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Sardegna, La Maddalena ricorda

Un monumento per i caduti della battaglia del '43

Aveva compiuto 20 anni da un solo mese ed era partito come volontario della Regia Marina. Si chiamava Rio Valente ed era nato a Rovereto. Il marinaio cadde insieme ad altri 28 commilitoni in quella che viene chiamata “La battaglia di La Maddalena” svoltasi tra il 9 ed il 13 settembre 1943”.

Un piccolo frammento tra altri 28 frammenti di storia.  Un caduto tra i tanti, tra 28 giovani come lui. Eroi minori e dimenticati dalla storiografia ufficiale che destina ai grandi numeri e alle grandi operazioni belliche la sua attenzione. Ma la storia si sa, è fatta di tante storie, anche minime e così su iniziativa del bellissimo comune sardo, e del sindaco Luca Carlo Montella, sono state indette celebrazioni per puntare qualche luce su questo capitolo di storia.

Con una lodevole operazione di ricerca sono stati contattati tutti i comuni da cui provenivano quei 28 speranzosi soldati: erano partiti dal Trentino ma anche dal Piemonte, Valle d’Aosta, dalla Toscana, dal Veneto, dalla Lombardia e dall’Umbria e molti di loro (la maggioranza) erano sardi. Uno veniva anche dalla lontana Istria, oggi Croazia.

Un lavoro che certamente deve essere stato complesso: sono state consultate fonti d’archivio dell'Onorcaduti, gli elenchi dei decorati dell’Istituto del nastro Azzurro, l’Ufficio Storico della Marina Militare Italiana, gli archivi cimiteriali, il registro dei morti dell’Ospedale della Maddalena che accolse i molti feriti di quella battaglia e i 28 corpi per la pietosa ricomposizione.

I Comuni di provenienza dei 28 caduti – e tra questi anche Rovereto – si sono attivati a loro volta ed hanno cercato e rintracciato eredi e familiari per portare a termine un’operazione di memoria che ha coinvolto l’ Anpi, l’Anci, la Presidenza Regione Autonoma Sardegna, la città di Ajaccio, le ambasciate di Germania e Francia e sul piano più strettamente scientifico il Centro studi sul valor Militare del nastro Azzurro e la Società Italiana di Storia Militare, il Ministero della Difesa.

Il tutto in vista della cerimonia di commemorazione della Rivolta Armata che si  svolta il 13 settembre scorso quando è stato scoperto un Monumento per affidare all’arte la responsabilità di trasferire nella materia il compito di essere mònito per la pace e gratitudine ai soldati. L’opera realizzata dall’architetto Almo Bramucci, ha calato nel bronzo la sagome della Nave Roma. Ricorda i Caduti di una famosa battaglia e di notte si illumina con i colori della Bandiera italiana.

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