Arte, Cultura & Spettacoli

Tempora Vatis: Andrea Chisesi e il Vate

Al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (BS)

Aprile 2021 - Tempora Vatis è il titolo della mostra dell’artista Andrea Chisesi, curata da Marcella Damigella (al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera - BS)

Si tratta di un vero e proprio omaggio alla «vita inimitabile» di d’Annunzio, allestito nelle sale di Villa Mirabella - uno degli edifici del complesso del Vittoriale degli Italiani dove d’Annunzio ospitava gli artisti della fabbrica del Vittoriale.

Precursore di eccessi e lusso a ogni costo, d’Annunzio rappresenta l’unica via possibile per vivere una vita nella pienezza del desiderio e nella voluttà, innalzandosi fino alla sublime sensazione di onnipotenza.

Tempora Vatis, consiste in 108 opere tra bozzetti, disegni e opere su tela. Il visitatore entra all’interno di uno spazio senza tempo e, ospite curioso, è messo in condizione di carpire i segreti del poeta e anche del pittore.

Nato come fotografo professionista, figlio d’arte, e cresciuto tra tavolozze di colori e sculture, Andrea Chisesi inizia a dipingere da giovanissimo, decidendo in seguito di fondere le sue due passioni, la pittura e la fotografia.

Nascono cosi le prime fusioni, termine con il quale definisce la sua tecnica, che risulta non più dal digitale, ma come una sorta di collage tra stratificazioni pittoriche ed immagini di personaggi. All’inizio il rapporto tra pittura e fotografia non è paritario, poiché la pittura e le annessioni dei manifesti creano di per sé l’opera, e l’immagine viene aggiunta con la stampa in un secondo momento.

Parallelamente Chisesi realizza le sue opere anche con il Matrem, dal latino Matrem Tanacetum parthenium, particolare tipo di fiore che cresce spontaneamente in natura. Quelli che dipinge Chisesi sono simboli, fiori, ottenuti con pennellate di colore bianco che rimandano alla natura, ovvero quanto di più̀ effimero vi sia sul nostro pianeta.

Osservando la collezione in mostra al Vittoriale, il collage realizzato con i quotidiani originali del 1920 trovano la connessione temporale con l’immagine dell’epoca trasmutata insieme ai Matrem che rievocano il panismo dannunziano, la reinterpretazione della natura attraverso le pennellate di bianco, fiori, foglie, cerchi e colature d’acqua che rivestono i vecchi quotidiani e creano fenditure temporali.

Questa tecnica è in continua sperimentazione, poiché cambiando la preparazione pittorica, anche con la stessa immagine, l’opera ha un aspetto ed una soluzione completamente diversa; in tal senso la fotografia si rimette al servizio della pittura e non diventa una guida come storicamente è successo, ma diventa filtro, uno strato trasparente che si adagia sulla pittura e ne detiene i volumi.

Per Chisesi - artista eclettico nei temi, nelle espressioni e nell’utilizzo delle tecniche - si tratta di una nuova collezione che origina nel suo studio di Siracusa, un vecchio hotel di fine ‘800 rimaneggiato nel periodo fascista, dove l’artista ha vissuto sensazioni inaspettate e trovato la sua ispirazione.

Sfruttando il nesso temporale tra i frammenti di stampa e la vita di d’Annunzio, Andrea Chisesi ha deciso di raccontare così le stagioni della vita del Vate, trasponendo le celebri fotografie dei momenti più significativi della sua vita - compresi quelli privati.

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