
Lucca, centro propulsore per le arti
Fondazione Ragghianti tra progetti e nuove sinergie
Lucca 21 maggio 2025 - E' un 2025 pieno di idee e di iniziative quello della Fondazione Ragghianti che fa di Lucca un centro propulsore per le arti.
Come si ricorderà ad aprile è stato lanciato il nuovo Centro delle Arti Lucca, un polo culturale a vocazione internazionale che è stato messo in cantiere facendo nascere una fondazione ad hoc (la Fondazione Centro delle Arti Lucca) che unisce Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Ragghianti. Nascerà un polo espositivo di respiro internazionale nei locali dell’ex Cinema Nazionale e dell’ex dopolavoro della Manifattura Tabacchi, con un investimento di oltre dieci milioni di euro.
Ma per produrre arte servono anche sinergie istituzionali e ieri è stata ufficialmente annunciata a Milano una nuova importante alleanza tra la Fondazione Ragghianti e l’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi: una partnership che unisce Lucca e Milano in un gemellaggio culturale fondato sulla condivisione di valori comuni – tutela, valorizzazione e diffusione del patrimonio artistico – e che darà vita a nuove sinergie, iniziative condivise e vantaggi concreti.
Il primo appuntamento di questa collaborazione è la mostra “Made in Italy. Destinazione America 1945-1954”, in corso a Lucca, accessibile fino al 29 giugno 2025 con ingresso a biglietto ridotto per i soci degli Amici di Brera (> info).
Ma la partnership con Milano mira a qualcosa di più, e cioè a creare un vero e proprio laboratorio permanente di esperienze culturali, un obiettivo che - del resto - anima la Fondazione Ragghianti fin dalla sua nascita e che dà ispirazione anche al titolo del libro presentato proprio ieri nella prestigiosa cornice del Palazzo di Brera. «Un laboratorio permanente di studio» scritto da Giorgia Gastaldon e pubblicato dalle Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte racconta la Fondazione attraverso le sue mostre dal 1981-2024.
La presentazione del libro è stata l’occasione per ripercorrere oltre quarant’anni di esperienza nell’attività espositiva e di ricerca, che hanno saputo interpretare cambiamenti storici, politici e culturali. Il dialogo tra la storica dell’arte Elena Pontiggia con Alberto Fontana e Paolo Bolpagni, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Ragghianti, ha permesso di cogliere lo spessore dei progetti portati avanti.
E anche noi, come testata, siamo stati orgogliosi di poter conoscere e raccontare quelli degli ultimi tre anni nel quattrocentesco complessondi San Micheletto, a Lucca, dove oltre allo spazio espositivo, c'è una biblioteca specializzata, un archivio, una fototeca, una videoteca, una casa editrice che si occupa di produrre libri, pubblicazioni specialistiche e due riviste («Luk» e «Critica d’Arte») e un centro studi che svolge attività di ricerca e didattica e bandisce borse di studio post-dottorali.
«Sfogliare questo libro significa rivivere l’evoluzione non soltanto della Fondazione Ragghianti, ma di tutta la museologia italiana ed europea dagli anni Ottanta a oggi», hanno dichiarato Bolpagni e Fontana. Frutto di ricerche d’archivio e corredato da un ricco apparato iconografico, il volume raccoglie tutte le mostre organizzate dalla Fondazione, svelando l’identità di un’istituzione che ha fatto della ricerca e della qualità scientifica i suoi tratti distintivi.
Nel libro arricchisce l’analisi di Giorgia Gastaldon anche il saggio di Fabrizio F.V. Arrigoni, sul tema dell’allestimento museale ed espositivo nel complesso monumentale di San Micheletto, sede della Fondazione fin dal 1981 quando nacque come centro studi, su iniziativa di due grandi storici dell’arte italiani, Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, 1910 - Firenze, 1987) e sua moglie Licia Collobi (Trieste, 1914 - Firenze, 1989), con l’intento di offrire al pubblico un laboratorio permanente di studio e di ricerca sull’arte.
Un programma che ogni anno si arricchisce di nuove idee e progettualità.
(Corona Perer)
21 maggio 2025
***
IL CENTRO DELLE ARTI DI LUCCA
Lucca, 9 aprile 2025 - Ha ospitato un ospedale, un cinema, un asilo e un dopolavoro, mantenendo le sue caratteristiche architettoniche e le sue rilevanze artistiche. Lo storico edificio di Lucca ospiterà ora - dopo i lavori di ristrutturazione - il Centro delle Arti Lucca.
Il progetto è stato presentato ufficialmente dai vertici delle due fondazioni che hanno fortemente voluto questa nuova realtà: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Carlo Ludovico Ragghianti.
Le sale espositive, dislocate su vari livelli e ottimizzate attraverso l’inserimento di uno spettacolare soppalco, sono state progettate per garantire la massima flessibilità, adattandosi a diverse esigenze espositive. Le grandi finestre, che potranno essere oscurate secondo le necessità, permetteranno di modulare l’illuminazione naturale e creeranno un legame visivo con l’esterno, offrendo una connessione tra lo spazio espositivo e il contesto urbano.
«Il Centro delle Arti si plasma in un edificio già modellato dalla spinta vitale della città di cui è stato un manifesto protagonista», osserva l’architetto Monica Gambini che curerà i restauri. «Si riannodano così i fili della storia e della cultura tra l’edificio e la comunità in una nuova trama, nella quale si potranno trovare intrecci per futuri ulteriori legami».
All’interno della struttura, l’ultimo piano della “torre” che caratterizza l’edificio sarà riservato all’esposizione permanente dei pezzi più significativi della collezione d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, composta da capolavori legati alla storia cittadina. L’intera struttura sarà priva di barriere architettoniche, così da consentire ai visitatori di fruire degli spazi espositivi senza percorsi differenziati.
Il progetto esalta le caratteristiche spaziali e artistiche dell’edificio, valorizzandone il potenziale attraverso una nuova organizzazione funzionale che, per prima cosa, elimina le barriere fisiche, consentendo l’ingresso diretto al Centro delle Arti Lucca tramite l’entrata principale che si affaccia su piazzale Verdi.
Attraversato il portone storico, il visitatore si troverà immerso in un grande ambiente con una volta e pareti decorate da affreschi d’epoca: un’accogliente area di benvenuto, con biglietteria e bookshop. Alla sinistra di quest’area, una caffetteria offrirà un punto di ristoro e incontro, contribuendo a un’esperienza di visita completa e coinvolgente.
«Un percorso di rigenerazione in cui un immobile privato è restituito a Lucca con una funzione doppiamente pubblica perchè ideato e pensato per proporre un’offerta inedita e attualmente non presente» – commenta il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Marcello Bertocchini – «Il Centro delle Arti sarà un luogo di esperienze, in cui conoscere e divulgare, ma soprattutto aprire la propria mente a forme di comunicazione culturale ed espressione artistica assolutamente nuove per Lucca. Una finestra sul mondo e un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale».
«La Fondazione Centro delle Arti Lucca si è costituita nel maggio 2024, fortemente voluta dalla Fondazione Ragghianti e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ed è pienamente operativa: la nostra missione, una volta ultimati i lavori e aperto il polo espositivo, sarà di offrire al pubblico una programmazione di alto livello, in grado di attirare un flusso continuo di visitatori. Siamo certi che il Centro delle Arti genererà valore per la città di Lucca e per tutto il territorio», dichiara Alberto Fontana, presidente della Fondazione Centro delle Arti Lucca.
«Il nuovo polo espositivo offrirà una programmazione continua di mostre, conferenze, incontri e proiezioni. Le mostre saranno curate dai migliori esperti, e uniranno rigore scientifico e accessibilità», aggiunge Paolo Bolpagni, direttore generale della Fondazione Centro delle Arti Lucca. «Ci impegneremo per proporre un’offerta originale e distintiva, evitando di replicare modelli già esistenti, con l’obiettivo di far diventare il Centro delle Arti Lucca un motore culturale non soltanto per Lucca, ma per l’intera comunità nazionale».
Lucca 9 aprile 2025
La presentazione del progetto
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento