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Concerto Vasco Rossi, un successo annunciato

Trento 20 maggio 2022, data da ricordare

(foto Agenzia Giornalistica Opinione da drone*) - Concerto di Vasco Rossi: un successo. Fans in visibilio e Mattarello sotto le luci e i cori del popolo di Vasco. Sostanzialmente conclusa anche la fase di deflusso successiva al concerto di Vasco Rossi.

Già alle 3 di notte una nota dalla sala operativa che ha seguito l’evento in ogni sua fase comunicava che gli spettatori che non avevano deciso di fermarsi in città per la notte bianca, avevano in gran parte raggiunto i loro mezzi e stanno quindi per partire alla volta delle loro destinazioni.

"La collaborazione degli spettatori ha contribuito a far sì che tutto si svolgesse in modo ordinato".

Le cose però non sono andate esattamente così: testimonianze in Fb parlano di un enorme cono di bottiglia sul quale si sono riversati - dall'unica uscita - i 120 mila spettatori, e video girati dai quotidiani locali testimoniano di gente che - stanca di aspettare e senza alcuna indicazione logistica - pur di aggirare l'imbuto si è persino messa sui binari della ferrovia, causando interruzione sulla linea.

Insomma se normale e senza intoppi era stato l'afflusso, per niente sciolto sarebbe stato il deflusso.  Le note ufficiali riportano però la soddisfazione espressa alle tre del mattino dal presidente Fugatti. “Grazie – ha detto – a chi ha lavorato e sta ancora lavorando per la migliore riuscita di questo appuntamento”.

Il piano del Dirigente generale della Protezione civile Raffaele De Col avrebbe creato difficoltà soprattutto a chi doveva tornare ai parcheggi. Erano previsti più di 200 pullman e ben 25.000 erano le autovetture che hanno riempito i diversi parcheggi. Grande afflusso e naturale blocco anche alla stazione dei treni.

Soddisfatto il sindaco Franco Ianeselli. "Si trattava di un evento complesso ma possibile, cosa che è stata confermata sul campo" recitava la nota ufficiale. Soddisfatti per l'evento  i 120.000 fans che però han faticato non poco per lasciare la Music Arena.

 

* si ringrazia Agenzia Giornalistica opinione per la foto, realizzata da drone

 

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Polemica sullo stop dei treni per Vasco Rossi in concerto

Trento, 2 febbraio 2022 - Come noto Vasco Rossi sarà in concerto a Trento il 20 maggio 2022. Notorie anche le polemiche sull'evento che vede un ente pubblico fortemente impegnato in un ruolo che  istituzionale non è. Il Presidente della Provincia, il leghista Maurizio Fugatti, si è spiegato più volte al riguardo. "Voglio fare di Trento la location dei grandi eventi" ha detto in sintesi per spazzare via anche le perplessità sull'idoneità dell'area scelta.

Ma ora che si è chiesto formalmente alle Ferrovie dello Stato di...far tacere i treni, non ci si poteva attendere che la cosa passasse tra le ovvietà di una gestione eventi, per quanto speciale. A prendere posizione sono Gloria Canestrini (Rinascita Rovereto) e Filippo Degasperi ( Onda civica).

''L'esercizio della potestà  di imperio da parte della Pubblica Amministrazione non è  sconfinato, ha un limite preciso, essendo  disciplinata da norme, prima tra tutte quelle fondanti del dettato costituzionale. Un servizio pubblico come quello ferroviario non può certo essere interrotto in occasione di un concerto" affermano in una nota dove pur accettando che possa essere necessario studiare soluzioni alternative in tema di sicurezza e di ordine pubblico, vanno comunque garantiti ai cittadini i servizi essenziali.

"Nel caso del concerto di Vasco Rossi previsto per il prossimo maggio, assistiamo, in un parossismo faraonico pubblicitario, ad una rincorsa delle soluzioni logistiche poco rispondente con una ponderata pianificazione dei tanti problemi, peraltro risolvibili, che l'arrivo di centomila persone a Trento  comporta" proseguono i due esponenti. "In occasione di altri  concerti di Vasco Rossi  l'organizzazione di questi eventi si fa carico di rinvenire soluzioni e sostenerne i costi: non si comprende come mai a Trento la Provincia e il Comune si ritengano in dovere di accollarsi ogni onere. L'anno prossimo avremo le elezioni provinciali ma ciò  impone a maggior ragione un corretto uso delle risorse pubbliche".

E annunciano che a tale proposito, il Comitato per la legalità  e la trasparenza del Trentino Alto Adige sta predisponendo anche un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio, qualora venga confermata la chiusura temporanea  della linea ferroviaria del Brennero. Nella nota anche una provocazione: "SOSPENDERE LA CIRCOLAZIONE DEI TRENI LA SERA DEL CONCERTO DI VASCO? GIÀ CHE CI SIAMO, PROSCIUGHIAMO  ANCHE L'ADIGE...".

 

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QUANDO VASCO AGGIUSTAVA ANTENNE
Augusto Bleggi ricorda quando si presentò a Trento come antennista

Augusto Bleggi, giornalista ed inviato speciale Rai, oggi in pensione, ha regalato qualche tempo fa al nostro giornale una testimonianza sul Vasco Rossi degli esordi.

"Nel primo anno da direttore di Radio Dolomiti (1977) il mio compito principale era di conferire alla radio una minima struttura giornalistica. Nell'attesa mi sobbarcavo, più volte alla settimana, il viaggio da Trento a Margone sia per le mie incursioni al microfono, sia per discutere con l'editore (Angelo De Tisi) impegni e programmi. E il primo registratore semiprofessionale per le interviste lo acquistammo, io e De Tisi, usato ed in comproprietà, per l'allora significativa cifra di 100mila lire.

In una di queste escursioni pomeridiane a Margone, mi accadde che, appena entrato nell'abitazione di De Tisi, notai in un angolo, seduto sul divanetto, un tipo alquanto strano avvolto, se la memoria non tradisce, in una giacca a vento rossa con bordi blu, età compresa- -occhio e croce- fra i 25 ed i 30 anni. "Piacere Rossi Vasco" mi disse alzandosi e stringendomi energicamente la mano.

"Hai già conosciuto il mio amico Rossi, vedo" mi disse De Tisi. "Sai è di Zocca, sull'Appennino modenese, anche lui ha una radio libera, fa il DJ, ma in verità fa un po' di tutto". De Tisi aveva conosciuto questo Rossi quando, un anno e mezzo prima, s'era messo in testa di aprire una radio. Alcuni radioamatori avevano riferito che a Zocca c'era un tale che adattava i radiotrasmettitori militari alle frequenze FM.

Angelo lo andò a trovare ma Rossi, nonostante la buona volontà, non riuscì a trovare il trasmettitore da taroccare. In compenso un mese dopo arrivò a Margone con l'antenna (pure quella indispensabile per trasmettere)c he subito montò sul tetto di casa De Tisi. Fu un'amicizia breve quella con il Rossi Vasco che, di tanto in tanto, si faceva vedere.

Quella volta, mi par di ricordare, era venuto a Radio Dolomiti portando un pacco di dischi. Lui aveva Punto Radio, emittente già allora importante ed inserita nei circuiti discografici. Per dieci minuti mi parlò del suo lavoro, dee-jay si ma pronto a dialogare con gli ascoltatori su temi filosofici, sulla vita, sui problemi di ogni giorno insomma. "Sai - mi disse - Radio Dolomiti si riceve a volte anche a Zocca il mio paese. L'antenna che ho installato spara dritto in pianura, così vi sento!

Augusto Bleggi racconta che fu l'ultima volta che lo vide perchè due anni dopo, nel 1979, era già in televisione. Fisicamente era messo peggio di quella volta a Radio Dolomiti ma ora si chiamava Vasco Rossi; per qualcuno era solo Vasco, per altri Blasco: da subito una star e cantava Albachiara.

"Il Rossi Vasco diventato poi Blasco è stato uno dei grandi personaggi - fra i tanti - che mi ha poi regalato la professione. Una volta intrapresa a tempo pieno la professione giornalistica incontrai i vip dello spettacolo, dello sport, della politica ma anche delle scienze che diventarono una costante delle mie giornate. Così, oggi, ripensando ai miei 40 anni di giornalismo e certo non limitando il bilancio agli incontri vip, non posso dire altro che sono stato molto fortunato".

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