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FCA e le mascherine puzzolenti

il Patto della mascherina - di Manuel D'Elia

Mascherine puzzolenti, con marchio Presidenza del Consiglio. I primi a parlare di mascherine importabili furono - in aprile - i sindacati di Salerno. Le segnalazioni erano arrivate da infermieri di ospedali del Cilento, ma anche da dirigenti di istituti scolastici preoccupati per il cattivo odore che emanavano.  In quel caso erano mascherine cinesi. Ora ne ha parlato anche la trasmissione di Report e viene fuori che il tutto riconduce al mega appalto a FCA e che alcuni degli appalti sono stati persino revocati.
La domanda sorge spontanea. Fiat produceva o importava dalla Cina?
La triste constatazione è la seguente: perchè in un caso come questo, di vera emergenza, gli italiani non siano stati capaci di fare una performance che in genere siamo capaci di dare in casi di emergenza.

12.1.2021

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il Patto della mascherina

di Manuel D'Elia

(27 agosto 2020) - Leggo che FCA (Fiat), grazie ad un accordo con il Governo Italiano, produrrà 27 milioni di mascherine al giorno, delle quali una quota rilevante saranno destinate ai bambini.
A prescindere dalle opinioni personali, è innegabile che anche tra i cosiddetti esperti i pareri siano comunque discordanti, in merito all'efficacia e la sicurezza di questi dispositivi.

A livello italiano abbiamo le dichiarazioni del dott. Bassetti, che tra l'altro si rifà a quanto indicato dalla stessa OMS: "la mascherina chirurgica può causare ai bambini sulla base di esperienze di utilizzo: senso di calore, irritazione, difficoltà respiratorie, fastidio, difficoltà di concentrazione, distrazione e bassa accettazione della maschera stessa. Inoltre l’efficacia delle stesse non è stata dimostrata durante il gioco e le attività fisiche".

A livello europeo abbiamo il dott. Tegnell, capo epidemiologo dell'eretica Svezia, che ne sconsiglia l'utilizzo tranne alcune specifiche circostanze.
Ingenuamente mi chiedo: quale spazio troveranno queste opinioni sui media che fanno riferimento alla stessa proprietà di chi produce mascherine? Nello specifico, ricordo che a dicembre 2019 Elkann ha acquisito il controllo del Gruppo GEDI (Repubblica, l'Espresso, molti giornali locali, radio).
Può esserci un qualche conflitto di interessi? Dovessero uscire nuove evidenze che le mascherine portano più danni che benefici, possiamo aspettarci che Repubblica, per nominarne una, le riporti con onestà e trasparenza, considerando il danno economico che potrebbe causare a FCA?

Domande che attendono risposta.


Autore: Manuel D'Elia

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