
Genocidio, la parola negata
Parla un sopravvissuto allo sterminio nazista
''Lo dico come sopravvissuto dell'olocausto il genocidio di Gaza non sta avvenendo nel mio nome non sta avvenendo nel nostro nome il modo in cui il governo di Israele sta usando la memoria dell'olocausto per giustificare quello che fanno la gente di Gaza è un totale insulto alla memoria dell'olocausto e scandaloso''. Sono parole di Stephen Kapos di origini romeno-ungheresi, un sopravvissuto ai campi di concentramento.
Da quando Israele ha iniziato i bombardamenti su Gaza si è sempre opposto con forza al genocidio dei palestinesi perpetrato dal governo di Tel Aviv. Nel 2024 ha rilasciato una intervista che nella versione inglese ha già raggiunto 3 milioni di visualizzazioni.
''Quando ho visto l'ambasciatore d'Israele alle Nazioni Unite che ha indossato la stella gialla mi si è rivoltato lo stomaco. Per persone come me e come la mia famiglia che abbiamo dovuto portare davvero quella stella questo è un insulto! Ciò che ha caratterizzato l'olocausto degli ebrei è stata la sua scala industriale e i metodi industriali che sono stati usati e quello che succede adesso a Gaza è simile nella scelta dei bombardamenti e nella natura indiscriminata di quei bombardamenti''.
E prosegue: ''...la completa mancanza di attenzione verso le donne e i bambini che sono la maggioranza delle vittime, equivale a un genocidio su scala industriale. Il fatto di dipingere i palestinesi come esseri umani senza valore - al pari degli animali - è un processo di deumanizzazione che permette alla popolazione di Israele e accettare ciò che sta accadendo. Il modo in cui i palestinesi vengono arrestati e vengono mostrati alle telecamere nudi e spogliati dei loro vestiti, fa parte del processo di umiliazione. Il modo in cui i check-points sono organizzati in Cisgiordania e il modo in cui i palestinesi sono obbligati ad attendere per ore senza motivo per andare a scuola o per andare a lavorare, tutto questo assomiglia molto da vicino al tipo di umiliazioni che noi abbiamo dovuto subire. Anche la feroce determinazione con cui stanno procedendo alla distruzione completa di Gaza è molto simile al tipo di crudeltà e di determinazione del regime fascista.
Alcune azioni dello stato nazista di de-umanizzare e sterminare in modo sistematico una popolazione vengono ora ripetute da Israele e non vedo perché non si debba poter fare un parallelo per stabilire questo parallelo! Può essere utile per comprendere ciò che accade. Io trovo particolarmente doloroso vedere i bambini perché ricordo dopo la guerra come noi giocavamo sulle rovine esattamente come fanno loro, ma penso al loro dolore nel perdere improvvisamente i propri genitori e i propri fratelli. Conoscevo un ragazzino rifugiato come me che un giorno aveva preso il tram con i suoi genitori, ma era andato avanti per vedere da vicino il guidatore che manovrava le leve.Proprio in quel momento salì a bordo una squadra di nazisti e chiesero i documenti i suoi genitori furono identificati come ebrei e arrestati immediatamente immediatamente a quel punto si ritrovavano separati dal loro figlio che stava nella parte anteriore del tram. Hanno dovuto prendere la decisione immediata se digli qualcosa salutarlo ma coinvolgere anche lui, oppure stare zitti. E salvarlo.
Stephen Kapos si commuove ricordando che la decisione salvò il ragazzino, che riuscì a fuggire, mentre la famiglia fu mandata ad Auschwitz senza mai poter salutare il proprio figlio. ''Provate a immaginare la condizione psicologica di quel ragazzino che da un momento all'altro si è ritrovato da solo senza dire addio ai suoi genitori, Ecco io penso che sia proprio questo senso di separazione di disperazione e di frustrazione nel non poter fare nulla di fronte agli eventi che si sta ripetendo oggi a Gaza.
''Ho sentito di palestinesi che si dividono i bambini e ne lasciano alcuni con una parte della famiglia e alcuni con un’altra in modo che almeno qualcuno possa sopravvivere, questo è un ricordo tragico di ciò che abbiamo vissuto anche noi. La distruzione industriale è ciò che è successo al popolo ebraico nelle camere case e la scala industriale di sterminio e l'incredibile quantità di dolore emotivo che ha provocato rende per me inconcepibile che una cosa del genere possa ripetersi oggi in qualunque parte del mondo. Ecco perché diciamo ''non nel nostro nome'' e ''mai più''. Questo è il motivo per cui io sono particolarmente scioccato da coloro che hanno vissuto la stessa esperienza e oggi la fanno rivivere ad altri.
Eppure accade. Kapos fa l'esempio di una sua cugina che fu portata ad Auschwitz dalla Transilvania. ''Poiché era giovane e forte la misero a lavorare in un magazzino e divideva i vestiti che le arrivavano. Un giorno si ritrovò fra le mani i vestiti dei suoi genitori e si rese conto che erano già stati portati alla camera gas. Penso che sia difficile comprendere il tipo di esperienze emotiva che abbia potuto provare eppure quando lei tornò in Israele diventò tanto razzista quanto tutti gli altri contro i palestinesi. Per me è inconcepibile comprendere come questo sia successo visto quello che aveva passato! L'unica spiegazione penso sia l'estrema propaganda a cui è sottoposta che porta a demonizzare i palestinesi e rompe la lunga tradizione ebraica di stare sempre dalla parte degli oppressi e non degli oppressori. Trasforma la natura caritatevole dell'ebraismo in una forma estrema di eccezionalismo e di nazionalismo, non rispondi più in termini pratici e persegui il progetto impossibile di portare via la terra di un altro popolo. Questo è ciò che ha portato a tutti i problemi di oggi''.
Eppure accade. Kapos fa un altro esempio privato: ''Una parte della mia famiglia dalla Romania è finita in Israele e quando sono andato a incontrarli sono rimasto completamente scioccato che anche loro nonostante la loro esperienza durante l'olocausto, fossero diventati così razzisti contro i palestinesi. E' una cosa che ancora oggi non riesco a comprendere in pieno e mi sono sempre ribellato a quest'atmosfera di razzismo diffusa in tutta Israele. Io trovo assolutamente incomprensibile come non si possa condannare in modo assoluto e categorico i genocidio in corso''.
Ed ecco il suo monito che deve suonare la sveglia a tutti noi. ''Chiunque non condanni e non lo faccia oggi, un giorno dovrà rispondere per il fatto di essersi trovato dalla parte sbagliata della storia. Questo vale per il governo inglese, per alcuni leader della chiesa e per lo stesso capo dei rabbini che si identifica completamente con Israele e con il sionismo. Io penso che il fascismo si nutre dell'indifferenza e del fatto che la gente preferisce voltare lo sguardo dall'altra parte per avere un piccolo vantaggio personale. Verrà un giorno in cui la storia giudicherà questi eventi e chiunque si sia comportato con indifferenza e non abbia preso posizione porterà addosso una certa quota di colpa. E' importante che quando verrà il momento del giudizio ci si possa trovare dalla parte giusta della storia e che tu non sia una persona che è rimasta invattiva ma che ha combattuto con tutte le proprie forze il male intorno a noi in ogni parte del mondo.
luglio 2025
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Perchè Israele bombarda anche i suoi ostaggi?
Amnesty International:
18 marzo 2025 - Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International ha diramato una nota dopo la ripresa unilaterale dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza: più di 400 persone palestinesi uccise. Chiede che gli stati si uniscano per chiedere l’immediata ripresa di un cessate il fuoco duraturo, ''...la fine del genocidio di Israele contro le persone palestinesi a Gaza e lo smantellamento del suo sistema di apartheid e dell’occupazione illegale del Territorio palestinese".
Già a gennaio aveva diramato un rapporto in cui parlava apertamente ed esplicitamente di genocidio. Poi c'è stata la tregua ma durante la scorsa notte, una serie di attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza occupata ha ucciso almeno 414 persone palestinesi, tra cui 174 bambini e bambine, e costrette al ricovero in ospedale oltre 550, segnando così la fine unilaterale della tregua con Hamas. La popolazione della Striscia di Gaza - che a malapena aveva avuto la possibilità di ricostruire la sua vita e stava ancora subendo il trauma dei precedenti attacchi israeliani - si è risvegliata ancora una volta nell’incubo infernale di bombardamenti intensi”.
“Il genocidio da parte di Israele e i suoi attacchi aerei illegali hanno già causato sofferenze umanitarie senza precedenti nella Striscia di Gaza. Oggi siamo tornati al punto di partenza. Dal 2 marzo Israele ha reimposto un assedio totale, bloccando l’ingresso di tutti gli aiuti umanitari, delle medicine e di prodotti come carburante e cibo, in palese violazione del diritto internazionale. Israele ha anche interrotto la fornitura di elettricità all’impianto principale di desalinizzazione ancora operativo. Oggi, l’esercito israeliano ha nuovamente iniziato a emettere ordini di ‘evacuazione’ su vasta scala, sfollando le persone palestinesi”.
“La quasi totale distruzione del sistema sanitario nella Striscia di Gaza, in particolare nella parte settentrionale, nonché la disperata carenza di attrezzature e forniture mediche, aggravata dall’assedio illegale imposto da Israele, equivalgono di fatto a una condanna a morte per molte persone con ferite gravi e malattie, comprese quelle che, in condizioni normali, sarebbero facilmente curabili. Nel frattempo, le autorità israeliane continuano a imporre restrizioni estremamente rigide sulle evacuazioni mediche fuori dalla Striscia di Gaza”. “La ripresa degli attacchi da parte di Israele mette a rischio anche la vita dei 24 ostaggi israeliani che si ritiene siano ancora in vita”.
Perchè Israele non a cura almeno di loro? Fa davvero pensare.
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E' GENOCIDIO NON CI SONO DUBBI
(2.1.2025) - Nel rapporto intitolato “Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza”, Amnesty International documenta come, durante l’offensiva militare lanciata dopo gli attacchi mortali del 7 ottobre guidati nel sud di Israele da Hamas, Israele abbia scatenato inferno e distruzione contro la popolazione palestinese di Gaza senza freni, in modo continuativo e nella totale impunità.
“Il rapporto di Amnesty International mostra che Israele ha compiuto atti proibiti dalla Convenzione sul genocidio, con l’intento specifico di distruggere la popolazione palestinese di Gaza. Questi atti comprendono uccisioni, gravi danni fisici e mentali e la deliberata inflizione di condizioni di vita calcolate per causare la loro distruzione fisica. Mese dopo mese, Israele ha trattato la popolazione palestinese di Gaza come un gruppo subumano non meritevole di diritti umani e dignità, dimostrando il suo intento di distruggerli fisicamente”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
“Le nostre conclusioni devono servire a svegliare la comunità internazionale. Questo è un genocidio. Deve cessare ora”, ha aggiunto Callamard. ''Tutti gli stati che hanno influenza su Israele, soprattutto i principali fornitori di armi come Usa e Germania così come ulteriori stati membri dell’Unione europea, il Regno Unito e altri ancora, devono agire adesso per porre immediatamente fine alle atrocità israeliane contro la popolazione palestinese di Gaza”, ha proseguito Callamard.
“I mandati d’arresto emessi dalla Corte penale internazionale nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e crimini contro l’umanità fanno realmente sperare nella giustizia da lungo tempo dovuta in favore delle vittime. Gli stati devono mostrare rispetto verso la decisione della Corte e i principi universali del diritto internazionale arrestando e consegnando quei ricercati alla Corte stessa”, ha sottolineato Callamard.
gennaio 2025
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