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Disarmo nucleare e transizione energetica

Convertire le armi nucleari in energia e sviluppo: una grande opportunità per i popoli e la pace

La conversione delle armi nucleari in energia e sviluppo è una grande opportunità per i popoli e la pace. E' quanto è stato affermato nei giorni scorsi a Roma  all’Auditorium della CISL  dove "Civiltà dell’Amore" ha organizzato un seminario sul “Disarmo delle testate nucleari e la Conversione in energia e sviluppo” in collaborazione con AIN (associazione italiana nucleare), ASTRI (Associazione di scienziati e tecnologi per la ricerca italiana) e il settore elettrico della CISL.

Dai lavori è emersa la proposta di creare un “Gruppo permanente di Politici e Scienziati per il Disarmo, per la Conversione Nucleare e la Transizione Energetica dell’Italia.”.

Il Seminario ha visto la partecipazione, fra gli altri, di esponenti politici e anche di Leon Cizelj, Presidente ENS (European Nuclear Society), oltre che di numerosi scienziati ed esperti del settore, che hanno illustrato tra l’altro, le varie fasi di un possibile processo di conversione delle testate nucleari e le caratteristiche delle centrali ad energia nucleare di nuova generazione.
In particolare l’Ing. Massimo Sepielli ha parlato dell'opportunità della “Conversione delle armi nucleari in Energia di Pace”; il prof. Sergio Bartalucci ha riferito circa la ricerca Nucleare nell’Unione Europea. Il prof. Agostino Mathis  ha analizzato il fabbisogno energetico italiano e l’energia nucleare mentre l’ing. Angelo A. Papa ha relazionato sul combustibile nucleare proveniente dal disarmo e le scorie radioattive”

Se si riuscisse solo a fare questa conversione un enorme potenziale potrebbe risolvere, per lungo tempo, gli annosi problemi di approvvigionamento energetico soprattutto per i paesi privi di risorse così cruciali.  Oltre al fatto che non sarebbe di poco rilievo l’accelerazione che questa conversione imprimerebbe al processo di transizione ecologica in difesa della vita e del clima del nostro pianeta.

Il manifesto del Seminario afferma: “Il nostro Paese ha dato i natali a E. Fermi che ha scoperto a Roma, nel 1934, i principi dell’energia nucleare, oggi diffusa in tutto il mondo. A Roma, nel 1957, l’Europa ha firmato i Trattati istitutivi della Comunità Europea CEE e Euratom.
A Roma, nel 1992, è stato presentato lo Studio di Conversione delle armi nucleari subito ripreso nel Piano Usa-Russia per convertire 20.000 atomiche in elettricità. Oggi l’Italia vuole la Pace Nucleare
che comincia e si sviluppa proprio con la Conversione delle armi nucleari in Energia  e  Sviluppo Sostenibile di cui tutti abbiamo bisogno”.

Abbiamo chiesto all'avvocato Luigi Rapisarda della DC, che ha preso parte ai lavori, un commento.

''Il ricorso a un nuovo modello di sviluppo attraverso una rete di centrali avrebbe il vantaggio di poter usare combustibile proveniente dalle dismissioni di tante testate nucleari, risolverebbe nel medio periodo queste perniciose dipendenze, ho ringraziato gli scienziati e gli esperti del settore per aver squarciato ogni velo che, appositamente, una certa ideologia del pregiudizio ha lasciato calare su una materia così cruciale per la soluzione dei gravosi problemi energetici che hanno costretto tanti paesi, tra cui anche il nostro, a ricorrere a dipendenze quasi totali da altri paesi. Costruiamo questa grande opportunità: Se vogliamo aiutare il processo di Pace nel mondo e offrire un rimedio sostenibile alla grave crisi energetica che ha investito diversi continenti, si riavvii con urgenza il processo di disarmo delle armi nucleari e la conversione in energia e sviluppo per i popoli” conclude Rapisarda.
 


Autore: Corona Perer

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