Arte, Cultura & Spettacoli

Cinquant'anni dalla morte di Pablo Picasso

Celebrazioni in tutto il mondo

Nel 2023 ricorre il cinquantesimo anniversario della morte di Pablo Picasso e per tutto l’anno sono previste celebrazioni della sua opera in Francia, Spagna e a livello internazionale.

Commemorare oggi l'eredità di Picasso significa indagare l’importanza odierna di quest’opera di immensa portata per l’arte moderna occidentale. L’obiettivo è porre in luce quanto di vivo, accessibile e attuale vi sia in essa.

Nell’ambito delle celebrazioni internazionali per il cinquantesimo anniversario della morte di Pablo Picasso (1881–1973), la Fondation Beyeler a Riehen, in Svizzera, ha presentato a primavera una mostra di piccolo formato una selezione condensata di dieci dipinti tardi del maestro appartenenti alla Collezione Beyeler, alla Anthax Collection Marx e ad altre raccolte private, che fa parte delle celebrazioni promosse  dal Musée national Picasso-Paris e da Bernard Picasso, nipote dell’artista.

Nel decennio finale della sua vita l’ormai ultraottantenne maestro spagnolo proseguì la sua opera epocale in modo straordinariamente produttivo. Con indomita energia, Picasso nell’ultimo periodo di attività spesso eseguiva diversi dipinti in un solo giorno, sprigionando una tale potenza inventiva che sembrava volesse lottare contro l’avanzare dell’età e il conseguente declino delle capacità creative e fisiche.

Tra le numerose opere realizzate negli anni 1960 e nei primi anni 1970 spicca anche un nutrito gruppo di lavori in cuil’artista si confronta intensamente con il tema dell’artista e il suo modello. In questi lavori fortemente espressivi Picasso da un lato indaga l’immagine dell’artista (di sé) e dall’altro l’atto creativo e il processo di sviluppo artistico.

 

 
Con le sue innumerevoli invenzioni pittoriche, Pablo Picasso ha inciso sull’arte del XX secolo come nessun altro artista. Oltre 30 sue opere sono in possesso della Fondation Beyeler, che quindi custodisce una delle collezioni picassiane più cospicue che esistano. Picasso è anche l’artista moderno più rappresentato nella Collezione Beyeler. Le opere coprono un arco di tempo che dalla svolta cubista del 1907 giunge agli anni 1960. Circa 15 altri capolavori di Picasso della Collezione Beyeler e della Anthax Collection Marx sono esposti nelle sale adiacenti alla mostra che ospitano la collezione permanente, offrendo così un ampio
panorama della produzione picassiana.
 

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Pablo Picasso sulla spiaggia

(Corona Perer) - Pablo Picasso amava la spiaggia. Di solito sceglieva Saint-Enogat o l’Escluse in Bretagna, dove oltre a giocare con i figli lo si poteva scorgere a disegnare bozzetti sulla sabbia, esposti al vento e alle onde del mare che ne cancellavano presto le linee sul bagnasciuga.

L’artista spagnolo adorava il mare, amava viverlo, contemplarlo. Osservare i bagnanti, studiarli intenti a prendere il sole, camminare sulla spiaggia, condividere risate e silenzi.

 

Le emozioni raccolte in spiaggia finirono in tele capolavoro, sia che si trattasse di arte figurativa (come nella magnifica ed energetica immagine delle due donne che corrono sulla spiaggia) o di trasposizioni cubiste.

Picasso davanti al mare diventa energetico e gioioso. Nel 1922 questa energia prede forma in un piccolo quadro dove il gigantismo delle figure sembra esplodere per energia, libertà, felicità.  Fu dipinto a Dinard, nel nord della Francia come bozzetto di quello che sarebbe diventato lo scenario di un nuovo balletto di Djaghilev, andato in scena nel 1914, “Le train bleu”.

Sono infatti gli anni di una grande passione, quella per Olga Khochlova,  ballerina russa prediletta  da Djaghilev, sposata pochi anni prima in una chiesa russo ortodossa di Parigi e madre di Paulo.
E in queste corsa, le due donne fanno esplodere l'energia vitale e la gioia che il mare infondeva in un vulcano di nome Pablo.

 

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