
Sarà di Mimmo Paladino il Palio di Feltre
Un artista internazionale per il tradizionale drappo
(Corona Perer) - Sarà Mimmo Paladino, artista di grandissimo spessore, e livello a realizzare il drappo del Palio di Fetre 2025.
L'annuncio è stato fatto a Feltre nel Santuario dei Santi Vittore e Corona, a conclusione della messa che ha segnato l’apertura dell’anno del Palio, con i rappresentanti dei quartieri, con il Gruppo Sbandieratori città di Feltre al gran completo.
Eugenio Tamburrino, presidente del Palio, ha comunicato il nome dell’artista del drappo dipinto 2025, che andrà al quartiere vincitore. Si tratta di Mimmo Paladino, tra i maggiori rappresentanti della Transavanguardia, movimento artistico teorizzato e promosso da Achille Bonito Oliva negli anni Ottanta.
"L’Associazione Palio Città di Feltre è felice e orgogliosa di annunciare che l'artista incaricato di realizzare il drappo del Palio 2025 è Mimmo Paladino: uno degli artisti più importanti, conosciuti e apprezzati a livello internazionale degli ultimi cinquant'anni, ma soprattutto un artista che ha sempre ricercato e valorizzato simboli, stilemi e espressioni artistiche del passato. Siamo entusiasti di poterlo avere come protagonista del Palio di Feltre 2025 e non possiamo che ringraziarlo per la grande disponibilità che ha dimostrato, nei confronti del Palio e di tutta la città di Feltre" ha detto Tamburrino.
Mimmo Paladino è nato nel 1948 a Paduli, in provincia di Benevento. La scoperta della Pop Art alla Biennale di Venezia nel 1964 lo tocca profondamente. Nel 1979 partecipa alle mostre che sanciscono la nascita della Transavanguardia e all’estero richiamano l'attenzione sull'arte italiana. Nel 1980 è nella sezione “Aperto” alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1988 con una sala personale nel Padiglione Italia e nel 2015. Nel 1994 è il primo artista italiano ad esporre in Cina, nella Città Proibita e sulla Grande Muraglia.
Realizza diversi interventi negli spazi urbani, a partire dalla Montagna del sale in piazza del Plebiscito a Napoli nel 1995 fino alla Croce in piazza Santa Croce a Firenze nel 2012. Collabora con architetti, registi e musicisti, fra cui Mario Martone, per il quale concepisce le scene di Edipo Re vincendo il Premio Ubu nel 2000, e Brian Eno, con cui lavora per la prima volta a Londra nel 1999, anno in cui viene nominato membro onorario della Royal Academy. È egli stesso regista di alcuni film, tra cui Quijote (2006), presentato alla 63° Mostra del Cinema di Venezia.
Del 2011 una grande mostra personale al Palazzo Reale di Milano, nel 2016 una sua mostra monografica alla Galleria Stein di Milano e di illustrazioni letterarie al Museo del Novecento; é del 2017 la mostra a Brescia con sue opere nei punti più rappresentativi della città. Nel 2019 con la mostra La Regola di Piero le sue opere sono esposte in vari luoghi significativi della città di Arezzo. Del 2022 è il secondo lungometraggio intitolato La Divina Cometa, presentato alla Festa del Cinema di Roma. Nel 2024, gli spazi cinquecenteschi di Palazzo Boncompagni a Bologna ospitano dipinti e sculture di grandi dimensioni che documentano gli ultimi vent’anni di ricerca dell’artista. Nel 2025 torna ad esporre a Londra negli spazi della galleria Massimo De Carlo.
Nell’ottica di un dialogo serrato con lo spazio, urbano e architettonico, sono celebri gli interventi che hanno collocato alcune sculture in luoghi significativi, dai muri di cinta, al tetto degli edifici museali, alle piazze. Tra queste, numerose installazioni pubbliche permanenti: l’installazione dei Dormienti alla Fonte delle Fate di Poggibonsi, l’Hortus Conclusus nel giardino dell’ex Convento di San Domenico di Benevento, il riallestimento della piazza antistante il Museo Leonardiano di Vinci e l’installazione ambientale per il serbatoio idrico di Monte Pizzuto a Solopaca.
Le sue opere si trovano nelle raccolte di numerose istituzioni pubbliche, tra cui: Art Gallery of New South Wales, Sydney; Art Gallery of Ontario, Toronto; Bayerische Staatsgemäldesammlungen, München; Nationalgalerie, Berlin; City of Beijing Collection; Civiche Raccolte d’Arte, Milano; Collezione del Ministero degli Esteri, Roma; Fonds National d'Art Contemporain, France; La Galleria Nazionale, Roma; Kunstmuseum Basel; Los Angeles County Museum of Art; Louisiana Museum of Modern Art, Humlebaek; Metropolitan Museum of Art, New York; Museo MADRE, Napoli; Museum of Modern Art, New York; Setagaya Art Museum, Tokyo; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Stedelijk Museum, Amsterdam; Tate, London.
Autore: Corona Perer
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