Arte, Cultura & Spettacoli

Antonio Biasucci, Anamorfòsi

Mostra a Castello di Postignano fino al 20 luglio 2025

''Anamorfòṡi'' è la mostra dedicata ad Antonio Biasucci fino al 20 luglio prossimo al Castello di Postignano  nell'ambito della 13a edizione della manifestazione culturale "Un Castello all'orizzonte", che si svolge al borgo umbro restaurato. La mostra - a cura di Arianna Catania esplora il concetto di percezione.

Quando osserviamo qualcosa, gli occhi inviano segnali al cervello che prova ad associare all’immagine significati comprensibili. Non si tratta di un semplice "guardare", non c’è nulla di passivo ed automatico nel processo visivo: è piuttosto un complesso processo di decodificazione, che sfida ogni volta le nostre capacità mentali. Ma se le immagini che ci troviamo davanti, pur avendo una radice figurativa definita, mutano continuamente identità, il nostro cervello non può assegnare ad esse un significato univoco.

La mostra sfida il nostro cervello con la metamorfosi visiva, indagando come le forme possano essere trasfigurate sotto la mano e l’occhio dell’artista, e come queste mutazioni possano dare nuovo senso alle immagini, modificando l’interazione tra uomo e realtà. La luce, vera sostanza del processo visivo, è lo strumento della metamorfosi: genera forme inaspettate, modifica gli oggetti, genera stupore in chi guarda.
 

 

Le immagini di Biasiucci, avvolte in un profondo bianco e nero, sono immerse in una dimensione di profonda astrazione: i suoi crani, i suoi pani, le sue mozzarelle, i suoi tronchi di legno non appartengono più alla realtà, diventano narratori di un altro mondo. Dimostrano la transitorietà delle cose e la relatività dello sguardo e del concetto stesso di reale.

Gli oggetti cercano di sfuggire dalla rigidità della propria forma, perdono la propria funzione originaria. Traghettano su un paesaggio lunare, approdano su un altro pianeta. Il pane, simbolo di nutrimento, il cranio, metafora della morte, il tronco di legno, simbolo di vita, si trasformano in meteoriti, rocce, liquidi, in materiali in costante trasformazione.
In questa materia primaria appaiono volti, entità evanescenti e misteriose. Appare uno specchio che riflette chi guarda. Perché la geometria dei segni si fonde con la materia fotografata e le forme organiche si contaminano con forme astratte.

Il gioco di prospettive cancella i contorni e ci invita a liberare le energie dell’immaginazione, sospesa tra il visibile e l'invisibile.

Antonio Biasiucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. Nel 1980 si trasferisce a Napoli, dove comincia un lavoro sugli spazi delle periferie urbane e contemporaneamente una ricerca sulla memoria personale. Fin dagli inizi la sua ricerca si radica nei temi della cultura del Sud e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell’esistenza. 
Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui, nel 1992, ad Arles, il premio “European Kodak Panorama”; nel 2005 il “Kraszna/Krausz Photography Book Awards”, per la pubblicazione del volume Res. Lo stato delle cose (2004) e, nello stesso anno, il “Premio Bastianelli”; nel 2016 Premio Cultura Sorrento.

Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Biasiucci è stato invitato fra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2015. E' docente di “Fotografia come linguaggio artistico” presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli.

Le immagini del fotografo sono esposte nell'appartamento "Sabbioneta" , tutti i giorni, dalle 10 alle 20, con ingresso gratuito.
La tredicesima edizione della manifestazione culturale "Un Castello all'orizzonte" che si tiene a Castello di Postignano (PG), si svolge da fine aprile a fine ottobre 2025.

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"ANAMORFÒSI" di Antonio Biasiucci 

 a cura di Arianna Catania

www.castellodipostignano.it

 

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