Attualità, Persone & Idee

Viva l'Italia semplice

di Margherita Vitagliano

Ritornata alla base spaziale inglese, ripenso spesso alla mia breve vacanza italiana mi appare quasi una missione, una "odissea della vita 2018". Mai avrei pensato che in Italia ci sarei ritornata solo per le vacanze estive.

Un mese per fare la scorta di sole e portarlo nella mia anima. Ed anche per vedere con occhi nuovi ciò che conosco, ma vedo meglio a distanza di un anno: ritornata al paesello trovo ogni anno qualche sorpresa. Quest' anno la sorpresa è stata il circolo della Lega nuovo di zecca, in un paese del sud con poco più di tremila anime " confuse". Ed ho visto un sud sempre più abbandonato con persone piene di rabbia.

Ho scoperto che la sontuosità ha preso il posto dell'umiltà, dimenticando le nostre radici e i sacrifici dei nostri antenati. E chi dovrebbe prendersi cura del prossimo, dei più bisognosi, dei migranti pensa solo a se stesso. E' successo l'incredibile: devo ammettere che in alcuni momenti ho sentito la mancanza dell'Inghilterra.

Certo riabituarmi al silenzio assoluto non è stato affatto facile. Come rimpiango le giornate italiane, andare a letto tardi essere svegliata dal canto del gallo alle cinque del mattino, riaddormentarsi per pochi minuti e essere svegliata dal cane del vicino che abbaia senza fermarsi nemmeno per un attimo. Riuscire a chiudere gli occhi finalmente e svegliarsi dal rumore di un portone chiuso con delicatezza tutta italiana, capace di far tremare porte e finestre!

Così in questa lande mi accorgo che mi manca il gallo, il cane e anche il portone, mi mancano i buon giorno, quelli veri.

In questo palazzo abitato da 14 indigeni che pur parlando la stessa lingua non riescono a comunicare, non c'è da star allegri. Qui nemmeno i cani abbaiano, non si sente niente, niente in assoluto.

Prego San Gennaro di dimenticare le preghiere che gli ho fatto ad agosto, di tradurle in inglese e portare un po’ di rumore, casino, chiasso, pandemonio insomma, tutt'al più un cane che non smette di abbaiare. Ma a tristezza si aggiunge tristezza: ti accorgi che qui è già Natale!

Chiuderei gli occhi per svegliarmi a primavera.


Autore: Margherita Vitagliano

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