono la folle spesa per la guerra, ma sono costretti a digerirla. Sono sul divano a vedere la tv, ad ascoltare magari i salottini imbecilli dove un uomo che si dice scienziato chiede scusa ai sorci per averli paragonati ai non vaccinati.

Ma chi ha spento da tempo la tv e ragiona con la propria testa, comincia a capire.

A Rovereto in queste ore c'è stata una bellissima dimostrazione che la società civile esiste. E quella che crede ancora alla Costituzione e a quell'art. 11 che dice L'ITALIA RIPUDIA LA GUERRA e anche all'altro che sancisce la libertà fra le persone e l'obbligo di rimuovere gli ostacoli che si frappongono a questo (ostacoli che nemmeno un Capo dello Stato ha rimosso). E quell'altro articolo che sancisce il diritto alla salute.

Dicevano che era la più bella Costituzione al Mondo. Poi han cominciato a dire che non era un totem e poteva essere modificata. E lo abbiamo visto. Eccome se è stata modificata nella prassi!

Nella piazza davanti al Municipio di Rovereto c'è da anni un cannone che ieri è stato riempito di fiori.
C'è ancora speranza. La vita del resto procede anche per piccoli resti.

Corona Perer
12 marzo 2023

 

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Contraddizioni del nostro tempo

La Corte Costituzionale si contraddice

Dopo aver sentenziato che era legittimo privare del lavoro chi rifiutava l'inoculo, la Corte Costituzionale con altra sentenza ha affermato la legittimità di tale rifiuto da parte dei militari.
Ergo esiste una categoria di cittadini diversa da tutti gli altri.
Errare umanum est. Perseverare ...è invece diabolico.

Ma attenzione: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. E un avvocato, si è accorta di una falla vistosa. Si tratta di Olga Milanese che ha verificato un errore sostanziale: nelle sentenze della Corte Costituzionale MANCA LA VERIFICA DEL RISPETTO DELLE NORME SULL'OBBLIGO ALLA COSTITUZIONE.

La Consulta non ha, quindi, adempiuto al compito che la Costituzione le attribuisce.
La Corte ha, infatti, valutato la conformità dell'operato del legislatore alla "scienza del momento" (peraltro errata) e non ai precetti costituzionali.
Sotto tale profilo le motivazioni sono INESISTENTI. E dunque la SENTENZA è di fatto...NULLA

12 marzo 2023

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Nesssuna chance per la Pace

Ursula Von Der Leyen afferma alla conferenza sulla sicurezza di Monaco di aver lavorato al pacchetto delle sanzioni verso la Russia due mesi prima che il conflitto scoppiasse quindi alla data di dicembre 2021 (e fa anche la data 24 dicembre, vigilia di Natale), perciò prima della ''aggressione alla Ucraina'' le sanzioni contro la Russia erano già pronte. Come dire: ''a prescindere''.
La responsabile commerciale di Pfizer Janine Small ha detto che il loro vaccino anti-Covid, il più diffuso nel mondo occidentale, “non è stato testato per prevenire l’infezione”, anche perché “nessuno ce lo ha chiesto” e comunque “non c’era tempo”.
La Corte Costituzionale italiana afferma che i vaccini hanno salvato dal contagio. E pertanto che per prevenire il contagio era certamente proporzionato e legittimo privar del lavoro chi avesse deciso di sottrarsi alla inoculazione.
Contraddizioni del nostro tempo che gridano vendetta a Dio e che ci fanno capire come i nostri destini siano in mano a un manipolo di decisori privi degli strumenti fondamentali di cui chi governa deve dotarsi: cautela, coerenza e saggezza.
Ma la contraddizione più assurda è quella del ministro Crosetto riassumibile nel concetto ''per avere la pace occorre andare più armi''. E difatti le azioni militari andranno avanti comunque "...c'è un male peggiore: che la Russia vinca" e a dirlo è il segretario della Nato.
Prova provata dell'irresponsabilità al potere.
Nesssun chance per la Pace dunque. Che parola odiosa deve essere ormai...

Corona Perer
19 febbraio 2023

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Italiani costretti a digerire la guerra
Il Governo manda armi nonostante il suo popolo

Gli italiani non vogliono, ma...il governo manda armi lo stesso e fomenta la guerra in barba all'ormai consunto articolo 11 della nostra Costituzione che vieta di partecipare ad una guerra invitando a contribuire con strumenti pacifici alle crisi internazionali.
Non solo: Crosetto svela che militari ucraini saranno addestrati in Italia: dunque siamo davvero paese palesemente in guerra.

Cosa resta allora agli italiani che non sono d'accordo e sono la stragrande maggioranza (se lo metta bene in testa chi governa: è la stragrande maggioranza)? Non resta che uno trumento ultimo: far sì che non usino i nostri soldi per la guerra, dunque lo sciopero fiscale.

Una proposta che non è stata avanzata su organi di informazione populisti, ma dal serissimo MANIFESTO e attraverso la voce altrettanto seria di Tonino Perna, economista, sociologo professore emerito di sociologia economica presso l'Università degli studi di Messina ed appunto editorialista del Manifesto, dopo ua breve esperienza da vicesindaco di Reggio Calabria (dal 29 ottobre 2020 al 19 novembre 2021). 

''Mandiamo al governo ucraino armi sempre più potenti e sofisticate, ne addestriamo le truppe, martelliamo i nostri concittadini con una propaganda bellica martellante. Guidiamo gli attacchi all’esercito russo dai nostri satelliti che spiano il fronte, e tutta l’area interessata al conflitto, 24 ore su 24. E stanno per chiederci di mandare le nostre truppe, secondo i generali in pensione Marco Bartolini, già a capo del Comando operativo interforze (Coi) e Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica'' scrive Perna uomini che conclude ''Siamo in guerra contro la Russia senza che sia stata ufficialmente dichiarata''.

Che fare di fronte a questa impotenza degli italiani? ''Possiamo ritornare a scendere in piazza, ma abbiamo visto che questa iniziativa non ha scosso di un millimetro l’appoggio alla guerra, all’invio di armi. Ma, se non facciamo niente siamo complici di questo massacro annunciato".

E allora visto che la corsa verso il baratro ha nel duo Meloni-Crosetto convinti sponsors, per uscire da un silenzio complice serve un gesto inedito e forte. "Personalmente credo che bisogna riprendere la battaglia contro le armi degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, attraverso l’obiezione fiscale. Semplicemente facendo sapere al governo in carica che si rimanda per quest’anno il pagamento di tasse e tributi finché saremo in guerra".

Ovvero: prendere le distanze con la formula del "not in my name", non in mio nome ma... nemmeno con i miei soldi !!

''Credo in uno sforzo collettivo per trovare tutti i modi possibili per opporci a questa assurda deriva dell’umanità. Perché di questo si tratta, non solo della nostra pelle. La guerra nucleare non è lo spauracchio usato dal governo russo come ci vogliono far credere, ma una possibilità concreta che nasce dalla convinzione che Putin sia proprio un dittatore spietato che pur di non essere cacciato dal potere è disposto a tutto. Così come Zelensky pur di vincere questa guerra è disposto a vedere rase al suolo le città dell’Ucraina e ridotto alla fame e alla miseria l’intero popolo ucraino".

Come dargli torto?
 

Corona Perer
27 gennaio 2023

> leggi l'articolo integrale su IL MANIFESTO

 

 

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La protezione contro l'infezione peggiora

Ci si ammala di più. E dunque?

I dati continuano ad arrivare, ad essere analizzati ed ostacolati. E' insomma una vera guerra di dati. Quelli dell’Istituto Superiore di Sanità/ISS del 4 gennaio 2023 continuano a mostrare, nei vaccinati con i vaccini a mRNA in uso, tassi di diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 maggiori rispetto ai non vaccinati.

Il dato emerge dal gruppo di studio composto dai professionisti dott. Alberto Donzelli, prof. Marco Cosentino, prof. Giovanni Frajese, dott.ssa Patrizia Gentilini, dott. Eugenio Serravalle, prof. Eduardo Missoni, dott. Sandro Sanvenero, al quale si è unito Panagis Polykretis, Ph.D. in biologia strutturale.

C'è una evidenza: l’effetto dei vaccini anti COVID contro l’infezione peggiora. I bambini di 5-11 anni si infettano il 45% in più; con booster i giovani-adulti di 12-39 anni il 44% in più, gli adulti di 40-59 anni il 67% più dei non vaccinati. Anche gli anziani fino ai 79 anni si infettano di più. Si registra quindi un ulteriore peggioramento dei dati rispetto al precedente Bollettino ISS.

Molti continuano a parlare di efficacia (ancorché parziale) dei vaccini nel prevenire l’infezione da SARS-CoV-2, con effetti utili alla comunità, ma i dati ISS raccontano altro, come appunto dimostrato dal più recente bollettino ISS. Solo nella fascia d’età di 80 e più anni i dati ISS mostrano nei vaccinati con booster meno infezioni dei non vaccinati, ma il monitoraggio nei mesi mostrerà se tale protezione si mantiene.

Si conferma che la protezione da ricoveri, accessi in terapia intensiva e decessi da COVID-19 resta migliore nei vaccinati (salvo che per i bambini di 5-11 anni, dove comunque i numeri sono molto piccoli). Si consideri, però, che il vantaggio si erode nel tempo (specie verso Omicron, l’unica variante con cui si debbano al momento fare i conti) negli adulti e in età pediatrica, benché più lentamente rispetto al vantaggio verso l’infezione. Ormai con la variante Omicron, che si è dimostrata meno letale di un’influenza stagionale, i rischi più gravi da COVID-19 sono grandemente ridotti, mentre i dati inglesi (dell’Ufficio Nazionale per le statistiche UK) relativi al 2022, mostrano un’allarmante tendenza all’aumento dei tassi di mortalità in tutte le fasce di età nei vaccinati rispetto ai non vaccinati, con grandi differenze rispetto al 2021, quando i tassi di mortalità totale dei vaccinati erano nettamente inferiori rispetto a quelli dei non vaccinati.

E così Panorama potrebbe riproporre paro-paro la copertina di un anno fa. Ve la mostriamo e vi fosse fuggita, qua sotto.

15 gennaio 2023

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Benvenuta realtà parallela

Un anno da dimenticare, ma non tutto è perduto: BUON ANNO!

Un anno da dimenticare: che ha visto gli italiani odiarsi tra loro, ammalarsi, morire. Un paese nella stretta degli obblighi. Un anno che ha visto venir meno diritti fondamentali e acquisiti, e che resterà nel ricordo delle menti libere come l'anno horribilis della libertà e il trionfo di propaganda e disinformazione.
L'anno era iniziato con un greenpass: senza non si poteva lavorare, fare sport o assistere un parente caro, entrare alla posta o andare in banca. Persino andare al ristorante.
A febbraio è invece scattato l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 anni e il supergreenpass. Insegnanti, forze di polizia e militari non muniti di siero sono restati a casa.

Difendere la libertà  di disporre del proprio corpo, a molti è costato caro. E a marzo, quando l'emergenza avrebbe dovuto finire, ce la siam vista prorogare al 31/12. Nel frattempo la campagna vaccinale proseguiva nonostante cominciassero a verificarsi importanti e numerose reazioni avverse: taciute e negate. Panorama  titolava “Mal di Vaccino” mentre in tv si assisteva al peggio del peggio e la censura oscurava chi osava pensarla diversamente.

Ora scopriamo che le mascherine, contengono sostanze cancerogene, ma a giugno il solerte legislatore continuava a obbligarne l'uso, mentre  in piena estate si rinfocolava il contagio ed il protocollo ''tachipirina e vigile attesa'' prendeva la prima sonora sconfitta. In pieno agosto Draghi e Speranza venivano diffidati da ben 4 studi legali : ritirte il vaccino, richiesta, rimasta ovviamente inevasa.
L'autunno ha visto il venir meno dell'obbligo di mascherina nella scuola e anche sui mezzi di trasporto, ma permane ancora nelle strutture sanitarie dove la carenza di medici e personale sanitario ha distrutto la qualità anche in quelle aree del nord dove si è sempre goduto di alti standard assistenziali.  Il Ministero della Salute ha comunicato in questi giorni in una nota che entro il 31 dicembre verrà dismessa la Piattaforma  unica nazionale per la gestione del Sistema di allerta Covid-19 e la relativa applicazione".

Ma siccome il paese continua a stare male, non c'è da essere ottimisti.
Aveva ragione Mr. Robert Kennedy venuto a Milano a dirci una verità: occorre lottare per la libertà . Difficilmente i diritti tolti saran restituiti. Il 2023 potrebbe riservare altre sorprese.
Stupirsene dopo tutto quel  che è accaduto, sarebbe davvero da ingenui.
Ma non tutto è perduto.

Di fronte ad una realtà organizzata per fiaccare fino a deprimere lo spirito di iniziativa, dove spesso la dignità umana è stata calpestata un gruppo di professionisti ha deciso di unire le forze e tutte quelle persone attività produttive che sono state escluse o sospese ma che intendono gradualmente costruire quelle strutture parallele ora assenti, ma necessarie per fronteggiare la decadenza morale e civile del modello sociale italiano.

All'interno di questa realtà sociale ed economica, la persona e la sua unicità sono al centro. Queste persone hanno difeso la loro autonomia di pensiero d'azione. ''Abbiamo lavorato in scienze e coscienza, abbiamo In molti casi pagato per non aver piegato il capo. Dopo due anni di sospensione dei diritti fondamentali vogliamo ora costruire su questo cumulo di macerie un porto sicuro per tutti noi'' afferma Dario Giacomini che ha fondato ''Fiducia'' in cui sono radunati medici, odontoiatri, psicologi, nutrizionisti, operatori e negozi ed imprese che con la loro scelta hanno fatto la differenza.

E anche questo ci dice... che non tutto è perduto. Perciò: Buon Anno!

Corona Perer
28 dicembre 2022

Canale telegram: t.me/mondo_fiducia
dg.fiducia@gmail.com

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Il paese della cose ragionevoli

La sentenza della Corte Costituzionale

Ci sono state veglie in tutta Italia. Qualcuno dei giudici della Corte Costituzionale se ne sarà accorto?  Evidentemente no. Circa 70 città italiane vi hanno aderito.

La Corte Costituzionale ha dunque emesso il suo verdetto. Gli obblighi a cui gli italiani sono stati sottoposti ''non erano irragionevoli''. Cioè erano ragionevoli.

Alla vigilia tutti si aspettavano solo che gli ermellini giudicassero con la Costituzione in mano. No, dovevano fare altro.

"Dalla sentenza si deciderà se in Italia esistono ancora diritti intangibili ed inviolabili" affermava alla vigilia Olga Milanese (Umanità e Ragione e In cammino per la Costituzione).

Ora sappiamo con certezza una cosa: non è la Carta Costituzionale la nosta bussola. Ma la valutazione sulla ragionevolezza di chi ci governa e riteneva - ad esempio - che il virus fosse più pericoloso se al bar si stava in piedi o seduti. Sorvoliamo invece pietosamente su tutto il resto. 

Dunque è anche un bene sapere in che Stato viviamo e ... in che stato versi il nostro Stato.

La questione non era solo e soltanto la legittimità dell'obbligo vaccinale, così come è stato imposto, ma capire cosa valgano i diritti per lo Stato che con una aurea Costituente li aveva fissati, quei diritti che una volta depotenziati hanno reso ragionevole la sottrazione del lavoro, della retribuzione, e con essi del diritto alla salute, di accesso ai luoghi pubblici. Tutto ragionevole, cioè non irragionevole.

''Se la Corte Costituzionale dichiarerà legittime queste misure, significherà che quegli articoli che sono alla base della nostra Costituzione non saranno più considerati intangibili, ovvero superiori allo Stato'' si diceva alla vigilia.

Ora sarebbe bello che gli ermellini giudicassero quanto ragionevole sia la Costituzione o quanto ragionevole fossero stati i Padri Costituenti. Usando il metro giusto: quello loro, quello dei Giudici ragionevoli.

3 dicembre 2022

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Informare in Italia, un'impresa
Quando è una Università a fermare le idee

Informare in Italia, un'impresa! Il politecnico di Torino ha cancellato un convegno ritirando inspiegabilmente un patrocinio che si sostanziava nel concedere la propria sede, già accordata in precedenza.
In questo modo ha di fatto annullato un convegno internazionale multidisciplinare che poteva offrire approfondimenti scientifici ad altissimo livello in campi quali la biologia, medicina, bioetica, comunicazione, diritto.

Motivo? Si parla di virus, vaccini e libertà individuali. Durante i lavori i sarebbe discuso di quanto accaduto negli ultimi due anni di emergenza, con relatori di grande caratura come John Ioannidis e Peter Doshi.

Quando la censura arriva al sapere e al mondo accademico (cosa peraltro non nuova visto i docenti universitari sospesi) una società è davvero giunta al capolinea. L'Università non può essere luogo di propaganda e di censura.

Ma a questa vergogna continua ad accompagnarsi l'informazione "interessata'' dei media. E poco conta che i giornali siano ormai in caduta libera: c'è pur sempre lo Stato a sovvenzionarli. Con buona pace per gli ex-rivoluzionari: quei famosi 5 stelle che come prima cosa avrebbero cancellato gli aiuti all'editoria.

Vicende di uno Stato vergognoso.

cperer
20 novembre 2022

p.s. il convegno si è svolto poi ugualmente, in altra sede: le idee non si fermano!

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Bomba o non bomba
Le spese militari in Europa: cifra da capogiro

L'Unione Europea ha speso 22 milardi di euro in aiuti militari per l'Ucraina nel 2022. Cifra da capogiro, cifra che fa venire il mal di mare a chi ricorda che l'Europa nacque all'indomani della seconda guerra mondiale per assicurare pace e prosperità.

La cifra è stata fatta dall'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell che ha specificato "22 miliardi, esclusa l'assistenza miltare diretta dei membri dell'Ue". Il che vuol dire che in aggiunta l'Ucraina ha incassato aiuti (e milardi) anche stanziati da Italia, Francia, Germania e compagnia bella. Non è questa l'Europa che il cittadino medio europeo desidera. Ne siamo certi.Questi 22 miliardi sono andati a fomentare morte. E sorvolando sulla nostra Costituzione  e l'art.11 (del resto sorvola per primo chi governa l'Italia e per primo il Presidente Mattarella) ricordiamo che l’articolo 51 dell’ONU legittima la difesa anche armata di un paese sovrano aggredito, ma subito dopo stabilisce che "spetta alla comunità internazionale avanzare tutte le iniziative per ripristinare la pace attraverso il dialogo e il negoziato.”
E' ormai evidente che non si tratta solo di una guerra della Russia contro l’Ucraina, ma tra la Russia e la NATO.

"Alimentarla è da irresponsabili e avvicina il rischio di una catastrofe nucleare. La distruzione delle infrastrutture civili, ed un sempre più alto tributo di sangue" afferma in una nota di UPP, Un Ponte Per, che chiede diplomazia, negoziato, cessate il fuoco immediato, avvio di una conferenza di pace per la sicurezza comune. “Fermiamo la guerra mondiale a pezzi, svuotiamo gli arsenali e riempiamo i granai”.

Appello che continua a restare inascoltato.
4 novembre 2022


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Notizie in due righe

''Dal 2 novembre i sanitari sospesi rientrano in servizio''.

La notizia si scrive in due righe: "dal 2 novembre i sanitari sospesi rientrano in servizio. Il decreto sarà firmato il 31 ottobre 2022".
Dopo due anni di ostracismi, di odio diffuso verso i resistenti e - dall'altro - di sanitari bravissimi (anche a ballare il charleston in corsia), di medici di base che si rifiUtavano di visitare i pazienti per non incorrere in sanzioni dell'Ordine... l'annuncio rasserena il cuore.

Molto resta da fare per la pacificazione del paese. Ma intanto bisogna dire che la prima decisione del Governo Meloni, getta un primo raggio di sole.
Ma due anni di odio profuso a piene mani non sarà facile da dimenticare e archiviare come la pagina più brutta della nostra vita "democratica". E infatti la notizia era stata appena  battuta che una delle menti astute che per mesi hanno occupato i talk show tv, si chiedeva "ammesso e non concesso che ci siano state emarginazioni, cosa farà il governo per chi intenda NON entrare in contatto con costoro?". Dove costoro sta per chi ha scelto di non farsi inoculare con un siero del quale la stessa azienda produttrice ha ammesso pubblicamente di non aver testato l'efficacia.
Un pietoso velo scenda sul nome dell'estensore del decerebrato pensiero. Non merita nemmeno di essere citato, benchè faccia parte del cosiddetto gotha del giornalismo italiano.

c.perer - 30 ottobre 2022


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Di scandalo in scandalo
Il peggio del peggio si è avuto in questi due anni di appalti e acquisti

Di scandalo in scandalo. E stavolta sarà Ursula Von Leyen a dare spiegazioni. Il peggio del peggio si è avuto in questi due anni di appalti e acquisti. Tra mascherine e banchi a rotelle se ne sono viste di tutti i colori in Italia, ma l'ultimo scandalo potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso. La Procura Europea - si badi: europea - ha aperto un'indagine sugli acquisti di vaccini contro il COVID -19. Perchè sono state acquistate 4,5 miliardi di dosi a fronte di una popolazione comunitaria di 450 milioni di cittadini. Qualcosa non torna. La Procura europea (EPPO)  è la sede competente a indagare, perseguire e portare in giudizio tutti i reati a danno del bilancio dell'UE. L'eurodeputato croato Mislav Kolakušić afferma senza mezzi termini che siamo di fronte al più grande caso di corruzione della storia dell'umanità.

Intanto in Italia poco rilievo si dà alla notizia delle notizie: ovvero che Repubblica,  testata del gruppo Gedi pubblica notizie sponsorizzate da Pfizer,  la multinazionale del farmaco produttrice dei sieri anti-Covid19 a mRna. La premiata ditta finanzia uno dei quotidiani più diffusi in Italia, che pubblica una pagina con informazioni promozionali sui vaccini.

E dunque qual è il confine tra propaganda e informazione? Tra professionisti dell'informazione e bufalari? Tra giornalisti con la schiena dritta e marchettari? Che sta facendo la banda di Open ora che dovrebbe dire quale era la vera bufala?

E quindi come stupirsi se su Repubblica non c’è traccia dell’audizione shock al Parlamento europeo, dove è la stessa Pfizer ad ammettere di non aver fatto test sui vaccini? Del resto Pfizer paga, e questo serve ad un gruppo editoriale in perdita. I lettori stanno abbandonando il glorioso giornale a cui approdava il melieu del giornalismo italiano.

E aggiungiamo un dettaglio: anche a noi in questi mesi è arrivata una allettante offerta. Rifiutata.

ottobre 2021

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Disinformazia di Stato
La triste storia di un paese, senza più verità

Approda in tv, in prima serata, la questione del gasdotto che brucia nel Mar Baltico, il famoso ormai Nord Stream ed il Mainstream (stavolta e paroline quasi si toccano) va giù di fino. Secondo la signora del giornalismo italiano (così lei si ritiene) non vi è dubbio: il sabotaggio è russo. Il gasdotto che parte dalla Russia e raggiunge la Germania, ma porta il gas anche in tutta Europa sarebbe saltato per decisione di Putin. Nessun dubbio. Neanche una esitazione. Eppure a Putin sarebbe bastato girare la valvola e chiudere...l'utenza. Cui prodest?
E poco importa che ci siano state evidenti esplosioni sottomarine, segnalata persino da Svezia e Danimarca
“Sabotaggio russo, ovviamente” sentenzia Sora Lilli con una variante più elegante di quel "Ha stato Putin" che è ormai diventata barzelletta nei social. Il  cattivone poteva chiudere un rubinetto, destabilizzare i prezzi sui mercati del gas...No: lo ha fatto saltare.
E questo mentre emerge che già nel 2018 il gasdotto dava fastidio agli americani e si fa strada l'altra ipotesi: di un sabotaggio Nato.
 “E' fondamentale ora indagare sugli incidenti" afferma la von der Leyen, che evidentemente ha gli strumenti anche per questo, mentre studia quali usare per l'Italia (rea di aver votato una volta tanto).
Intanto il Mar Baltico bolle e qualcuno aspetta che la tensione aumenti, mentre nessuno crede che la siura di Bruxelles abbia ancora un briciolo di credibilità da spendere ancora.
Mala tempora currunt.

cperer - 28 settembre 2022

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Al voto, geneticamente modificati

La triste storia di un paese, delle sue libertà. E la storia dell'uomo

Sì siamo geneticamente modificati. Nella nostra costituzione c'erano articoli che parlavano di diritto al lavoro, diritto alla salute, ripudio della guerra, libertà e uguaglianza, libertà di espressione, libertà di circolazione. Siamo un paese che è stato geneticamente modificato. La Costituzione è ancora quella, solo è stata più volte calpestata. Responsabili di questo decadimento negli ultimi due faticosissimi anni, i governi Conte e Draghi. E quel presidenzialismo che senza essere entrato nel Dna degli italiani si è di fatto installato, proprio come una di quelle app che non vorresti, ma si installano nel tuo telefonino o nel tuo pc, e ti rallentano tutto. E poi ne capisci anche il perchè.

E siamo un popolo geneticamente modificato. Lo siamo tutti e a ogni latitudine  Il presunto siero anti-COVID ha dimostrato di modificare il DNA umano. Lo dice un nuovo studio svedese.

Il dottor Peter McCullough, internista, cardiologo e medico di spicco, uno dei medici più ascoltati negli Stati Uniti, avverte che questa alterazione potrebbe danneggiare le cellule riproduttive e portare a cambiamenti genetici nelle generazioni future: “il vaccino Pfizer, infatti, trascrive e installa il DNA nel genoma umano” scrive.

E non è il solo a dirlo. Secondo Markus Aldén, ricercatore principale dello studio svedese presso l’Università di Lund, il frammento di RNA messaggero del vaccino Pfizer ha causato “cambiamenti” nell’espressione del lungo elemento nucleare 1 (LINE-1), un componente del genoma.

Secondo invece i Centers for Disease Control, “i vaccini COVID-19 non cambiano o interagiscono con il tuo DNA in alcun modo”. Ma studi sulla biodistribuzione di un ente di regolamentazione giapponese sugli effetti del vaccino Pfizer confermerebbe l’idea che il DNA nelle cellule riproduttive umane può essere modificato. È stato riscontrato che i testicoli e le ovaie hanno livelli notevolmente elevati di proteina spike, codificata dall’mRNA del vaccino.

Il fatto che migliaia di donne abbiano cicli irregolari dopo aver ricevuto iniezioni di vaccino COVID-19 indica che i vaccini hanno un effetto sul sistema riproduttivo.

Il dottor Joseph Mercola ha presentato prove che il vaccino COVID ha un impatto “devastante” sulla fertilità, comprese le statistiche che mostrano che la fertilità è diminuita in media di un incredibile 15,2% rispetto all’anno precedente nelle cinque nazioni con la più alta adozione del vaccino COVID.

In un discorso al senato, il deputato ungherese Dóró Dóra ha affermato che “il tasso di natalità è diminuito” di un forte e significativo “20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso” un drastico calo che è avvenuto solo nove mesi dopo l’inizio delle vaccinazioni di massa COVID in Ungheria.

Negli Stati Uniti, “i dati provvisori del North Dakota mostrano un calo del 10% dei nati vivi a febbraio 2022, una riduzione del 13% a marzo e una riduzione dell’11% ad aprile, rispetto ai mesi corrispondenti nel 2021″.

Ecco cosa ci è successo, signori. E ora tutti al voto, geneticamente modificati. Ma tranquilli: tutto questo è stato fatto solo per il nostro bene.

5 settembre 2022

Peter McCullough

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''Giù le mani dai bambini, i più vicini al Regno dei Cieli"
Il pericoloso ok alle devianze del segretario del PD  Enrico Letta

Ha ragione il prof. Frajese. "Fra le devianze c'è la pedofilia. Dica Enrico Letta se è d'accordo". Occorre erigere una barriera al tutto e contrario di tutto di una politica irresponsabile che ha perso completamente il senno e il valore della persona, e in nome di quelli che definisce "diritti".... annulla i "Principi".

Il Dottor Vanni Frajese ha duramente condannato la frase di Letta sulle devianze.

"...Le parole sono complesse e nascondono tante cose: quando uno dice ‘Evviva tutte le devianze’, in tutte le devianze è inclusa la pedofilia. Bisogna sapere che si sta facendo strada un nuovo termine per indicare la pedofilia, ossia ‘MAPS’, ‘Minor attracted persons’ (‘Persone attratte dai minori’). In Inghilterra stanno iniziando a dire che non bisogna chiamarli ‘pedofili’ perché questo li ferisce, come ferisce gli omosessuali esser definiti con altri epiteti. E ci sono dei volantini che stanno girando e che invitano i bambini a non trattar male lo sconosciuto che mette loro la mano sulla spalla perché altrimenti lo offenderebbero. Questo è letteralmente il regno del male. Ma c’è un punto che qualunque italiano deve avere in testa: i bambini non si toccano. Allora avrei piacere che Letta dicesse: ‘Tutte le devianze sì, ma la pedofilia no’. Ma vedrete che non succederà” ha concluso Frajese in un'intervita radiofonica a Radio Radio che sta spopolando sul web per aver intercettato la sensibilità di molti.

Anche noi diciamo no al buonismo che ha annacquato ogni valore.
E' il momento delle scelte di campo. Non è possibile stare con due piedi su una scarpa.
E' ora di porre un argine, la questione etica è diventata di una gravità inaudita.
Che il segretario di un partito, che si ritiene la maggiore forza del paese, non lo percepisca è grave.

Ascoltate il pensiero del prof. Frajese e ve ne convincerete anche voi.
(clicca nell'immagine qui sotto )

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Quando Gino Strada ricordava l'art.11 della Costituzione

''Far la guerra è da stupidi. Non è mai la soluzione è sempre il problema''

''Far la guerra è da stupidi. Non è mai la soluzione è sempre il problema'' diceva Gino Strada, morto esattamente un anno fa il 13 agosto 2021, a Rouen.
Lui lo disse in tempi non sospetti e non perdeva occasione per ripeterlo. ''L'articolo 11 della Costituzione non è un optional. Quell'articolo dice che la Repubblica è nata ripudiando la guerra e garantendo alcuni diritti: come quello alla salute. E quell'articolo è stato tradito" .
Lo ha detto più volte nei suoi rari (ma intensi) interventi.
Uomo coraggioso e grande medico, Strada non ha mai smesso di denunciare le contraddizioni del nostro paese e a richiamare il dettato Costituzionale.
Che Gino Strada risultasse "indigesto" al potere era chiaro. Lui non le mandava a dire.
Godeva di una popolarità immensa e quando lo candidarono a Presidente della Repubblica rispose: "....lo prendo come un apprezzamento per il lavoro di Emergency, che è sociale e politico con la P maiuscola. Noi abbiamo scelto di curare le persone e non di ucciderle”.
Ma di far politica a lui in realtà non gliene importava affatto: è stato tirato per la giacchetta tante volte. Il suo lavoro era fare il medico e lui lo ha fatto in tutto il mondo.
E oggi crediamo si rivolti nella tomba a vedere come il suo paese ha stracciato l'art.11 e calpestato i diritti fondamentali.

Teniamo alta la sua voce, teniamo viva la sua memoria
Corona Perer
13 agosto 2022



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Le bombe che nessuno deve dimenticare

Esportare democrazia senza averne più in magazzino.

Il mattino del 6 agosto del 1945, sembrava come tutti gli altri. Fino alle 8.15 quando venne  sganciata dagli americani la prima bomba atomica della storia su Hiroshima. Tre giorni dopo (9 agosto 1945), alle 11.02, il presidente Truman faceva sganciare una seconda bomba su Nagasaki. Si contarono più di 210.000 morti e 150.000 feriti a causa delle due esplosioni.

Facciamo nostro il pensiero di Paolo Sensini: "Un'infamia compiuta in nome della 'democrazia', quella che gli Stati Uniti esportano a suon di bombe in tutto il mondo dall'aprile 1917 in avanti."
Una merce che non hanno più da molto tempo. Esportare merce senza essere certi di averne in magazzino è da folli. Meglio: è operazione per chi è abile nella truffa.

6 agosto 2022

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Se questo è uno Stato

Pari opportunità e dissenso: boicottare in Italia è prassi

Pari opportunità e dissenso: boicottare in Italia è ormai prassi. I fatti: i movimenti di opposizione, nati da poco, per partecipare alla campagna elettorale e alle elezioni del 25 settembre (indette con una velocità mai vista nella storia italiana), devono raccogliere le firme per presentare i proprio candidati.
Ma ad oggi i moduli per la raccolta delle firme, che dovrebbero essere messi a disposizione dal Ministero dell'Interno, non esistono: il Ministro Lamorgese sta rallentando in modo da mettere ancora più in difficoltà i movimenti che potrebbero catalizzare il forte dissenso di questi mesi.
Se questo è uno Stato, ditelo voi.
E c'è ancora chi piange sul governo Draghi. E gli dice grazie. Grazie...de che?

25 luglio 2022

p.s. bisognerebbe leggere i commenti a questo post...!

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Il teatrino delle parti
Non se ne può più del calcolo sui possibili tornaconti

20 luglio 2022 - Quell'orribile gioco delle parti, che si chiama crisi di governo, ci esporrà ai solito teatrino. Dimissioni, rinvii, ritorni, bis, tris, quater. Dietro, anzi davanti a tutto questo, c'è un paese che non ne può più del calcolo sui possibili tornaconti per cui ora Conte pare persino profilare una fiducia condizionata. Ma bisogna che Draghi lo chieda.

Siamo al teatrino dei bimbi all'asilo, pronti a scaricare sul compagnetto le colpe. Con un Capo dello Stato, che anzichè guardare al paese (dalla sua vista del tutto ignorato), prende il mestolo per girare una minestra che potrebbe restare la stessa di sempre. Non se ne può davvero più. Servono elezioni comuque vada.

Ma chi votare se tutti, ma proprio tutti sono stati correi? Anche chi sbraitava di essere diverso, ma alla fine tirava il sasso nascondendo la mano?

Sono ore drammatiche perchè nel nulla, resta l'abbisso di un establishment che tenterà di garantire nuovamente se stesso. Vederli lì con la mascherina fa ancora più senso.

Non vederli mai più sarebbe un sogno.

luglio 2022

 

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Benvenuti al Cyber Park d'Italia

22 giugno 2022 - Dopo la serie di scandali il Cara potrebbe risorgere in nuova veste. Benvenuti al primo Cyber Park d’Italia.

Dopo la serie di scandali relativi ad illeciti nella fornitura di beni e servizi, il CARA - Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Mineo , in Sicilia è stato chiuso. Che farne del complesso sorto per far fronte alle ondate di immigrati?

Il governo ha pensato e ripensato e ha trovato la soluzione. Fore avrà chiesto anche consiglio oltreoceano. E così il Cara di Mineo dovrebbe trasforarsi nel primo Cyber Park d’Italia, una specie di hub di ricerca e sviluppo delle tecnologie della nuova frontiera militare e industriale, copia perfetta della città per le moderne guerre cibernetiche che le forze armate israeliane hanno realizzato in collaborazione con i centri accademici nel deserto del Negev. A darne notizia è un blog ultra informato su questioni militari, diretto da Antonio Mazzeo che scrive:

Il 28 luglio 2021 il Parlamento italiano ha convertito in legge il decreto del Presidente del Consiglio (Mario Draghi) recante le disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, tra cui l’istituzione dell’Agenzia per la Cybersecurity Nazionale. A fine maggio 2022 il direttore dell’Agenzia Roberto Baldoni (già vicedirettore del DIS-Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza) e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per la sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli (già direttore del Sisde e dell’Aise ed ex capo della polizia) hanno presentato la Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026 e il relativo Piano di implementazione. Un programma di alta rilevanza politico-strategica ma soprattutto dispendiosissimo: al sistema cybersecurity saranno destinati l’1,2% degli investimenti lordi su base annua, più i fondi che l’Autority riuscirà ad intercettare dalle linee finanziarie che l’Unione europea ha messo a disposizione per il potenziamento del comparto cibernetico e della digitalizzazione (Orizzonte Europa con 95,5 miliardi di euro ed Europa digitale con 7,59 miliardi). “A questi bacini – annota Formiche.net - si aggiunge lo stanziamento di 623 milioni di euro per l’innovazione e la sicurezza cibernetica all’interno del PNRR, divisi tra servizi cyber nazionali (174 milioni), potenziamento della resilienza cyber della Pubblica Amministrazione (301.7) e fondi ai laboratori di scrutinio e certificazione tecnologica (147.3)”


Ecco questo è il nostro governo. Una immensa e imperturbaile industria della difesa che manda armi anche in Tanzania, che tratta con i golpisti del Mali, che fa la pace andando alla guerra, che sottrae il Parlamento al dibattito se sia giusto o non giusto farlo, che straccia la Costituzione, nel silenzio di chi potrebbe farla rispettare.

E se è vero come è vero che le prossime guerre saranno cibernetiche, questo sarà uno dei primi obiettivi a saltare. Povera Sicilia, Povera Italia.

Non c'è altro da dire se non sperare che un giorno ci arrivi l'opportunità di rifondare lo Stato. Servirà un gran lavoro. Il lavoro di tutti.

22 giugno 2022

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Al voto per una Giustizia Giusta. Utopia?
Andiamo a votare. Ora più che mai dobbiamo tutti concorrere alla vita dello Stato


Un Giustizia Giusta, è quanto vorremmo tutti. Il dibattito in Italia sul tema è sempre stato vivo e allo stesso tempo... irrisolto. Ora arriva un referendum articolato in 5 quesiti di cui poco si sa e si parla, ma che ci chiama alle urne tra pochi giorni il 12 giugno prossimo.
Il  filosofo Rosmini che sulla Giustizia ebbe molto a scrivere tanto che i primi 11 articoli della Costituzione Italiana sono intrisi del pensiero rosminiano formulato nei suoi tomi di Filosofia del diritto. Per Rosmini Il fondamento su cui si basa la giustizia è costituito dal senso di verità. Giustizia e verità si richiamano reciprocamente.
La verità fonda la giustizia. La giustizia è la risposta alla verità (su cui poggia tutta la vita spirituale di una persona)
Rosmini afferma che vi è una legge innata nella nostra coscienza che richiama alla verità e alla giustizia.

Facendo un passo molto indietro e andando a Platone, egli pone l’idea di Giustizia (di cui parla  nella Repubblica) alla base della città ideale, con i filosofi al potere e senza leggi.
E se la città è in mano ai migliori, a coloro che conoscono il bene, che bisogno c’è di leggi?  Che semmai andrebbero a irrigidire con la loro astrattezza il governo dei filosofi, ai quali dovrebbe darsi totale libertà discrezionale. Secondo Platone infatti si arriva alla giustizia con la conoscenza. Quindi bisogna uscire dalla caverna, dove arrivano solo ombre della realtà, per capire.
Ma anche per Platone la giustizia è virtù propria dell'anima, e la giustizia è l'anima dello Stato, è il Bene.

Oggi in particolare nel nostro paese, in particolare in questi tempi, dove molte leggi sono state liberticide, dove la Costituzione (ovvero quel quadro che uno Stato si dà per difendersi da chi lo governa) è stata violata e  il tema della giustizia (guardiamoci indietro e prendiamo in esame almeno gli ultimi 40 anni, è stata costantemente “emergenza”.Lo stragismo degli anni '80, le verità nascoste, i dossier secretati, sono qualcosa che hanno portato l'italiano medio a chiedere giustizia e a dubitare che esista uno stato giusto e una giustizia giusta.
 Il clima di sfiducia è aumentato in questi ultimi due anni in cui i magistrati sono rimasti in silenzio davanti a norme e leggi che piano piano han dimostrato tutta la loro in-costituzionalità.

Basterebbe l'art. 3 della Costituzione italiana a far giustizia no? “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”

In un periodo di crisi economica, sociale e morale, chi è al potere sembra servirsi della giustizia per curare esclusivamente i propri interessi e mantenere la posizione di privilegio ottenuta. Ora andiamo a votare per un referendum articolato in 5 quesiti. Cosa chiedono. Pochi lo sanno. Eppure questa è una materia delicatissima che chiede attenzione, rispetto e – come diceva Platone – conoscenza.

Informiamoci quindi e andiamo a votare. L'unico strumento che ci è rimasto è il voto. Ora più che mai dobbiamo tutti concorrere alla vita dello stato.

6 giugno 2022

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Sardegna blindata: giochi di guerra

L'orrore della guerra è pari a quello per i guerrafondai

L'han chiamata ''Mare Aperto''. Perchè uno degli strumenti del Leviatano per 'governare' (le virgolette qui sono d'obbligo) è quello che ci ha ben spiegato George Orwell in ''1984'': cambiare senso alle parole, ribaltarle, dare loro nuova area semantica e in tutto questo disorientare i sudditi.

“Mare Aperto 2022”, è la maxi-esercitazione promossa dalla Marina Militare italiana a cui partecipano oltre 4.000 militari di Italia e altri sei paesi NATO e una settantina tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri. Terminerà il prossimo 27 maggio.
E tanto per dimostrare che il Mare è...aperto, è stata blindata la Sardegna. Inaccessibile perchè, mentre in un altro punto della cartina dei generali si muore di guerra, qui si gioca alla guerra.

Ci sono altre parole per dire che quanto il nostro Governo e il Ministro della Difesa fanno... puzza di insopportabile e costosa inutilità? No non ci sono. E tutto questo mentre sono stati varati altri costosissimi acquisti di armi da inviare all'Ucraina. Ma tranquilli: l'Italia (dice chi ci governa) non è in guerra.

Sta solo eseguendo gli ordini.

(15 maggio 2022)

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Volete burro, cannoni, o il condizionatore?

"Volete pace o il condizionatore?" è l'equivalente di "Volete burro o cannoni?".
Trovo scandalosa quella bilancia dove qualcuno (mai eletto e dunque senza mandato) su un piatto mette il nostro benessere e sull'altro la Pace, equiparandoli. Una Pace che costruisce ...inviando armi. Quand'anche fosse un iperbole o una metafora, il discutibilissimo discorso di "chi" conduce oggi il governo italiano, è un menare per l'aia gli italiani... sapendo bene che ormai di gregge smidollato trattasi. Credo che la Pace non sia tema riducibile a uscite miserrime come questa, credo che tutti gli eserciti (specie quelli che si armano di svastiche) vadano rifiutati a priori senza ''se'' e senza ''ma'', che tutti i morti innocenti stiano sul ciglio a invocarci per la Pace, non per nuove armi e nuove vendette. Credo che si stia andando al massacro con frasi che non sono affatto "alta politica" ma discorsi di "bassa lega" e valgano come provocazioni/incitamenti. Da qui il (nemmeno tanto remoto) richiamo al burro e ai cannoni. E' bene che il Capo del "Governo" sappia che gran parte del paese reale non vorrebbe armi per costruire la pace e vorrebbe il rispetto della Costituzione, calpestata più volte. Ciò che ha detto vale come un invito alla guerra, che azioni scellerate come quelle del nostro governo (espellere ad esempio i funzionari dell'Ambasciata Russa come persone non gradite), continuano a favorire ed auspicare.
Poi se qualcuno si accontenta della guerra per non perdere il condizionatore... si accomodi sul divano a godere della propria piccola beatitudine climatica, col maglione stirato e i pantaloni con la piega, e Santa Madre TV dalla quale bersi cronache tutte da verificare. Ne conosco qualcuno.

Corona Perer

7.4.2022

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La lezione di Bulgakov
L'orrore della guerra e il perchè degli uomini

Di fronte alla guerra, il cuore che si sgomenta chiede perché: perché non scegliere la via più facile della pace? Perché mettere nelle mani di un uomo un fucile anzichè tendergli una mano? Perché scegliere la via della morte, della distruzione e della violenza anzichè comprendere che l'unica casa che abbiamo è la terra e che in questa terra dobbiamo almeno viverci, nella piccola parentesi che ci è concessa, nel miglior modo possibile?

A questi ''perché'' hanno tentato di dare una risposta poeti e pensatori e pur potendo - noi - attingere ad un mare di buoni pensieri, alcuni (pochi, ma in grado di decidere per i tanti) hanno scelto di non dare alla pace una opportunità.

In queste settimane abbiamo visto il peggio del peggio: la folle e sciocca cancellazione della cultura russa, la censura dei liberi pensatori rei di pensare liberamente, e ciò che è guerra chiamarsi pace. Come è possibile fare come fare a meno di certi pensieri, così importanti come quelli espressi da Mikhail Bulgakov, celebre autore del "Maestro e Margherita"?

Tutto passa. Le sofferenze, i tormenti, il sangue, la fame e la pestilenza.
La spada sparirà, e le stelle invece rimarranno, quando anche le ombre dei nostri corpi e delle nostre azioni più non saranno sulla terra.
Le stelle rimarranno allo stesso modo immutabili, allo stesso modo scintillanti e meravigliose.
Non esiste uomo sulla terra che non lo sappia. Perché allora non vogliamo la pace?
Perché non vogliamo rivolgere il nostro sguardo alle stelle? Perché?
Michail Bulgakov, "La guardia bianca"

Le stelle sono la speranza. Nella Divina Commedia, nel 33° canto dell’Inferno, Dante scrive “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Si trova lì, alla fine di un peregrinare nelle tenebre, per dire la speranza e quel gesto che riposiziona l'uomo: piccolo, piccolissimo di fronte alla grandezza del Creato. La tenebra infernale è lontana quando Dante e Virgilio escono dall selva oscura.
Noi invece ci siamo dentro. invece, fino al collo.

25 marzo 2022
cperer

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Tutto resterà impunito? No
L'orrore della guerra, non ci faccia dimenticare i boiardi di stato

 

Tutto resterà impunito? No. Ma solo se la memoria resta vigile e ci sarà un sussulto di dignità. Purtroppo tutto si dimentica troppo in fretta e la "dignità tarda ad arrivare". L'orrore della guerra, non ci faccia però dimenticare i boiardi di stato. E allora occorre fare un piccolo riassuntino da tenere presente se un giorno (chissa quando, chissà se...) torneremo al voto.

Ricordate le mascherine che ad inizio pandemia non si trovavano?

Ricordate che morirono medici e infermieri perchè ne erano sprovvisti?

Ricordate che per trovarne una ci fu chi era disposto a sborsare 20 euro al pezzo?

Ricordate quelle che ci mandarono i russi come primo aiuto per la pandemia?

Ricordate quelle puzzulenti fatte fare dal premier Conte ad Elkann/Fca che fino a prima aveva costruito solo auto? 80 milioni di euro di commessa.

Ricordate lo scandalo della fornitura della Regione Lazio dell'allora segretario PD nonchè presidente Nicola Zingaretti?

Ricordate l'altro scandalo delle mascherine prive di certificazione Ue comprate da Arcuri, il precedente Commissario? Ne riparliamo proprio qui sotto...

Ricordate più recentemente l'obbligo di mascherina pediatrica che peraltro non esiste e non è mai stata brevettata?

Ricordate che la mascherina, prima essenziale, fu poi dichiarata se non dannosa quantomeno inutile?

Ebbene ora sappiate che il Commissario per l'Emergenza Covid, Francesco Figliuolo, che ha annunciato tra l'altro le sue dimissioni dal 31 marzo, ha avviato le procedure per eliminare un "accumulo ingente" di mascherine prive della certificazione Ce e altri materiali destinati all'emergenza Covid non più impiegabili. Perchè? Perchè il materiale occupa un volume complessivo di 40mila metri cubi nei magazzini, per il cui stoccaggio si sostiene un onere di oltre un milione di euro al mese.

E sappiate anche che circa 218 milioni di queste mascherine inutilizzabili, saranno distrutte. Un'perazione che ci costerà altro 698mila euro. Sono quelle mascherine comprate dalla precedente struttura commissariale, consentite in una prima fase della pandemia, prive di certificazioni e meno efficaci di quelle chirurgiche, che finora sono state stoccate nei magazzini della struttura per 313mila euro al mese.

Questa è l'Itaglia che raglia. Quella governata dagli asini.
(...consentiteci il "gl": licenza poetica).

15 marzo 2022

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La folle caccia al russo

Illegittima, ingiusta, irrazionale

L'Europa che autorizza vendita di armi, dopo essersi vantata di essere la cornice che ci ha assicurato la pace per almeno 60 anni. L'Italia che  protesta per la pace e assicura aiuta militari mettendosi in mezzo ad una guerra (dimenticando che la sua Costitutzione la ripudia) e iniziando a perseguire ogni cosa che abbia a che fare con la Russia: l'harakiri più assurdo è ormai sotto gli occhi di tutti.

Bisogna dirlo forte e chiaro: ma dove è finito il diritto? Espropriare beni di investitori esteri colpevoli solo di aver un passaporto russo è semplicemente folle. Sono stati sequestrati beni per 143 milioni di euro. La black list degli oligarchi, stilata a livello europeo, comprende 680 nomi. Ucraina: ville e yacht congelati, dalla Sardegna alla Toscana: la notizia è in ANSA, non è una fake.

Una prima domanda: come mai lo stato italiano non lo ha fatto - così in fretta e così voracemente - anche con gli evasori del fisco italiano? La motivazione ci sarebbe stata ed anche il reato.

Una seconda domanda: ma per sequestrare ville, yacht, opere d'arte non ci vuole forse un'accusa, che sia riferita ad un reato, oppure un qualche procedimento di indagine? Come si può togliere un bene privato a chi non sia accusato di nulla, ma è colpevole solo di avere il passaporto di un altro paese? Di cosa sono colpevoli i russi ai quali si spalancavano le porte delle boutiques del lusso da Via Montenapoleone a Trinità dei Monti?

Che fossimo invidiosi del successo lo si sapeva, ma perchè perseguire il direttore d'orchestra perchè è russo e persino i gatti che abbiano pedigree russo?

La follia è ormai conclamata. Per carità: avevamo già avuto avvisaglie nel trattamento che hanno ricevuto migliaia di persone ree di proteggere il proprio corpo da un obbligo sanitario per nulla sicuro. L'odio si è solo spostato: dal novax al russo.

Ma la misura è colma ed è necessario dirlo. Questo non è il governo dei migliori. Ma il peggior governo: quello dei folli incapaci. O meglio di coloro che sono capaci solo di provvedimenti illegittimi, ingiustificabili, irrazionali.

Una cosa che fa rabbrividire.

Corona Perer
marzo 2022

 

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Vietnam e dintorni
Le mega manifestazioni contro Putin: tutto regolare nello stato di emergenza?

Vietnam e di

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