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Jeffrey Sachs: ''Biden e Putin? Due bambini''

Parole dal festival economia di Trento

Trento - ''Come è possibile che Biden e Putin non si parlino mai? I leader perdono tempo con le guerre e non pensano al pericoloso disastro ambientale in atto, che oggi ha già raggiunto il limite''.

Si è posto questa domanda il direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University, Jeffrey Sachs, ha partecipato al Festival dell’Economia di Trento, in collegamento da remoto trasmesso al Palazzo della Regione, rispondendo a domande sul tema della pace e del cambiamento climatico. Parlando della guerra in Ucraina, ha affermato che finora Stati Uniti e Russia non si sono mai comportati come adulti e non si sono mai seduti ad un tavolo.

Intervistato dalla giornalista Amy Kazmin, corrispondente del Financial Times, Sachs ha ripercorso l'ultimo decennio delle vicende politiche internazionali, tra negoziati e accordi non concretizzati, che hanno portato allo scoppio del conflitto in Ucraina, sostenendo che “anche se Stoltenberg, Segretario Generale della Nato, ha una visione espansionistica che riflette la linea degli Stati Uniti, la Nato non dovrebbe espandersi in modo pericoloso e inutile; Biden dovrebbe chiarire perfettamente questa posizione e nel contempo la Russia dovrebbe rimuovere le truppe dal suolo  ucraino”.

L’unica soluzione per arrivare alla conclusione della guerra, costosa e  destabilizzante, che è stata prospettata dal professore statunitense, è quella del dialogo per poter arrivare ad un mondo caratterizzato dal multipolarismo, in modo da riuscire ad affrontare le questioni globali imminenti, quali il riscaldamento globale e la crisi alimentare.

“Vorrei - ha concluso Jeffrey Sachs - che i 15 membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite facessero come quando in Vaticano si elegge il Papa, che si chiudessero in una stanza e fossero obbligati a negoziare, solo così avremmo un mondo più sicuro”.
 

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