
Matisse, Metamorfosi
Anteprime - Al Museo MAN di Nuoro dal 14 luglio le opere di scultura
Henri Matisse scultore. Lo conosciamo soprattutto come pittore ma Matisse, uno dei più grandi artisti del Novecento, fu anche scultore.
«..ciò che mi interessa di più non è né la natura morta né il paesaggio, è la figura» affermò l'artista nel 1908 nelle sue Notes.
Sebbene la pittura sia sempre rimasta la sua modalità espressiva principale, il “suo” linguaggio e la forma di indagine del visibile cui si dedicò per tutta la vita, Matisse condusse in contemporanea una riflessione sulla scultura (e altresì sull'incisione) che fa di lui uno degli artisti più completi del secolo scorso.
Per la prima volta in Italia, il Museo MAN dedica oggi una mostra alla scultura di Henri Matisse. Inaugurazione il 14 luglio 2023. Il progetto espositivo, a cura di Chiara Gatti, rilegge e adatta agli spazi del museo sardo, il concept inedito e complesso della mostra Matisse Métamorphoses organizzata nel 2019 dalla Kunsthaus di Zurigo e dal Museo Matisse di Nizza e nasce da un progetto di Sandra Gianfreda, Kunsthaus Zürich con Claudine Grammont, Musée Matisse, Nizza.
L'opera scultorea di Matisse rivela una vita parallela rispetto a quella del colorista, una doppia anima votata alla materia, al volume, allo spazio, che merita di essere posta in relazione – in quanto a processi e traguardi – con quella di altri grandi scultori del XX secolo, eredi della lezione di Auguste Rodin e divenuti geni dell'avanguardia. Da Brancusi a Giacometti, da Boccioni a Wotruba. Il progetto ripensa Matisse, e riconsideral ruolo della sua opera nel panorama dell'arte della prima metà del XX secolo.
Attraverso circa 30 sculture e una ventina fra disegni, incisioni, oltre a fotografie d'epoca e pellicole originali, la scultura di Matisse verrà posta in relazione con i soggetti di una vita, le sue magnifiche ossessioni legate alle forme femminili, alla ricerca fisiognomica sulle modelle, alle attitudini e alla plasticità dei volumi.
Anche nella sua pittura – come è stato ampiamente studiato dalla critica in passato – è possibile rilevare tale processo di metamorfosi, senza però giungere mai a considerare veri e propri cicli di opere come “serie”, ma piuttosto come frutto di un lungo iter di elaborazione che trova nella scultura e nella grafica, accostate alla pittura stessa, strumenti di indagine connessi gli uni con gli altri, nell'idea di un confine liquido fra tecniche. Ne è un esempio l'Odalisca del Museo Novecento di Milano, che trova corrispettivi e relazioni sottili e chirurgiche con disegni e bronzi coevi e di cui la mostra allineerà l'intera sequenza.
Matisse | Metamorfosi -
Museo MAN, Nuoro
14 Luglio – 12 Novembre 2023
a cura di Chiara Gatti
info@museoman.it
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La Sardegna di Lisetta Carmi
Una protagonista della fotografia italiana
226 giugno 2020 - Il MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro dedica una grande antologica dedicata a Lisetta Carmi (Genova, 1924), una delle più significative protagoniste della fotografia italiana del secondo dopoguerra. In questa pagina la donna col maialino che Lisetta Carmi immortalò a Irgoli nel 1962 (© Lisetta Carmi, courtesy Martini & Ronchetti).
La mostra del MAN, a cura di Luigi Fassi, porta alla luce un capitolo largamente inedito della fotografia di Lisetta Carmi, quello dedicato alla Sardegna, riunendo centinaia di scatti in bianco e nero realizzati tra il 1962 e il 1976 durante numerosi e ripetuti soggiorni in Sardegna.
Completa il percorso espositivo una serie inedita di diapositive a colori che ritraggono i paesaggi della Sardegna dell'interno, tra boschi, fiumi e laghi colti nella loro dimensione più arcana ed evocativa. La mostra sarà accompagnata da un ampio catalogo monografico edito da Marsilio e corredato da molteplici saggi critici.
L'evento si inserisce nell’ambito della ricerca condotta dal MAN sulla relazione tra i grandi fotografi italiani e la Sardegna, un dialogo estetico che prosegue il lavoro fatto con la retrospettiva dell’anno scorso sull’opera del fotografo Guido Guidi (Cesena, 1941). E' stato notevole il successo di pubblico. Il percorso espositivo in 232 fotografie inedite ha testimoniato la relazione di Guido Guidi con il territorio sardo, ripreso una prima volta nel 1974 e successivamente nel 2011. Un racconto antropologico e paesaggistico in bianco e nero dagli anni Settanta alle opere a colori degli anni Duemila.
Lisetta Carmi
a cura di Luigi Fassi
26 giugno - 25 ottobre 2020
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