Arte, Cultura & Spettacoli

Picasso. Il linguaggio delle idee

Dal 4 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026 al Museo della Fanteria di Roma

La mostra ''Picasso − Il linguaggio delle idee'' racconterà dal 4 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026 al Museo della Fanteria dell’Esercito Italiano di Roma, le diverse tappe del percorso artistico di Pablo Picasso: pittore, incisore e scultore spagnolo, attraverso le sperimentazioni creative che hanno segnato la sua carriera, dalla giovinezza trascorsa in Spagna, fino all’ultimo periodo, vissuto in Costa Azzurra.

L’istrionico artista spagnolo sarà raccontato da 107 opere, esposte in 6 sezioni, per raccontare la vita del genio di Malaga.

La mostra è a cura di Joan Abelló con Marco Ancora e Carlota Muiños. Dell’immensa produzione artistica di Picasso, talmente vasta da consacrarlo probabilmente il più prolifico di tutti gli artisti, la mostra propone oltre 100 opere tra opere grafiche, ceramiche e fotografie, appartenenti a collezioni private. 

 Con le sue innumerevoli invenzioni pittoriche, Pablo Picasso ha inciso sull’arte del XX secolo come nessun altro artista.

Nel decennio finale della sua vita l’ormai ultraottantenne maestro spagnolo proseguì la sua opera epocale in modo straordinariamente produttivo. Con indomita energia, Picasso nell’ultimo periodo di attività spesso eseguiva diversi dipinti in un solo giorno, sprigionando una tale potenza inventiva che sembrava volesse lottare contro l’avanzare dell’età e il conseguente declino delle capacità creative e fisiche.

**

PABLO PICASSO E LA SPIAGGIA

Pablo Picasso amava la spiaggia. Di solito sceglieva Saint-Enogat o l’Escluse in Bretagna, dove oltre a giocare con i figli lo si poteva scorgere a disegnare bozzetti sulla sabbia, esposti al vento e alle onde del mare che ne cancellavano presto le linee sul bagnasciuga.

L’artista spagnolo adorava il mare, amava viverlo, contemplarlo. Osservare i bagnanti, studiarli intenti a prendere il sole, camminare sulla spiaggia, condividere risate e silenzi.

Le emozioni raccolte in spiaggia - con figli e famiglia - finirono in tele capolavoro, sia che si trattasse di arte figurativa (come nella magnifica ed energetica immagine delle due donne che corrono sulla spiaggia) o di trasposizioni cubiste. Picasso davanti al mare diventa energetico e gioioso. Nel 1922 questa energia prede forma in un piccolo quadro dove il gigantismo delle figure sembra esplodere per energia, libertà, felicità.

Sono gli anni di una grande passione, quella per Olga Khochlova,  ballerina russa prediletta  da Djaghilev, sposata pochi anni prima in una chiesa russo ortodossa di Parigi e madre di Paulo.
E in queste corsa, le due donne fanno esplodere l'energia vitale e la gioia che il mare infondeva in un vulcano di nome Pablo.

 

 

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)