
La Pace Preventiva di Michelangelo Pistoletto
L'umanità ha a disposizione un dispositivo per contrastare il mostro: instaurare la Pace
Da giovedì 23 marzo a domenica 4 giugno Palazzo Reale presenta “La Pace Preventiva”, una mostra – installazione di Michelangelo Pistoletto che in questo 2023 celebra 90 anni di vita e 60 anni di arte.
La mostra, promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto in collaborazione con Skira, è stata pensata appositamente per la suggestiva Sala delle Cariatidi ed è curata da Fortunato D’Amico.
Il Labirinto di Michelangelo Pistoletto è il percorso per la Pace Preventiva, un itinerario di consapevolezza esteso all’interno della grande installazione allestita nella Sala delle Cariatidi.
L’installazione è il risultato del progressivo srotolarsi dei cartoni ondulati disposti sull’intera superficie dello spazio espositivo in cui si aprono gli spazi che accolgono alcuni tra i più emblematici lavori realizzati da Michelangelo Pistoletto nel corso della sua attività ed è anche una traccia dell’itinerario di consapevolezza che ha gradualmente consentito all’artista di concepire “l’arte al centro di una trasformazione responsabile della società” espressione che costituisce la mission della sua fondazione, Cittadellarte, attiva come scuola a Biella dagli anni ‘90. Un cambiamento possibile, secondo Michelangelo Pistoletto, solo attraverso una reale pratica della democrazia che coinvolga i cittadini e le loro organizzazioni nei processi di trasformazione sociale responsabile.
Il Labirinto segnala la presenza della dualità contrapposta tra il mostro e la virtù. Per chi si addentra nelle sue trame, così come fece l’eroe Teseo, è necessario avanzare evitando passi falsi che potrebbero compromettere la sua vita e quella degli altri. Il rischio è di essere fagocitati dall’unico abitante che dimora nel labirinto, il Minotauro, simbolo universale di tutte le prepotenze, degli scontri e dei conflitti.
“Oggi l’umanità è calata in un immenso labirinto edificato su scala globale, sconfiggere l’ancestrale emblema del male dall’istinto guerrafondaio non è certo cosa facile; l’esito non è scontato e il successo non è garantito. Nel labirinto si entra e si esce solo avendo cura di redigere un meticoloso progetto di idee, pianificando ogni dettaglio per raggiungere gli intenti prefissati.
È solo attraverso la pratica della Pace Preventiva che potremo annientare il mostro e abbandonare definitivamente il labirinto dei conflitti” - ha dichiarato il curatore della mostra Fortunato D’Amico.
La provocazione è portare il visitatore della mostra a compiere un percorso sinuoso e disorientante camminando all’interno del Labirinto. In questo “laborioso marchingegno dell’arte” ad ogni bivio deve necessariamente scegliere il tragitto da effettuare per raggiungere le altre opere in esposizione, soffermarsi davanti a esse e riflettere sulla loro esistenza. All’uscita dall’installazione porta con sé il ricordo di un’esperienza ricca di contenuti immaginifici e di informazioni pratiche, ma anche la consapevolezza di avere completato un esercizio per uscire dal labirinto della realtà quotidiana e instaurare La Pace Preventiva.
Pistoletto, già nel 1969, progetta il suo primo Labirinto presso il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterrdam. All’interno dell’installazione tre membri de Lo Zoo, gruppo artistico multidisciplinare fondato dallo stesso Michelangelo Pistoletto l’anno precedente, svolgono azioni performative suonando dei lunghi megafoni utilizzati come fossero trombe. Negli anni seguenti il Labirinto verrà riproposto in occasione di altre mostre, ogni volta adattato all’ambiente che lo ospita.
L’umanità ha oggi a disposizione un dispositivo formidabile per contrastare il mostro e instaurare La Pace Preventiva: La Formula della Creazione di Michelangelo Pistoletto. Essa si presenta come un segno, un simbolo, un espressione matematica capace di sintetizzare le ricerche individuali e collettive, condotte dall’artista e dalla sua organizzazione, Cittadellarte, insieme agli Ambasciatori del Terzo Paradiso. È uno strumento che trasposto in numeri rivela che 1+1= 3, permutabile con Io+Tu= Noi.
Tu ed Io, anzi tutti Noi, siamo responsabili della società che creiamo.
La Mela Reintegrata, di Michelangelo Pistoletto, una delle opere collocate in mostra, è anche uno dei grandi simboli di Milano (nella sua collocazione definitiva in Piazza Duca D’Aosta), dedicata all'equilibrio tra natura e tecnologia, al cambiamento sostenibile che si può raggiungere solo attraverso una trasformazione responsabile, con l’arte che promuove l’interazione dei diversi settori della società, dall’educazione all’alimentazione, dall’architettura alla moda, dalla spiritualità alla politica.
La mostra si estende con tre installazioni nei Musei scientifici del Comune di Milano, Museo di Storia Naturale, Planetario e Acquario Civico, che ospiteranno una serie di incontri di approfondimento nei mesi di apertura della mostra stessa.
Da giovedì 23 marzo a domenica 4 giugno
Milano | Palazzo Reale
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