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Ma perchè la sen. Corrado (5S) ostacola il Consorzio Jobel?

Crotone: il Museo Pitagora denuncia la parlamentare

Il Consorzio Jobel denuncia la senatrice crotonese Margherita Corrado, perchè nel pieno dell’emergenza Coronavirus, sabato 11 aprile, dedica inutili energie a cercare presunte irregolarità nella conduzione di alcune attività di un Consorzio che ha pagato e molto la sua lotta alle infiltrazioni mafiose.  In una nota del Consorzio si evince che la Senatrice Margherita Corrado, nella giornata del Sabato Santo, ha diramato una nota stampa per denunciare irregolarità nella convenzione con cui, nel 2017, il Comune di Crotone ha affidato la collezione d’arte dell’ex MACK al Consorzio Jobel.

In una nota il Consorzio denuncia il livore sella senatrice e di altri esponenti locali del Movimento Cinque Stelle, che a mezzo stampa e social, criticano la cooperativa sociale e la gestione del Museo di Pitagora. "...Sorge spontaneo chiederci il motivo di tutto questo livore non solo nei nostri confronti ma anche di altre realtà chiamate a contribuire allo sviluppo culturale del territorio" si legge in una nota.

La convenzione è stata stipulata in seguito a una richiesta congiuntadelle istituzioni locali (Provincia e Comune di Crotone) perchè da tempo la collezione d’arte giaceva in stato di abbandono. La gestione dell’ex MACK era stata critica e finalmente le opere di prestigiosi artisti contemporanei di fama internazionale erano diventate fruibili da tutta la cittadinanza crotonese e non solo, all’interno del Museo di Pitagora.

''Siamo chiaramente destinatari di accuse infondate e questo ci costringe, nostro malgrado, a denunciare l’operato della senatrice Corrado alla Procura della Repubblica di Crotone. Restiamo amareggiati di dover impiegare tempo e risorse in questa vicenda dai risvolti giudiziari in un momento così difficile per l’Italia intera; a noi piace dedicarci con impegno e iniziative concrete al sostegno delle tante famiglie bisognose di Crotone, nel pieno rispetto dei valori della solidarietà e della giustizia sociale che ci hanno sempre contraddistinto.

Gli attacchi secondo Jobel avrebbero sapore intimidatorio tra l'altro sottraggono risorse preziose della stessa senatrice. La nota lo dice bene con ironia quando scrive che "...una personalità istituzionale crotonese, evidentemente libera da ogni altro impegno istituzionale diretto al sostegno della comunità a cui appartiene, ha ben inteso dedicare le forze, il suo preziosissimo tempo ed ogni più doviziosa attenzione a presunte irregolartà...".

Ed ancora "...visto il tempo che generosamente la senatrice ci dedica e che evidentemente sottrae alla tutela degli interessi di una realtà a dir poco martoriata come la nostra, verso i quali, non possiamo restare in silenzio ma reagire poderosamente e con ogni mezzo consentito dalla legge per salvaguardare l’onore e la nostra reputazione di impegno civile e sociale. A dir la verità, eravamo abituati ad essere beffeggiati o ignorati dalla politica ma la vita riserva sempre sorprese: ora, subiamo un attacco diretto da un esponente politico nazionale che non ha inteso neppure contattarci e rivolgerci direttamente le proprie perplessità, alle quali avremmo con piacere fornito ogni risposta ed esibito ogni relativo documento" e suppone azioni di chiaro sapore politico-propagandistico che ledono pesantemente un territorio già ferito da improvvidi provvedimenti quali la chiusura del Castello di Crotone, il tentativo (per fortuna fallito) della chiusura dello stadio e, ora, di metter in difficoltà la gestione del Museo di Pitagora.

"Un luogo che con tanta fatica, è divenuto un luogo di aggregazione e  inclusione sociale nonché il palcoscenico delle attività sociali e culturali cittadine".

Crotone attende risposte.

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