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Giochi di guerra: esercitazione di Marines a Sigonella

Stoltenberg: ''Indietro non si torna''

Nuova esercitazione intorno a Sigonella: questa volta si tratta di marines e esercito italiano. Mentre il tragico conflitto in Ucraina miete vittime, e mentre Washington e Bruxelles alimentano le violenze inviando armi di distruzione per decine di miliardi di dollari, la NATO punta all’escalation e continua a promuovere maxi-esercitazioni in tutta l’Europa centrale ed orientale.

Pochi giorni fa il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha pronunciato alla Conferenza annuale della Confederazione dell'industria norvegese un discorso con un passaggio significativo che dovrebbe allarmare tutti ed in primis il governo italiano che continua un folle coinvolgimento in barba all'art.11 della Costituzione

"Il regime di Mosca vuole un' Europa diversa. Vuole controllare i paesi vicini e vede la democrazia e la libertà come una minaccia'' ha detto  Stoltenberg. ''Ciò pone la Russia in una posizione di costante conflitto con l'Occidente. Quindi, anche se questa guerra dovesse finire, i problemi nelle nostre relazioni con la Russia continueranno''. E dunque non ci sarà una fine all'investimento nell'industria della morte e nel suo commercio travestito da solidarietà internazionale.

Stoltenberg ammette che è pericoloso sottovalutare la Russia. Ma non per lasciare dormire il can che dorme: no. Tra le tre lezioni che secondo il segretario Nato si dovrebbero comprendere dalla guerra in Ucraina, la prima - innanzitutto - è che si deve investire ancora di più in difesa. ''Ora penso che tutti capiscano che abbiamo bisogno di una difesa più forte. Indietro non si torna. La guerra in Ucraina, in un modo o nell'altro, presto o tardi, finirà. Ma il mondo post guerra in Ucraina non sarà più lo stesso nel quale abbiamo vissuto fino ad oggi. Sarà un modo diviso in blocchi, nel quale il rischio di guerra sarà permanente e nel quale gli stati di ogni blocco dovranno spendere di più per la difesa''.

Messaggio da perfetto signore della Guerra. E mentre il tragico conflitto in Ucraina miete vittime, e mentre Washington e Bruxelles alimentano le violenze inviando armi di distruzione per decine di miliardi di dollari, la NATO punta all’escalation continua a promuovere maxi-esercitazioni in tutta l’Europa centrale ed orientale.

Già a maggio 2022 nelle acque e nei cieli del sud Italia era andato in cena “Mare Aperto 2022”, maxi-esercitazione promossa dalla Marina Militare italiana a cui partecipano oltre 4.000 militari di Italia e altri sei paesi NATO e una settantina tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri (i dettagli dell'operazione Antonio Mazzeo blog).

E in troppi hanno ormai dimenticato che  tre anni fa, molto prima che la guerra in Ucraina divampasse (era la primavera 2020 in piena pandemia) si tennero le esercitazioni americane in Europa più grandi degli ultimi 25 anni, denominate Defender 2020: 37.000 soldati  in 10 paesi della NATO centro logistico delle esercitazioni in Germania.

''L’avviso strategico di questi addestramenti è dimostrare che la NATO ha la flessibilità di spostare un gran numero di truppe per fornire un'efficace deterrenza” si leggeva in una nota. Dunque una manifestazione di forza e di potenziale come deterrente in un mediterraneo incandescente.

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