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Feltre, l'Area archeologica del Duomo

Tuffo nel passato: 900 metri quadrati sotto il sagrato del Duomo di Feltre

(Corona Perer) - L’area archeologica del Duomo costituisce un sito di grande interesse storico e turistico.

"I circa 900 metri quadrati sotterranei sotto il sagrato del Duomo di Feltre permettono un tuffo nel passato della città. Ci sono botteghe e strade lastricate di epoca romana" spiega Giuditta Guiotto. "Ci sono ipocausti (riscaldamento romano a pavimento con cunicoli necessario nel clima invernale), due grandi aule con pavimentazione a tessere di mosaico, e questa è la probabile primissima sede episcopale e l’antico battistero absidato a pianta circolare".

Dopo una lunga chiusura dovuta alle restrizioni conseguenti alla sciagurata pandemia del virus covid, riapre il 5 giugno 2021 e le aperture proseguiranno il sabato e la domenica (  10-13 e 16-19) fino al 1 novembre 2021 (su prenotazione) .

Chi legge questa pagina perdoni un piccolo particolare autobiografico di chi scrive: gli scavi vennero alla luce nel 1970, nell'ambito di altre opere legate alla sistemazione del sagrato del duomo. Un'operazione di arredo cittadino diventò improvvisamente storia. Avevo 10 anni, ed ero in quarta elementare, quando uscimmo da scuola con la maestra Jolanda Canova per una gita non prevista (e già per questo eccitante) che era stata sicuramete suscitata dal clamore cittadino. La maestra ci portava a vedere la scoperta di quei giorni e in quel cantiere a condurre le operazioni era Ezio Perer, mio padre, perchè l'impresa incaricata era la Angelo Perer Eredi. Io ne fui immensamente orgogliosa. Ricordo che per molti anni mio padre si crucciò che l'amministrazione non facesse nulla per proteggere e valorizzare gli scavi (rimasero precarie palizzate per molto tempo). Oggi sarebbe contento anche lui. E va dato atto, alle ultime amministrazioni comunali, di aver dato una soluzione a quello che improvvisamente era diventato un problema destinato ad occupare le cronache per decenni.

foto: Giuditta Guiotto

 

L'accesso e l'area sono gestiti dall’associazione culturale “Il Fondaco per Feltre” e dai suoi volontari animatori culturali appositamente preparati, in convenzione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso.

E' davvero molto prezioso il lavoro degli animatori culturali de “Il Fondaco per Feltre” che garantiscono non solo l’accesso, ma anche la visita con spiegazione a questo sito offrendo ai visitatori tutte le informazioni del caso. Il che è frutto di una preparazione specifica, non esclusa la frequenza a corsi di formazione, e di una regia che fa capo a Mattia Curto.

Da sottolineare che l’ingresso è ad offerta libera. Questa è stata una scelta sofferta, voluta e confermata in tempi di difficoltà economiche che si riflettono anche nel settore culturale e turistico.

 

Come accedere
E’ necessaria la prenotazione, per la visita nei giorni di apertura dei weekend e per quelli extra,   nel sito del Fondaco per Feltre che si può contattare per e mail ( segreteria@fondacofeltre.it ) o al numero 3296116142.  

Potranno accedere per 30 minuti  15 visitatori al massimo ogni volta. Ci sarà una breve presentazione all’esterno di 10 minuti alla quale seguirà la visita al sito sotterraneo di 20 minuti. Bisognerà indossare la mascherina , igienizzarsi le mani e mantenere la distanza di un metro fra le persone non conviventi.

Previa prenotazione con la segreteria del Fondaco, la visita per gruppi organizzati è possibile praticamente nel corso di tutto l’anno.

link utili
https://reservo.me/fondacofeltre/
https://www.facebook.com/ArcheologicaFeltre

 


Autore: Corona Perer

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