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Disarmo nucleare e transizione energetica

Convertire le armi nucleari in energia e sviluppo: una grande opportunità

La conversione delle armi nucleari in energia e sviluppo è una grande opportunità per i popoli e la pace.

Se si riuscisse solo a fare questa conversione un enorme potenziale potrebbe risolvere, per lungo tempo, gli annosi problemi di approvvigionamento energetico soprattutto per i paesi privi di risorse così cruciali.  Oltre al fatto che non sarebbe di poco rilievo l’accelerazione che questa conversione imprimerebbe al processo di transizione ecologica in difesa della vita e del clima del nostro pianeta.

A Roma, nel 1992, è stato presentato lo Studio di Conversione delle armi nucleari subito ripreso nel Piano Usa-Russia per convertire 20.000 atomiche in elettricità. Oggi l’Italia vuole la Pace Nucleare
che comincia e si sviluppa proprio con la Conversione delle armi nucleari in Energia  e  Sviluppo Sostenibile di cui tutti abbiamo bisogno”.

Se ne è discusso a Roma dove "Civiltà dell’Amore" ha organizzato nel settembre 2022 un seminario sul “Disarmo delle testate nucleari e la Conversione in energia e sviluppo” in collaborazione con AIN (associazione italiana nucleare), ASTRI (Associazione di scienziati e tecnologi per la ricerca italiana). Dai lavori è emersa la proposta di creare un “Gruppo permanente di Politici e Scienziati per il Disarmo, per la Conversione Nucleare e la Transizione Energetica dell’Italia.”.

''Il ricorso a un nuovo modello di sviluppo attraverso una rete di centrali avrebbe il vantaggio di poter usare combustibile proveniente dalle dismissioni di tante testate nucleari, risolverebbe nel medio periodo queste perniciose dipendenze'' afferma l'avvocato Luigi Rapisarda della DC, che ha preso parte ai lavori.

''Costruiamo questa grande opportunità: Se vogliamo aiutare il processo di Pace nel mondo e offrire un rimedio sostenibile alla grave crisi energetica che ha investito diversi continenti, si riavvii con urgenza il processo di disarmo delle armi nucleari e la conversione in energia e sviluppo per i popoli” conclude Rapisarda.


Autore: Corona Perer

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